Dr. Joseph Mercola
articles.mercola.com
Come inventore della piattaforma vaccinale a RNA messaggero (mRNA), il Dr. Robert Malone è uno degli individui più qualificati ad esprimere un’opinione sui benefici e sui rischi potenziali di questa tecnologia.
Il suo background include una laurea in medicina alla Northwestern University, un master al Salk Institute, una laurea in biochimica alla UC Davis, una borsa di studio Giannini in patologia e una borsa di studio post-laurea in ricerca clinica globale ad Harvard.
Ha insegnato patologia agli studenti di medicina per circa un decennio all’Università del Maryland e all’Università della California, presso Davis, e poi è diventato professore associato di chirurgia all’Uniformed Services, University of the Health Sciences, dove ha fondato un importante istituto di ricerca per lo studio sul cancro al seno e lo screening ad alta velocità nella genomica per il cancro al seno.
In seguito, ha co-fondato un’azienda, denominata Inovio, che ha contribuito ad una serie di scoperte nella terapia genica, compresi i vaccini e l’uso di campi elettrici pulsati come metodo di consegna. Dopo l’11 settembre, un collega del dipartimento di affari e sviluppo economico dell’Università del Maryland lo aveva messo in contatto con la Dynport Vaccine Company, una startup che aveva ricevuto un contratto dal Ministero della Difesa per gestire i prodotti di biodifesa [del Pentagono].
“È stato allora che sono passato dal mondo accademico al mondo dello sviluppo avanzato della ricerca clinica, degli affari normativi, della gestione dei progetti, della conformità, della garanzia della qualità – tutte cose che servono per realizzare effettivamente un prodotto,” spiega Malone.
“Avevo capito che il mondo non aveva davvero bisogno di altri leader di pensiero accademici e che stavo sprecando il mio tempo concentrandomi su quell’attività. Ciò di cui il mondo aveva davvero bisogno era che le persone capissero non solo la tecnologia di base e la ricerca d’avanguardia, ma anche lo sviluppo avanzato, e lo sviluppo dei farmaci è un settore altamente regolamentato. E non ce ne sono molti così.
Avevo quindi deciso di diventare un esperto in questo campo e, per circa vent’anni, ho lavorato con il governo, in particolare nella biodifesa e nello sviluppo dei vaccini. E questo mi porta al presente.
Ho procurato un paio di miliardi di dollari in sovvenzioni e contratti alle aziende con cui ho lavorato e ai clienti governativi, la BARDA [Biomedical Advanced Research and Development Authority], il Dipartimento della Difesa ed altri.”
I “vaccini” COVID-19 sono una terapia genica
Sono stato accusato di mentire, quando dico che queste iniezioni COVID non sono vaccini ma interventi per la modifica dei geni. Tuttavia, anche Malone è d’accordo con questa affermazione e, come inventore della tecnologia, dovrebbe saperlo. Fa notare che in Germania, per legge, non si può parlare di questa tecnologia usando termini come vaccino genetico o vaccino per terapia genica. “Il governo tedesco ha specificamente vietato l’uso del termine vaccino basato sulla terapia genica,” dice.
Con il suo background, e avendo ricevuto lui stesso l’iniezione COVID, difficilmente potrebbe essere chiamato un “anti-vax” e/o qualcuno che non crede nelle terapie geniche. Eppure, di recente ha espresso pubblicamente le sue preoccupazioni sulla sicurezza della somministrazione a livello di popolazione di questo tipo di tecnologia e per i modi non etici con cui viene promossa.
Com’è ormai prassi comune, è stato immediatamente censurato. Wikileaks è arrivata persino a cancellarlo dalla sezione storica della pagina del vaccino mRNA e la sua pagina personale su Wikipedia è stata rimossa. Tutti i riferimenti a Malone come inventore della tecnologia mRNA sono stati eliminati ed attribuiti invece a una varietà di istituzioni.
La divulgazione al pubblico
Il coinvolgimento pubblico di Malone sulla questione del vaccino COVID era iniziato con un breve articolo [1] che rifletteva sulla bioetica dell’attuale campagna di somministrazione di massa. Questo articolo era nato da una conversazione che aveva avuto con un medico canadese. Nel giugno 2021, al pezzo di Malone era seguita un’intervista con Bret Weinstein sul Podcast DarkHorse.
