Trump o Barbarie (detto anche “Great Reset”)

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Cesare Sacchetti

Lacrunadellago.net

Titolo originale: Il Grande Reset: l’ultimo passo verso il Nuovo Ordine Mondiale

Lo chiamano il grande reset del debito mondiale. E’ il termine che ultimamente viene utilizzato piuttosto frequentemente negli ambienti che contano del mondialismo per descrivere il futuro prossimo che le élite hanno in mente per l’umanità intera.

Recentemente è apparsa proprio su questo tema una email sul sito Reddit dove si riporta quanto fatto trapelare da un politico apparentemente membro del partito liberale canadese che racconta di un incontro avvenuto nel partito stesso, durante il quale sostanzialmente si sono annunciati i piani disegnati in questo senso dal Nuovo Ordine Mondiale per il Canada e il resto del mondo.

Se si confronta il contenuto di questa missiva con quanto sta già accadendo, quanto riportato dal politico canadese sembra avere una certa credibilità.

La talpa sostanzialmente annuncia che sono state già decise delle chiusure nelle grandi città del Canada e degli altri Paesi del mondo che sarà applicato entro il mese di novembre.

Questa rivelazione sembra coincidere perfettamente con quanto stanno già facendo alcuni governi europei.

La Germania ha infatti annunciato delle chiusure parziali, in particolare di palestre e bar, per il mese di novembre.

 

La Francia invece adotterà delle chiusure più severe simile a quelle della scorsa primavera, ma tutto sembra dare molta credibilità a quanto scritto nella email dell’anonimo politico liberale del Canada.

Allo stesso tempo, in questa fase di nuove chiusure i governi mondiali starebbero già preparando la costruzione di centri di detenzione dove i positivi sarebbero anche deportati, contro quindi la loro volontà.

Questa informazione trova perfetta corrispondenza con quanto rivelato ufficialmente da un deputato canadese dell’Ontario, Randy Hillier, che ha domandato come il governo del Canada abbia approvato un piano per costruire nel Paese delle strutture non molto dissimili da moderni campi di concentramento sanitari.

A questo punto, arriva il passaggio successivo. L’informatore canadese scrive che i casi di Covid aumenteranno esponenzialmente.

La ragione di questo continuo aumento sta nel fatto che i governi faranno a test a tappeto con un tampone che, come è stato già dimostrato da numerose evidenze scientifiche, produce fino al 90% di falsi positivi.

Il tampone è dunque lo strumento per rilevare una epidemia che nei fatti non esiste.

E’ il test stesso che crea dei casi che non ci sono ed è per questo che i governi continuano ostinatamente ad utilizzarlo.

 

Se si smettono di fare i tamponi, muore istantaneamente la diffusione artificiale del virus.

Questo aumento crescente dei casi servirà comunque per arrivare al secondo passaggio dell’operazione Covid.

A dicembre ci saranno delle chiusure totali, molto più severe e rigide di quelle del mese precedente.

La terza fase dell’operazione coronavirus: il crollo dell’economia mondiale

Nel 2021, la talpa del partito liberale canadese scrive che le élite passeranno a quella che si può definire come la terza fase dell’operazione coronavirus.

Verrà annunciata una mutazione molto più letale e contagiosa del Covid-19, ovvero il Covid-21.

In questa terza fase che si svolge per tutto il trimestre del 2021, aumenteranno a dismisura i ricoveri ospedalieri e il sistema sanitario andrà verso il collasso.

Ci saranno restrizioni per gli spostamenti tra i Paesi ancora più rigide di quelle della primavera del 2020.

Arriveranno ancora altre chiusure e ci sarà un’ondata di fallimenti senza precedenti.

Il blocco della produzione e la disoccupazione di massa porteranno ad una probabile carestia.

Disordini e rivolte scoppieranno nel mondo, e qui, secondo il piano delle élite, dovranno entrare in scena i militari.

La legge marziale sarà l’unico modo per tenere in piedi le dittature sanitarie che verranno perseguite in ogni angolo del globo.

A questo punto, il sistema metterà le masse davanti all’opzione del reddito universale di base.

Il fattore lavoro, per come lo si è conosciuto nella società capitalistica, sostanzialmente sparirà.

Le serrate generali determineranno inevitabilmente un crollo della economia mondiale e daranno vita a quella che senza dubbio sarà la più grave crisi economica della storia dell’umanità.

Questa enorme depressione ha una funzione precisa, ovvero quella di deindustrializzare completamente l’Europa e tutto l’Occidente e creare una società a due classi, composta da una ristrettissima élite e da una moltitudine di poveri, nella quale la classe media sparirà definitivamente così come la piccola e media impresa che seguiranno la stessa sorte.

Saranno le grandi corporation ad avere in mano la totalità del mercato. E’ esattamente l’obbiettivo designato dal club di Roma, uno dei gruppi mondialisti più influenti fondato e finanziato da David Rockefeller, in una delle sue pubblicazioni nel lontano 1972.

Tolto di mezzo il lavoro, le masse non avranno altra alternativa che accettare l’elemosina di governo per poter sopravvivere.

