Antociani e performance cognitive in età avanzata: una revisione sistematica con metanalisi ha esaminato in maniera specifica questo aspetto con l’obiettivo di valutare, sulla base delle ricerche ad oggi pubblicate in letteratura scientifica, gli effetti della supplementazione di antociani sullo stato cognitivo di individui di mezza età e anziani cognitivamente sani.
Nella metanalisi sono stati inclusi 13 studi dai quali è risultato che l’integrazione di antociani ha effetti promettenti sull’attivazione cerebrale e sulla perfusione del cervello. I ricercatori, dunque, hanno concluso che la supplementazione di queste sostanze contribuisce a preservare la velocità di elaborazione cognitiva e le neuro attività delle persone più in là con gli anni migliorando le funzioni quotidiane e la qualità della vita.
Con l’età si può andare incontro a un declino cognitivo che compromette l’indipendenza e sono soprattutto i radicali liberi a danneggiare le membrane e il DNA delle cellule accelerando i processi di invecchiamento.
Tra le sostanze ad elevato potere antiossidante non vi sono solamente le antocianine (responsabili del colore rosso-viola di frutta e verdura), ma anche carotenoidi (che si trovano nei vegetali di colore giallo-arancio), tutti i flavonoidi (in particolare la quercetina), la vitamina E (che si trova nei frutti oleosi, come noci, nocciole, olive, ma anche nelle verdure a foglia verde) e la vitamina C (che è sensibile al calore quindi, per beneficiarne, gli alimenti devono essere consumati crudi o poco cotti e il più possibile freschi).
Consumare almeno cinque porzioni tra frutta e verdura quotidianamente, mangiando colorato e rispettando la stagionalità, è il punto di partenza se si vuole vivere meglio e più a lungo.
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VB