Quella non era la prima volta che Malone descriveva un comportamento non etico in ambito scientifico. Nel 1999 aveva reso pubblici i retroscena della morte di Jesse Gelsinger [2]. Gelsinger era un giovane che soffriva di un raro disordine metabolico, denominato sindrome da carenza di ornitina transcarbamilasi (OTCD), una patologia in cui si accumulano quantità pericolose di ammoniaca nel sangue.
La diagnosi gli era stata fatta a 2 anni d’età e il ragazzo gestiva la sua condizione assumendo quasi 50 farmaci al giorno. A 17 anni, Gelsinger aveva acconsentito a sottoporsi ad una terapia genica sperimentale. Come le iniezioni COVID, questa terapia prevedeva la somministrazione di un gene inserito in un adenovirus, che si sarebbe poi integrato nel suo DNA per produrre in modo permanente un enzima in grado di impedire l’accumulo di ammoniaca.
Gelsinger era la diciottesima persona a ricevere questa terapia genica e, mentre gli altri pazienti avevano sperimentato solo lievi effetti collaterali, Gelsinger aveva avuto una risposta grave dopo che gli scienziati dell’Università della Pennsylvania gli avevano somministrato dosi di adenovirus molto più elevate di quelle approvate dall’apposito comitato di sicurezza.
Gelsinger era diventato disorientato e aveva sviluppato un ittero e un’infiammazione acuta, seguita da un raro disturbo della coagulazione del sangue e da un’insufficienza multiorgano. Era morto nel giro di pochi giorni. Sono passati più di dieci anni, ma la morte di Gelsinger è ancora considerata la più grande battuta d’arresto nello sviluppo della terapia genica [3].
“Quando era successo il fatto di Jesse Gelsinger, ero da tempo un profondo conoscitore del mondo della terapia genica, avevo perciò una conoscenza specifica di ciò che era successo a Penn [all’Università della Pennsylvania], le trasgressioni etiche, diciamo, che si erano verificate e conoscevo benissimo la tecnologia, proprio come adesso,” dice Malone. “Così, ero stato in grado di dare un senso a cose che altrimenti sarebbero state oscure per i giornalisti e anche per certi scienziati.”
Dopo aver parlato delle trasgressioni etiche che avevano contribuito alla morte di Gelsinger (un dosaggio che superava i livelli approvati), Malone era diventato una “persona non grata” nella comunità della terapia genica. In altre parole, era stato inserito in una lista nera e gli era stato impedito di partecipare alla ricerca sulla terapia genica.
“Questo è uno dei motivi per cui avevo indirizzato la mia carriera in una direzione diversa e mi ero concentrato sul lavoro per il governo e sulla biodifesa, collaborando con il Dipartimento della Difesa,” dice Malone. “La lezione che ho imparato è che sono in grado di essere resiliente, questo con il sostegno di mia moglie.
Un’altra lezione chiave è stata che i tuoi amici ti sosterranno nei momenti di crisi se ti comporti con integrità, mantieni le tue amicizie e tratti le persone con rispetto. Ho anche avuto molto sostegno per aver parlato e preso una strada etica su questo argomento e per non essere mai sceso a compromessi …
È uno dei motivi per cui mi sento a mio agio [a parlare ora]. La gente mi dice che vengo percepito come persona equilibrata e tranquilla. Certo, questa situazione un po’ mi spaventa e, ancora una volta, sto mettendo in gioco la mia carriera. Ma molti dei miei colleghi nel governo sono grati che io parli in questo modo. Non possono dire quello che pensano a causa del loro lavoro e delle politiche governative sull’obbligo di non divulgazione.”
Le risposte del pubblico alla censura fanno la differenza
Come spiegato da Malone, dopo la sua intervista di tre ore con Brett Weinstein era stato pesantemente censurato. LinkedIn aveva persino cancellato il suo account. Tuttavia, numerosi utenti di LinkedIn in tutto il mondo avevano cancellato i loro account in segno di protesta e avevano scritto all’azienda, spiegando che le loro cancellazioni erano una protesta contro la censura di Malone.
Il tumulto sui social media era culminato in un importante articolo su un giornale italiano mainstream, che, probabilmente, aveva dato la botta finale a LinkedIn. LinkedIn, alla fine, aveva ripristinato l’account di Malone e gli aveva persino inviato una lettera di scuse.
