Brandon Smith
birchgold.com
Nei notiziari economici di questi giorni, i titoli sono dominati dalle preoccupazioni per l’aumento dei rendimenti delle obbligazioni. L’aumento dei rendimenti obbligazionari è il segno di un possibile aumento dell’inflazione e, logicamente, questo richiede che la Federal Reserve aumenti i tassi d’interesse proprio per prevenire tale inflazione.
Rendimenti obbligazionari più alti significano anche che per gli investitori esiste un’alternativa competitiva alle azioni, fattori che, insieme, potrebbero innescare un crollo del mercato azionario.
Se si studia la vera storia dietro il crollo del mercato azionario verificatosi durante la Grande Depressione, si scopre che erano stati i rialzi dei tassi d’interesse della Federal Reserve a causare e a prolungare il disastro, dopo che la stessa aveva creato denaro facile e a buon mercato per tutti gli anni ’20. L’ex presidente Ben Bernanke aveva apertamente ammesso la responsabilità della Fed già nel 2002, in un discorso in onore di Milton Friedman. Aveva dichiarato:
In breve, secondo Friedman e Schwartz, a causa di cambiamenti istituzionali e di dottrine errate, le corse agli sportelli della Grande Contrazione erano state molto più gravi e diffuse di quanto sarebbe normalmente accaduto durante una recessione. Lasciatemi concludere il discorso abusando leggermente del mio status di rappresentante ufficiale della Federal Reserve. Vorrei dire a Milton e ad Anna: per quanto riguarda la Grande Depressione, avevate ragione, siamo stati noi. Siamo molto dispiaciuti. Ma, grazie a voi, non lo faremo più.
Questo fa sorgere la domanda: inflazione o deflazione? La Fed “lo farà di nuovo?”
Probabilmente non proprio allo stesso modo, ma vedremo presto elementi sia di inflazione che di deflazione sotto forma di stagflazione.
È un vero e proprio circolo vizioso quello creato dalla banca centrale e molti (me compreso) credono che la Fed abbia deliberatamente creato questo rompicapo. Tutte le banche centrali sono strettamente interconnesse alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) e la BIS è un’istituzione globalista in tutto e per tutto. L’agenda globalista cerca di innescare quello che chiamano il “Grande Reset,” una completa riforma dell’economia globale e del capitalismo verso un unico sistema socialista mondiale… gestito dagli stessi globalisti, naturalmente.
Dal mio punto di vista, la Fed è sempre stata una specie di kamikaze istituzionale; il suo compito è quello di autodistruggersi al momento giusto e portarsi dietro l’economia degli Stati Uniti, tutto in nome della diffusione della sua ideologia globalista, paragonabile ad un culto.
L’unica incognita, a questo punto, è come attueranno il loro sabotaggio. La banca centrale continuerà a permettere che l’inflazione faccia esplodere il costo della vita negli Stati Uniti, o interverrà con tassi d’interesse più alti, consentendo ai mercati azionari di crollare?
In entrambi i casi, nel prossimo futuro ci troveremo ad affrontare una grave crisi economica.
L’aumento dell’inflazione significa forse ripresa economica?
Gli economisti mainstream spesso sostengono che l’aumento dei rendimenti e dell’inflazione è una “buona cosa.” Sostengono che questo è il segno di una rapida ripresa economica. Non sono d’accordo.
Se “inflazione” e “ripresa” fossero la stessa cosa, allora non ci sarebbero stati crolli economici totali in Argentina nel 2002, in Jugoslavia nel 1994, o nella Germania di Weimar nei primi anni venti.
Qui non vedo ripresa. Quella che vedo è una rapida svalutazione del potere d’acquisto del dollaro a causa della massiccia stampa fiat giustificata dalle misure di stimolo. La Fed e il governo degli Stati Uniti stanno comprando un aumento a breve termine dell’attività economica, ma ad un costo nascosto. Questa è una condizione che il Dollar Index non prende neanche in considerazione, ma che è evidente nei prezzi dei prodotti necessari e delle materie prime.
