Frutto tipicamente estivo, il pomodoro è ricco di minerali, vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamina E e licopene, un carotenoide responsabile del suo colore rosso e di potenza ben superiore a quella di altri carotenoidi.
Meglio consumarlo cotto, però, perché il calore favorisce il rilascio di questa sostanza dalle pareti delle cellule vegetali e l’olio extravergine di oliva veicola questo importante antiossidante che è liposolubile.
Seppur ricco di proprietà, TUTTAVIA, il pomodoro non è adatto a tutti. Appartiene infatti alla famiglia delle solanacee, la stessa delle patate, delle melanzane, dei peperoni, di conseguenza contiene anche sostanze irritanti come alcaloidi indicati con il nome generico di “solanine” che vengono prodotte dalla pianta per difendersi dalle aggressioni esterne e funzionano come veri e propri pesticidi naturali.
Nei pomodori verdi le solanine sono presenti in alte concentrazioni; invece, quando il pomodoro è più maturo, le concentrazioni scendono fino a diventare trascurabili, per questo motivo è bene consumare i pomodori solo nella loro stagione, che è l’estate, e ben maturati al sole.
A maggior ragione ciò è valido se parliamo di bambini piccoli e di persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali perché generalmente le solanine hanno un effetto irritante sull’apparato digerente e sul sistema nervoso. Motivo per cui sarebbe anche saggio evitarle del tutto in caso di disturbi dello spettro autistico e deficit di attenzione e iperattività.
Se si desidera consumare il pomodoro al di fuori della sua stagione, meglio prenderlo in vetro piuttosto che in lattina: l’acidità del pomodoro, infatti, favorisce il rilascio di sostanze chimiche nocive dal metallo. Per lo stesso motivo non andrebbe cucinato in stoviglie di alluminio.
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VB