“Non credo di aver mai sentito di un’azienda che scrive una lettera di scuse dopo aver eliminato o cancellato qualcuno. I miei peccati erano ‘molto gravi,'” dice con tono sarcastico. “[Questi peccati] erano che avevo messo in cattiva luca il presidente del consiglio di amministrazione della Reuters, che siede anche nel consiglio di amministrazione d Pfizer, con un cross-posting di un articolo del Wall Street Journal sui rischi di tossicità dei vaccini, in pratica avevo peccato lamentandomi della censura.
Così, mi hanno inviato la lista dei miei peccati che riguardava sei diversi post praticamente innocui all’occhio di chiunque, post che avevo ripreso e postato su Twitter. Così, questo ha rivelato l’assurdità della cosa … La nota [di scuse] che mi avevano mandato in pratica diceva, ‘Guarda, non abbiamo la competenza necessaria per censurarti, ma, se sgarri ancora, possiamo ricancellarti senza preavviso e quindi comportati bene.'”
La riproposizione di farmaci per combattere le pandemie
Negli ultimi anni, Malone, in collaborazione con il Ministero della Difesa, aveva lavorato per un’altra startup (Atheric Pharmaceuticals), specializzata nella riproposizione di farmaci per combattere l’infezione Zika. Quell’azienda era fallita per mancanza di interesse degli investitori nel riproporre farmaci per il trattamento delle malattie infettive.
Quando era iniziata l’epidemia di COVID-19, [Malone] aveva ricevuto una telefonata da un collega che lavora nella comunità di intelligence a Wuhan, in Cina, che lo aveva esortato a mettere insieme un team per studiare la possibilità di riproporre i vecchi farmaci nel trattamento della COVID.
Il suo team è attualmente in procinto di far partire studi clinici per un certo numero di farmaci fuori brevetto. Detto questo, il suo più grande contributo finora è probabilmente il suo commento sulla bioetica di ciò che sta accadendo.
“Sia io che mia moglie siamo persone profondamente etiche,” dice. “Ci siamo fidanzati al liceo. Cerchiamo davvero di vivere una vita etica e di aiutare il nostro prossimo e anche i nostri animali. Questo è da dove veniamo. Sono fondamenta solide. Non siamo persone ricche.
Ricordo una lunga telefonata con un medico canadese che si era sfogato con me sulla situazione che stava incontrando in Canada, sia con la somministrazione di vaccini, nell’attività ospedaliera, sia nella prescrizione di terapie alternative ai pazienti esterni, per i quali, generalmente, non c’erano terapie disponibili.
Voglio dire, la posizione è un po’ scioccante – nei pronto soccorso di tutto il mondo. Fondamentalmente, vai al pronto soccorso e se hai la saturazione bassa, magari a 80, ti dicono, ‘Bene, vai [a casa] e torna quando avrai le labbra blu’. E questa è l’essenza della cosa. Non ti danno veramente niente.
Così molti medici, compreso questo collega in Canada, avevano cercato strategie alternative e avevano testato e somministrato diversi farmaci. Abbiamo sentito parlare di fluvoxamina, ivermectina, idrossiclorochina. Ora ce ne sono molti, molti altri, compresi quelli con cui stiamo lavorando (famotidina e celecoxib) che sembrano avere un beneficio terapeutico quando vengono somministrati precocemente per interrompere la risposta iperinfiammatoria.
Così, [questo medico canadese] aveva condiviso questo episodio e le storie di molteplici rapporti di eventi avversi che, secondo il suo giudizio clinico, erano chiaramente legati al vaccino, alcuni dei quali abbastanza gravi, e che il governo canadese aveva sommariamente depennato come non correlati, anche se, secondo il suo giudizio clinico, lo erano chiaramente.
Mi aveva parlato dell’adescamento dei bambini in Canada con il gelato e della volontà del governo canadese di somministrare il vaccino ai bambini senza il consenso dei loro genitori o dei tutori dopo averli adescati con coni gelato ed altre cose che avevo trovato scioccanti…
[Questa situazione] rispecchia quello che stiamo vedendo in tutto il mondo, dove i governi si stanno prendendo delle libertà con la salute delle persone e con i loro diritti, nella maggior parte dei casi senza una reale autorizzazione legislativa per farlo.”