In Italia a farsi portavoce di questo piano è stato, non a caso, il M5S creatura della finanza anglosassone e del deep state di Washington, che fin dalle sue origini ha proposto l’applicazione di questa formula.

Lo stesso fondatore del Movimento, Beppe Grillo, ha annunciato che nel futuro non ci sarà posto per il lavoro.

Il reddito di base non sarà dato comunque a tutti. Il piano prevede che i diversi Paesi del mondo accettino un piano di prestiti erogato dal Fondo Monetario Internazionale, l’FMI.

Il presidente della Bielorussia, Lukashenko, aveva denunciato proprio i tentativi di corruzione del Fondo nei confronti del suo governo offrendogli l’enorme cifra di 940 milioni di dollari in cambio della chiusura del Paese.

Stavolta il Fondo dovrebbe dare vita ad un massiccio piano di prestiti ai vari Paesi del mondo che con ogni probabilità porterà all’esproprio e al controllo di tutte le risorse strategiche delle nazioni in questione.

John Perkins, già speculatore al soldo delle grandi corporation, ha spiegato come l’obbiettivo del FMI sia proprio questo.

Sommergere i Paesi di debiti che non potranno essere ripagati per poi poter consentire così ai grandi gruppi privati di avere il controllo totale delle economie nazionali.

L’operazione coronavirus servirà dunque a dare vita ad una privatizzazione mondiale dei vari Paesi nel mondo.

Le grandi multinazionali avranno il dominio assoluto. A questo punto, una volta che i vari Paesi accetteranno il cappio dei prestiti del FMI, e dell’UE o del MES nel caso dell’Europa, sarà proposto il “grande reset dei debiti privati”.

I governi diranno ai cittadini che se vogliono avere diritto al reddito di base e alla cancellazione di ogni debito, dai prestiti ai mutui, dovranno praticamente rinunciare ad ogni bene personale.

Il mondialismo, in altre parole, vuole la fine della proprietà privata.

Quanto prospetta l’informatore canadese trova perfetta corrispondenza con quanto già previsto dal forum di Davos che ha dato vita ad un programma intitolato proprio “il grande reset” nel quale si parla appunto di un prossimo futuro nel quale le persone non avranno più beni personali.

Lo stesso Bergoglio, ormai assurto a ruolo di falso profeta del Nuovo Ordine Mondiale, ha chiaramente annunciato nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti” che nella società aperta non ci sarà più posto per la proprietà privata.

Chi rifiuterà il vaccino sarà detenuto nei campi di concetramento

La “pandemia” dunque, secondo le informazioni contenute nella email, non finirà prima di giugno 2021.

A quel punto, verrà distribuito il vaccino, approvato con ogni probabilità dall’OMS e dalla fondazione di Bill Gates, che sarà il solo modo per poter tornare a spostarsi liberamente.

Il politico canadese racconta che nella riunione a porte chiuse del partito diversi membri hanno chiesto cosa accadrà se qualcuno non accetterà di partecipare al reset del debito o di sottoporsi al vaccino.

La risposta, giunta apparentemente per voce dei rappresentanti dei club globalisti presenti alla riunione, è stata inequivocabile.

“Quelli che hanno rifiutano di partecipare saranno considerati un rischio per la sicurezza pubblica e saranno portati in strutture di isolamento.

Chi non accetterà di partecipare al programma sarà considerato dunque una minaccia dalla autorità, e deportato a tempo indeterminato dal regime globalista in dei campi di concentramento nei quali la sua detenzione durerà fino a quando non accetterà di prendere il vaccino o di rinunciare alla proprietà privata.

E’ l’assalto finale del Nuovo Ordine Mondiale. Il mondialismo si prepara a mostrare il suo vero volto.

Sotto la maschera del falso umanitarismo buonista, si nasconde la ferocia inaudita del più pericoloso totalitarismo della storia.

Anche la rivista Time ha dedicato la sua prossima copertina al “grande reset” nel quale si vede chiaramente come il riordino della società mondiale parta proprio dall’Europa e dall’Italia.

In uno degli articoli che riguardano questo tema, Time annuncia chiaramente come l’impronta assistenzialista dei governi sarà predominante nella nuova società post – Covid.

Con Trump alla Casa Bianca il Nuovo Ordine Mondiale sarà irrealizzabile

Nell’articolo però si pone come condizione essenziale della realizzazione della società mondialista la vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni presidenziali.

Il globalismo considera indispensabile per l’avanzamento del Nuovo Ordine Mondiale la ricomposizione dello storico blocco euro – atlantico.

Si parla apertamente di una “stabilizzazione dell’euro” che condurrà ad un “nuovo rinascimento europeo” in una descrizione di quelli che assomigliano molto ai futuri Stati Uniti d’Europa.

Il superstato europeo non potrà nascere però senza il contributo indispensabile degli Stati Uniti.

Per decenni, l’America è stata il garante del progetto di integrazione della falsa Europa.

Dunque il mondialismo non può permettersi una vittoria di Trump e non considera minimamente questa possibilità.