Tenete a mente che tutto questo viene fatto all’insegna di una risposta alla pandemia. La pandemia è la scusa definitiva per la distruzione attiva dell’economia statunitense. Le misure di stimolo si sono trasformate in helicopter money gettata a casaccio, mentre i veri miliardi vengono dirottati principalmente verso le grandi società. Le persone che chiedono a gran voce un contributo governativo a fondo perduto di 2.000 dollari non sanno che le grandi aziende hanno incrementato i fatturati nel corso dell’ultimo anno, insieme ad altri miliardi in rimborsi fiscali retroattivi. Tutta questa stampa di denaro finirà con il causare danni. È una cosa che non si può evitare.
Non è una questione di pandemia
Chiariamo prima una cosa: La pandemia NON è la ragione della pioggia di stimoli. La pandemia ha fatto molto poco per danneggiare il business reale negli Stati Uniti. Al contrario, sono stati i lockdown ad aver fatto la maggior parte dei danni.
Pensateci un momento: i governi federali e statali hanno schiacciato l’economia attraverso i lockdown, poi hanno offerto la soluzione sotto forma di imponenti misure di stimolo. Questo, a sua volta, sta distruggendo la stabilità finanziaria e sta generando una rapida inflazione dei prezzi.
Gli stati [americani] conservatori che si erano rifiutati di chiudere tutto si stanno riprendendo ad un passo molto più veloce degli stati di sinistra, che avevano imposto restrizioni draconiane ai propri cittadini. Eppure, le chiusure non hanno fatto nulla per fermare la diffusione del COVID-19 negli stati democratici. È evidente che i lockdown non hanno portato a nessun vantaggio percepibile per il pubblico, ma hanno dato alla banca centrale il pretesto perfetto per erodere ulteriormente il dollaro.
Questa inflazione dei prezzi risultante è qualcosa a cui nemmeno gli stati repubblicani possono sfuggire.
Per esempio, i prezzi delle abitazioni si stanno rapidamente espandendo oltre la bolla di mercato del 2006. Questo è in parte dovuto al fatto che milioni di persone stanno partecipando a quella che si può forse considerare come la più grande migrazione all’interno degli Stati Uniti dai tempi della Grande Depressione. Chiunque sia in grado di farlo si sta spostando dalle grandi città verso le aree suburbane e rurali. Ma i prezzi delle case hanno anche l’abitudine storica di gonfiarsi insieme alla svalutazione della moneta. Il costo del mantenimento e della ristrutturazione di una vecchia casa, o della costruzione di una casa nuova, aumenta quando i prezzi delle materie prime, come il legname, si gonfiano.
E i prezzi del legname si stanno certamente gonfiando! I prezzi del legname sono aumentati almeno del 110% rispetto ad un anno fa, e, in una sola settimana, sono saliti anche del 10%.
Anche gli affitti delle case non sfuggono all’inflazione, perché l’aumento dei costi di manutenzione delle abitazioni costringe i proprietari ad aumentare gli affitti. Le uniche località dove gli affitti stanno diminuendo sono le grandi città da cui gli Americani stanno cercando di fuggire, come New York e San Francisco.
L’inflazione va ben oltre il settore immobiliare
La maggior parte delle materie prime continua a vedere un’inflazione dei prezzi su tutta la linea. Nell’ultimo anno, i prezzi dei generi alimentari e dell’energia hanno continuato a salire. I governi stanno ancora una volta incolpando la pandemia e lo “stress sulle catene di approvvigionamento,” affermazione che poteva essere credibile nove mesi fa, ma non oggi. Qualsiasi cosa per nascondere il fatto che tutto questo stimolo ha conseguenze inflazionistiche.
La svalutazione del dollaro è più visibile in termini di beni importati. In altre parole, costa più dollari comprare beni fuori dagli Stati Uniti quando il valore del dollaro scende. E, poiché la maggior parte della vendita al dettaglio negli Stati Uniti è soddisfatta da produttori stranieri, questo significa che i consumatori americani medi dovranno sopportare il peso delle conseguenze inflazionistiche. Lo stress e la rabbia del pubblico saranno notevoli.