I principi bioetici fondamentali sono stati violati
Malone, insieme alla moglie Jill, ha una specializzazione in bioetica, così dopo aver ascoltato questo collega canadese, aveva deciso che poteva dare una mano scrivendo un pezzo di opinione per la stampa laica sulla bioetica dei vaccini sperimentali in regime di autorizzazione d’emergenza.
“Ho una profonda conoscenza non solo della legislazione sull’autorizzazione all’uso di emergenza, ma anche delle politiche della FDA dietro di essa, conosco persino le persone che hanno redatto la normativa,” dice Malone.
“Così, ci siamo tuffati, ci siamo rinfrescati la memoria su tutta la storia del moderno costrutto bioetico, che va dai processi di Norimberga, al codice di Norimberga, all’accordo di Helsinki, al rapporto Belmont negli Stati Uniti e alla regola comune presente nel codice dei regolamenti federali.
In sintesi, dal momento che le iniezioni COVID hanno solo lo status di autorizzazione per l’uso di emergenza, sono prodotti sperimentali e, come tali, non sono autorizzati per la commercializzazione. I principi bioetici fondamentali che si applicano riguardano quindi tre componenti chiave:
1. La bioetica fa parte della legge federale – Come partecipanti ad un trial sperimentale, che è quello che sono tutti coloro che accettano un’iniezione COVID, avete il diritto di ricevere la piena divulgazione di qualsiasi rischio di eventi avversi. Sulla base di tale divulgazione, si ha poi il diritto di decidere se si vuole partecipare.
La divulgazione dei rischi di eventi avversi dovrebbe essere fornita ad un livello di dettaglio paragonabile al foglietto illustrativo di un qualsiasi farmaco. Tuttavia, le iniezioni COVID non contengono alcun inserto o divulgazione dettagliata e i rapporti sugli eventi avversi vengono addirittura soppressi e censurati al pubblico.
Invece, come spiegato dalla FDA [4] , dato che le iniezioni COVID non sono ancora autorizzate [5], invece di fornire un foglietto illustrativo, la FDA invita i fornitori di assistenza sanitaria ad accedere a un lungo “foglio informativo” online che elenca sia gli eventi avversi degli studi clinici che gli aggiornamenti sugli eventi avversi segnalati al pubblico dopo la somministrazione di [un prodotto con autorizzazione] EUA.
Per i pazienti è disponibile un foglio informativo online, più breve e distinto, con molte meno informazioni, ma, fornitore o paziente, dovete comunque sapere dove cercare per ciascuno dei tre vaccini EUA sul sito web della FDA se volete accedere a questi fogli informativi [6].
2. I rischi degli eventi avversi devono essere comunicati in modo che la persona possa comprendere quali sono i rischi. Questo significa che la divulgazione deve essere scritta in un linguaggio da terza media. Negli studi clinici, i ricercatori devono effettivamente verificare la comprensione dei rischi da parte dei partecipanti.
3. L’accettazione di un prodotto sperimentale deve essere totalmente volontaria e non coercitiva, l’adescamento è proibito. Io sostengo che tutta questa messaggistica pubblica con cui siamo stati bombardati… costituisce una coercizione,” dice Malone.
“L’esempio più eclatante che io abbia mai visto è il governo federale che identifica 12 persone … e le etichetta come la sporca dozzina, [dicendo] che per colpa loro sta morendo della gente, perché stanno diffondendo quelle che secondo il governo sarebbero informazioni fuorvianti sui vaccini. Questo è sbalorditivo per me e per la maggior parte dei miei colleghi.”
Come le falsità stanno ottenendo la massima pubblicità
Come probabilmente sapete, io [Joseph Mercola] faccio parte “sporca dozzina di disinformatori. L’ironia di questa situazione è che sono proprio i funzionari governativi quelli che contribuiscono alle morti, non aderendo ai principi bioetici sanciti dalla legge. È un classico caso di linguaggio ambiguo orwelliano da 1984.
Come menzionato nell’intervista, la lista della “dozzina di disinformatori” è una creazione del Center for Countering Digital Hate (CCDH), una losca organizzazione finanziata da fondi neri sorta meno di due anni fa.
“Sì, e non c’è nemmeno bisogno di ricorrere a i fondi neri. È tutto alla luce del sole. C’è questa Trusted News Initiative guidata dalla BBC. Hanno annunciato … lo scorso autunno di aver integrato Big Tech, Big Media e nuovi media, Facebook, Google, Microsoft, ecc., in un’organizzazione destinata a controllare le false narrative sulle elezioni [presidenziali], ma poi avevano deciso di sguinzagliarla contro tutte quelle che, secondo loro, erano le false narrative riguardanti i vaccini,” dice Malone.