Se Trump resta alla Casa Bianca, l’operazione coronavirus annunciata dall’infiltrato canadese e confermata da Davos e dall’apparato mediatico internazionale, non potrà probabilmente andare a buon fine.

Il contributo della prima potenza economica e militare è semplicemente essenziale per dare vita al supergoverno mondiale e alla società disegnata dal mondialismo.

Le élite dunque stanno dando una accelerazione fortissima a questo piano.

Sembrano perfettamente consapevoli che Trump ha altissime probabilità di vittoria e questa eventualità manderebbe in fumo del tutto i loro piani.

Faranno di tutto infatti per delegittimare una più che probabile vittoria di Trump.

I sondaggi vistosamente manipolati a favore di Biden saranno il pretesto usato dai democratici per accusare Trump di aver truccato il voto.

I dem non riconosceranno la vittoria del presidente uscente. A quel punto, entreranno in azione le cellule terroristiche finanziate dall’establishment liberale americano, Soros su tutti, di Black Lives Matter e Antifa che avranno il compito di scatenare disordini e violenze senza precedenti tali da trascinare l’America verso la guerra civile.

Trump però sta già preparando la sua controffensiva.

L’ultimo scandalo che riguarda il figlio del suo avversario democratico, Hunter Biden, potrebbe essere la punta di un iceberg che riguarda un enorme giro di pedofilia internazionale nel quale sarebbero coinvolti personaggi di primo piano di Washington.

Su Twitter stanno già girando immagini di Hunter Biden impegnato in atti sessuali con delle minorenni.

Rudy Giuliani, avvocato e già consigliere di Trump, ha visto il contenuto del portatile personale del figlio di Joe Biden.

Su quel computer, secondo Giuliani, ci sono immagini e video ancora più sconvolgenti.

Secondo l’ex sindaco di New York sul portatile ci sono delle prove di abusi sessuali e torture che riguarderebbero Biden e altre persone.

La storia del computer di Hunter Biden è stata completamente censurata dai media italiani e internazionali.

Sono state già mostrate dal New York Post le prove di un enorme conflitto d’interessi del padre di Hunter, all’epoca del suo mandato alla Casa Bianca sotto la amministrazione Obama, con la società ucraina, Burisma, per la quale lavorava lo stesso Hunter.

Nelle ultime settimane sta emergendo anche come Hunter Biden sia legato a doppio filo con il partito comunista cinese così come suo padre.

Le stesse fonti che hanno pubblicato i video scabrosi di Hunter Biden hanno rivelato come la famiglia Biden da anni sia stata ricattata e corrotta dalla Cina comunista.

La Cina sarebbe in possesso di immagini ancora più sconvolgenti delle quali si serve da tempo per ricattare i Biden e altri democratici passati per la Casa Bianca.

Lo stesso regime comunista avrebbe corrotto Joe Biden ai tempi del suo mandato da vicepresidente in cambio di concessioni sul mare cinese meridionale, al centro di aspre dispute tra la Cina e l’attuale amministrazione Trump.

Se Biden vince, la Cina vince e avrà il controllo degli USA. Il Nuovo Ordine Mondiale non avrà più ostacoli.

Questa eventualità tuttavia, al netto di sondaggi clamorosamente manipolati, appare molto poco probabile.

Trump continua a fare bagni di folla nei suoi comizi, mentre Biden raduna poche decine di persone.

Trump dunque se vincerà potrà accelerare per fare luce sul malaffare della famiglia Biden, ma c’è anche un altro grosso scandalo sul quale il presidente vuole andare fino in fondo: lo spygate.

Il presidente americano è stato chiaro con il suo procuratore generale, Barr. Se Barr non rinvierà a giudizio Obama e Biden e l’establishment del partito democratico, Hillary Clinton compresa, per lo spionaggio illegale nei suoi confronti, sarà un altro procuratore a farlo.

Trump non ha alternative. Deve colpire il sistema prima che il sistema colpisca lui.

Il presidente in un recente comizio ha anche annunciato che dal 4 novembre in poi non si sentirà più parlare di Covid.

Gli Stati Uniti usciranno quindi definitivamente da questa operazione terroristica e saranno in aperta contrapposizione al piano del mondialismo.

Trump dunque partirà con la controffensiva definitiva contro il Nuovo Ordine Mondiale.

Dopo il mese di novembre, partirà uno scontro durissimo tra i piani alti delle élite e della massoneria internazionale e la presidenza Trump che potrà contare anche sull’aiuto della Russia di Putin.

Sarà l’esito di questa durissima battaglia che deciderà le sorti dell’umanità e del mondo.

Il globalismo è pronto a tutto, ma la sua disperata fretta potrebbe essere proprio indicativa che forse a questo giro non ce la faranno.

I giorni di questo autunno storico continuano a trascorrere velocemente e si avvicina inesorabilmente il momento dello scontro finale tra le forze delle tenebre e quelle della luce.

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Fonte: https://lacrunadellago.net/2020/10/29/il-grande-reset-lultimo-passo-verso-il-nuovo-ordine-mondiale/

Pubblicato il 29 Ottobre 2020

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