I lockdown pandemici sono solo una scusa
Questo è il motivo per cui i lockdown per il COVID-19 devono continuare e la fabbrica della paura pandemica deve rimanere attiva. I globalisti hanno bisogno di un evento di copertura per il Reset e l’assoluta necessità di tenere la popolazione sotto controllo e la pandemia può essere incolpata di qualsiasi cosa. Penso che questo sia il motivo per cui stiamo già vedendo i media spargere terrore sull’esistenza di “mutazioni COVID.” Non sorprendetevi se l’amministrazione Biden quest’anno cercherà di attuare un lockdown nazionale con la scusa di fermare la diffusione di una variante “più mortale” del COVID-19.
Non importa che i lockdown precedenti siano stati inutili e che tutti i dati mostrino che mantenere l’economia aperta è una politica decisamente migliore. Potrebbe sembrare che la logica sia completamente uscita dalla finestra, ma c’è una ragione molto logica per quello che sta passando per la mente dei globalisti.
La stagflazione entra in gioco attraverso le perdite in alcuni settori dell’economia, con un alto tasso di disoccupazione e con l’incapacità dei salari di stare al passo con i costi.
C’è stato il continuo smantellamento del settore delle piccole imprese, che, di nuovo, credo sia avvenuto deliberatamente. Non è per sbaglio che, durante i lockdown, fossero state prese di mira le piccole aziende, soprattutto perchè “non essenziali.” Non è nemmeno una coincidenza che la maggior parte dei prestiti COVID-19 PPP [Paycheck Protection Program] fossero andati alle grandi aziende, mentre le piccole imprese non avevano ricevuto quasi nulla. Il settore delle piccole imprese è stato cancellato, lasciando solo il settore delle multinazionali a provvedere ai consumatori.
Questo può essere il motivo per cui i Democratici sono così irremovibili sull’aumento del salario minimo federale a 15 dollari l’ora. I salari stanno già aumentando secondo la domanda di mercato e la regione. Negli Stati Uniti, un lavoratore medio non qualificato guadagna circa 11 dollari l’ora. Non c’è bisogno che il governo interferisca, a meno che non abbia secondi fini.
Un salario minimo di 15 dollari probabilmente distruggerebbe quel poco che resta delle piccole imprese, perchè solo le grosse società, che stanno ricevendo la maggior parte dei dollari di stimolo, potranno permettersi di pagare ai lavoratori un salario più alto. Per di più, tra qualche anno il governo potrebbe affermare di “essersi mosso” per anticipare la stagflazione aumentando la paga oraria. Ma, nel breve termine, un salario minimo di 15 dollari è più utile all’establishment, perché mimetizza il problema dell’inflazione.
I prezzi continueranno a salire a causa della svalutazione del dollaro, ma i media e il governo diranno che questo non ha niente a che fare con il dollaro e che la colpa è delle aziende che aumentano i prezzi al dettaglio per compensare l’aumento del costo del lavoro.
La più grande minaccia nella storia della società americana
Ho il sospetto che l’establishment farà tutto ciò che è in suo potere per distrarre il pubblico dalla più grande minaccia nella storia della società americana: la bomba ad orologeria della stagflazione.
Se ammettono la sua esistenza, allora il pubblico potrebbe prepararsi, e loro non vogliono una cosa del genere. Se gli Americani dovessero decentralizzare le loro economie locali, sostenere le piccole imprese invece delle grandi catene di distribuzione, iniziare a produrre in proprio beni di prima necessità e se cominciassero a sviluppare alternative monetarie, come miniassegni locali sostenuti da materie prime… allora sarebbero in grado di sopravvivere ad una crisi finanziaria nazionale.
Infatti, vi garantisco che ogni comunità, contea o stato che seguirà questa strada sarà immediatamente preso di mira dal governo federale, rivelando ulteriormente la verità: l’establishment vuole che la popolazione soffra.
Vogliono il disastro economico. Non vogliono che la gente abbia la possibilità di prendersi cura di se stessa. Hanno bisogno di persone spaventate, disperate e malleabili, o non arriveranno mai a completare il loro programma di Reset.
Brandon Smith
Fonte: birchgold.com
Link: https://www.birchgold.com/news/fed-stagflation-disaster/
04.03.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org