“Come se non bastasse, il Wellcome Trust e la Bill & Melinda Gates Foundation hanno annunciato iniziative che comportano forti sovvenzioni a Facebook, che, a sua volta, le usa per finanziare queste nuove organizzazioni di fact-checker che nascono come funghi … e che utilizzano vari metodi per diffamare le persone e bandire le informazioni …
Quello che succede è che queste organizzazioni di fact-checker fanno i loro cosiddetti fact check, come quello che ho sperimentato con Reuters, che era palesemenete falso, e poi i media riciclano questi fact check. Così questi si spostano in alto nella classifica di Google e si autoreferenziano. Questo è ciò che sta succedendo. Ed è sponsorizzato da organizzazioni come Wellcome Trust e Bill & Melinda Gates Foundation e ne vanno tutti fieri.”
Perché puntare su bambini e donne incinte?
Considerando i rischi sconosciuti coinvolti, perché i governi e i produttori di vaccini stanno spingendo così tanto affinché i bambini e le donne incinte partecipino a questo esperimento? Entrambe le categorie hanno un rischio estremamente basso di complicazioni da COVID-19, il che rende gli effetti avversi del vaccino ancora più inaccettabili, se non del tutto intollerabili.
A peggiorare le cose, non è previsto alcun meccanismo per registrare tutti gli effetti collaterali. In qualche modo, si è tracurato di farlo, e ci sono prove secondo cui la cosa sarebbe intenzionalmente voluta.
“Penso che sia importante per gli ascoltatori riconoscere che la nostra è una comprensione ancora assolutamente marginale di ciò che realmente sono gli eventi avversi,” dice Malone. “Potrei raccontarvi la storia di come la cardiotossicità sia stata riconosciuta come evento avverso, e non attraverso i canali ufficiali. Sembra anche che il CDC stia deliberatamente sotto-riportando gli eventi avversi.
Sembra anche che ci sia stata una manipolazione dell’analisi dei dati sulla sicurezza e della loro segnalazione negli studi clinici di fase 1, 2, 3 per alcuni di questi prodotti, in quanto erano stati presi in considerazione solo i pazienti che avevano completato lo studio secondo il protocollo ed erano stati trascurati quelli che ne erano usciti prematuramente, invalidando così l’analisi statistica corretta dei dati [l’analisi intention to treat].
Questa è una sottile distinzione, ma significa che, se in base a quei protocolli di sperimentazione clinica ti avevano somministrato solo una dose di vaccino e avevi avuto un evento avverso e [per quel motivo] avevi deciso di uscire dallo studio o ti ti avevano gentilmente suggerito di non prendere la seconda dose, quell’informazione sull’evento avverso che avevi sofferto, che ti avrebbe reso ancora più a rischio per la seconda dose, è andata perduta. Non è stata inclusa nell’analisi di sicurezza.
Questo nella ricerca clinica è un modo classico di manipolare i dati sulla sicurezza, ed è severamente vietato. Quindi, la FDA aveva scoperto questo trucco.
Normalmente, se lo facessi io, verrei immediatamente ripreso. Perché permettano a queste grandi aziende farmaceutiche di fare una cosa del genere (se, in effetti, l’hanno fatto), e non si può dire che Pfizer non sapesse cosa stava facendo, non riesco a capirlo.
Ora che sappiamo degli eventi avversi associati alla cardiotossicità negli adolescenti e dei danni al cuore e dei decessi correlati, la gente può iniziare a fare calcoli basandosi sui dati ufficiali del CDC, [ma] quei dati sono errati.
Probabilmente sottovalutano il vero tasso di eventi avversi di un fattore 100, se ci si basa sulle informazioni ricavabili dalle analisi storiche. Ma puoi guardare quei dati. E se sei uno statistico, puoi fare i calcoli sul rischio-beneficio che il CDC non sta facendo e che non ci sta rivelando.
I calcoli che ho visto fare da specialisti ben addestrati e di grande esperienza, persone che lavorano per l’industria assicurativa e che fanno questo per vivere … escono letteralmente rivoltati.”
Se gli studi clinici non hanno incluso nell’analisi di sicurezza i pazienti usciti dopo la prima dose, questo indicherebbe che è stata eseguita un’analisi di sicurezza “per protocollo” e quindi le analisi dei dati sulla sicurezza che hanno portato alle autorizzazioni di emergenza non erano basate su rigorose valutazioni di sicurezza.
Diversi pazienti che affermano di essere stati arruolati negli studi clinici COVID-19 hanno anche riferito sui social media che i loro rapporti erano stati esclusi dalle analisi di sicurezza finali, anche se questo non può essere verificato.
I rischi superano significativamente i benefici
Uno studio [7] pubblicato il 7 luglio 2021, che aveva esaminato i decessi avvenuti nei bambini nel Regno Unito durante i primi 12 mesi della pandemia, aveva trovato che il 99,995% dei bambini a cui era stato diagnosticata la COVID-19 era sopravvissuto.
A tutto il 19 luglio 2021, negli Stati Uniti, erano morti con una diagnosi di COVID-19 scritta sul loro certificato di morte 335 ragazzi sotto i 18 anni [8]. Un’analisi di Marty Makary e colleghi della Johns Hopkins, insieme a FAIR Health, ha mostrato che tutti i ragazzi sotto i 18 anni morti con diagnosi di COVID-19 tra aprile e agosto 2020 soffrivano di condizioni mediche preesistenti, come, p.e., il cancro [9].
Ora, mentre il bambino medio sano ha una probabilità estremamente ridotta di morire a causa della COVID-19 e, anche se il suo rischio di sviluppare un’infiammazione cardiaca a causa del vaccino COVID è abbastanza basso, il rischio associato all’iniezione è comunque significativamente maggiore di qualsiasi rischio associato all’infezione naturale. Come spiegato da Malone:
“Questi dati suggerisconoche ci saranno più vite perse per la somministrazione del ‘vaccino’ in una campagna di vaccinazione universale di quante ce ne sarebbero se tutti quei bambini venissero infettati dal SARS-CoV-2. Questo rapporto inverso [rischio beneficio] sembra estendersi o comunque arrivare molto vicino ai 30 anni di età.
Quindi, siamo in una posizione in cui i dati che abbiamo sono chiaramente difettosi. È volontaria la cosa? Dal mio punto di vista, i dati sono dati, quindi, anche se non posso indovinare ciò intendono fare quelli all’interno dei servizi sanitari e umani, posso comunque guardare i dati, e anche altri possono farlo.
E i dati, sulla base di qualsiasi criterio normale, non supportano assolutamente un rapporto rischio-beneficio positivo per la vaccinazione dei neonati fino ad arrivare ai giovani adulti. Allora perché stanno facendo questa cosa assurda? Tutto sembra ruotare intorno al concetto della necessità di giustificare una vaccinazione universale.
Io sostengo che questa, in realtà, è una politica che va avanti da mezzo secolo e che risale agli anni ’50 e alla campagna per il vaccino antipolio degli anni ’60, quando i governi e le autorità sanitarie mondiali si erano accordati sul fatto che era lecito mentire e nascondere le informazioni sui rischi dei vaccini, perché essere a conoscenza di tutte le informazioni sui rischi dei vaccini avrebbe indotto la gente a non accettarli.
Quindi, ‘stai zitto, sappi che lo facciamo per il tuo bene e non metterci in discussione’ è una posizione decisamente autoritaria. È intrinsecamente autoritaria e paternalistica. È esattamente ciò che George Orwell aveva scritto nel suo libro ‘1984’. Era un avvertimento … di come i governi e le strutture autoritarie si sarebbero comportate e di come si comportano attualmente.”
La negazione dei pericoli connessi ai vaccini è stata una politica federale fin dal 1984
Ironicamente, Malone fa notare che nel Registro Federale del 1984 [10] si afferma proprio che verrà soppressa la pubblicazione nel Registro Federale delle informazioni sui rischi di un vaccino che potrebbero mettere in pericolo la somministrazione dello stesso vaccino.
“Quindi, è una chiara politica federale che risale al 1984,” dice Malone. “Questo è il modo in cui gestiranno le cose. E lo gestiranno con la nobile bugia ‘no, non ci sono rischi e quello che stiamo facendo è pienamente giustificato’ …
Non credo che dobbiamo spingerci ad immaginare una grande cospirazione a Davos tra alcuni [loschi] individui. Penso che questo sia un fenomeno che emerge dall’intersezione tra il pensiero della vecchia scuola sulla gestione delle informazioni e le capacità tecnologiche della nuova scuola.
Penso che il CDC, l’HHS, l’OMS e il Wellcome Trust o la fondazione Bill & Melinda Gates, ecc., abbiano sbagliato grossolanamente la lettura della popolazione, questo certamente negli Stati Uniti. E così, secondo Del Bigtree, ora siamo in una posizione in cui prima c’era circa l’1%, 2% delle persone che si autoidentificavano come anti-vax e ora siamo [oltre] il 40%. Chiaramente, circa il 40-50% della popolazione sta tenendo duro. Non hanno intenzione di accettare questi vaccini.
La Casa Bianca ora trova necessario avere un gruppo speciale per identificare e prendere di mira 12 cittadini americani rei, secondo il governo, di disinformazione sui vaccini e fa un grande annuncio alla stampa su tutto questo. Non hanno altro da fare? Sembra che il mondo abbia problemi più grandi del Dr. Mercola, ma chi sono io per dirlo?
L’intera faccenda è sconvolgente. E un sacco di gente, compresi molti Europei, sono davvero arrabbiati per tutta la storia. Se lo ricorderanno. Gli intellettuali europei sono molto consapevoli delle dinamiche nella Germania negli anni ’30 … Penso che questo potrebbe essere un punto di svolta su molti aspetti.”
Al potere che conta è stata data carta bianca
Anche se Malone non è interessato a speculare sulle intenzioni dietro tutta questa sporca storia, conosce bene il potere di Big Pharma di manipolare i governi. Come dettagliato in altri articoli, molti dei produttori dei vaccini COVID hanno una lunga storia di attività illegali e di comportamenti non etici, ed ora hanno carta bianca e il permesso di fare come vogliono.
Sono stati completamente assolti dalla responsabilità penale in caso qualcosa andasse storto con queste iniezioni e i governi stanno obbligando i cittadini, con le buone e con le cattive, a partecipare all’esperimento di Big Pharma.
“Se si dà ad una multinazionale globale questo tipo di libertà e di potere e la si assolve da ogni responsabilità, farà gli interessi dei propri azionisti,” dice Malone. “La loro politica non è essere al nostro servizio, qualunque cosa possano dire nei loro comunicati stampa.
Questo è l’unico modo in cui si comporta Big Pharma e noi abbiamo scelto questo modello. I messaggi che hanno a che fare con trattamenti alternativi e l’importanza del benessere [collettivo] non sono coerenti con il modello di business ‘prendi questa pillola, pagala e taci.’
Personalmente, penso che il signor Gates, insieme alla sua fondazione, con le sue azioni e i suoi pregiudizi personali abbia fatto un danno enorme e irreparabile alla comunità sanitaria mondiale. Ha veramente distorto la salute pubblica globale. Verrà un’epoca in cui scriveranno libri su tutto questo e sono anche sicuro che sarà oggetto di numerose tesi di laurea. Ma, nel frattempo, dobbiamo conviverci.”
Dr. Joseph Mercola
Riferimenti:
1 Trial Site News May 30, 2021
2 sciencehistory.org June 4, 2019
3 Indian Journal of Pharmaceutical Science Sep-Oct 2009; 71(5): 488-498
4 Research Square July 7, 2021 DOI: 10.21203/rs.3.rs-689684/v1
5, 6 Wall Street Journal July 19, 2021
7 FDA Emergency Use Authorization for Vaccines Explained November 20, 2020
8 FDA Licensed Vaccines July 16, 2021
9 FDA COVID-19 Vaccines July 20, 2021
10 Federal Register Vol. 49, No. 107 June 1, 1984 pp 23006-007 (PDF)
Fonte: articles.mercola.com
Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/08/01/covid-vaccine-bioethics-concerns.aspx [* link inattivo]
01.08.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
[*] Sembra che il Dott. Mercola, probabilmente per mettersi al riparo da possibili azioni di rappresaglia giuridica, abbia deciso di cancellare tutti i suoi post dopo 48 ore dalla loro pubblicazione: https://www.mercola.com/newsletter-announcement.htm?cid_source=banner&cid_medium=int&cid=newsletter_announcement_20210804&cid_content=cstop