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Negli ultimi mesi si parla molto del 5G, la prossima generazione di tecnologia wireless. Ci viene propagandato come un necessario passo verso “l’internet delle cose”: un mondo in cui i nostri frigoriferi ci avvisano quando siamo a corto di latte, i pannolini del nostro bambino ci dicono quando devono essere cambiati e Netflix è disponibile ovunque e sempre. Ciò a cui non stiamo prestando attenzione sono però gli studi effettuati sul tema: questi hanno chiaramente dimostrato gli effetti nocivi che ha sull’uomo l’esposizione alle radiazioni di radiofrequenza ad impulso di ripetitori, telefoni cellulari ed altri dispositivi. Il 5G renderà il problema esponenzialmente più grave.
L’individuo comune potrebbe pensare che la Federal Communications Commission (FCC), prima di approvare tali tecnologie, ne valuti attentamente le conseguenze sulla salute. Nella testimonianza del senatore del Connecticut Blumenthal, la FCC ha però ammesso di non aver condotto alcuno studio sulla sicurezza del 5G.
I lobbisti delle telecomunicazioni ci assicurano che le linee guida sulla sicurezza già in vigore sono adeguate per proteggere il pubblico. Queste, tuttavia, hanno come fondamento uno studio del 1996, che aveva come oggetto quanto un cellulare potesse riscaldare la testa di un manichino di plastica delle dimensioni di un adulto. I risultati appaiono dunque poco indicativi, per almeno tre ordini di motivi:
+ gli organismi viventi sono costituiti da cellule e tessuti altamente complessi ed interdipendenti, non sono fatti di mera plastica.
+ alle radiazioni a radiofrequenza sono esposti anche animali selvatici, bambini, feti e piante – non solo esseri umani adulti.
+ le frequenze utilizzate erano di gran lunga inferiori rispetto alle esposizioni associate al 5G.
Le radiazioni a radiofrequenza (RF) 5G utilizzano un “cocktail” di tre tipi di radiazioni: si parte da onde radio ad energia relativamente bassa, si passa per radiazioni a microonde con ancor più energia ed infine si giunge ad onde millimetriche con molta più energia (si faccia riferimento al grafico sotto). Le frequenze estremamente alte connesse al 5G sono il pericolo maggiore. Mentre le frequenze 4G arrivano fino ai 6 GHz, il 5G espone la vita biologica a segnali di impulsi che si trovano in un intervallo che va dai 30 GHz ai 100 GHz. Mai prima nella storia si è verificato che l’uomo venisse bombardato da frequenze così elevate per così estesi periodi di tempo.
Il problema è grosso. Si è scoperto che i nostri occhi e le nostre ghiandole sudoripare agiscono come antenne per l’assorbimento delle onde 5G a più alta frequenza. E, poiché le distanze che queste onde sono in grado di percorrere sono relativamente brevi, saranno necessari più trasmettitori, quindi ancor più prossimi a case e scuole rispetto alle precedenti tecnologie wireless: in pratica, si arriverà ad avere l’equivalente di un ripetitore ogni 2-10 case.
L’ex presidente della FCC Tom Wheeler ha chiarito che la propria commissione, egemonizzata dalle corporation telco, non mette al primo posto la salute: “Non intralciate lo sviluppo”, ha sentenziato. “A differenza di altri paesi, non crediamo che dovremmo passare i prossimi anni a studiare… Lasciare carta bianca agli innovatori è di gran lunga preferibile al lasciare che comitati e legislatori decidano il futuro. Non aspetteremo che loro definiscano gli standard”. In risposta alle domande sulle conseguenze per la salute, Wheeler ha dichiarato: “Rivolgetevi ai medici”.
Buona idea.
I “medici” in tutto il mondo hanno condotto oltre 2.000 studi. Tutti dimostrano che le radiazioni ad impulso promananti da ripetitori, router, tablet, telefoni cellulari ed altri dispositivi wireless causano seri danni alla salute. Le radiazioni RF sono dannose anche ad esposizioni basse e brevi, e colpiscono bambini e feti ancor più rapidamente rispetto agli adulti. Danneggiano il sistema endocrino, provocano danni al DNA, riducono la fertilità, e semplicemente sono cancerogene. È stato anche dimostrato che le frequenze elettromagnetiche ad impulso causano numerosi disturbi neurologici: acufene, ansia, deficit di attenzione, depressione, dolori muscolari, formicolio, insonnia, mal di testa, nausea, perdita di appetito, vertigini.
Il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di questi rischi da almeno il 1971. In quell’anno, il Naval Medical Research and Development Command pubblicò una bibliografia con 3.700 citazioni, le quali riportavano 100 effetti biologici e clinici attribuiti a radiazioni di microonde e di radiofrequenza.
Negli anni, sono state condotte varie ricerche sul cancro a cuore e cervello di persone con minimo 10 anni di esposizione alle summenzionate radiazioni. La più recente, lo studio da $30 milioni dello US National Toxicology Program (NTP), condotto nel 2018, conferma tutte le precedenti: le radiazioni RF provocano il cancro.
Qual è stata la risposta a questi risultati?
Gli scienziati stanno sollecitando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ad aggiornare la propria classificazione dell’RF: vogliono che passi dall’essere considerato un cancerogeno di gruppo 2B ad uno di classe 1 – ossia che si equipari 5G ed RF ad amianto ed arsenico. Annie Sasco, ex direttrice all’OMS dell’Unità di Epidemiologia per la Prevenzione del Cancro, afferma: “Basta, quante altre morti sono necessarie prima che vengano intraprese azioni serie? Le prove continuano ad accumularsi”.
Ronald Melnick, l’ideatore dello studio NTP, afferma che il risultato “mostra chiare prove di un nesso causale tra cancro ed esposizione a segnali wireless di telefoni cellulari”. Aggiunge che “oramai non possiamo più presumere che qualsiasi tecnologia wireless, attuale o futura, incluso il 5G, sia sicura senza aver prima effettuato adeguati test”. Nel frattempo, 231 scienziati di 42 nazioni hanno firmato l’Appello 5G, che richiede urgentemente una moratoria su questo tipo di tecnologia. Sono stati presi provvedimenti per rallentarne il dispiegamento in Belgio, Israele, Italia, Paesi Bassi e Svizzera, e negli Stati di California, Massachusetts, New Hampshire ed Oregon.
Al momento, tuttavia, non abbastanza leader politici hanno prestato ascolto agli avvertimenti. O forse stanno rimettendo il compito a Trump, il quale ha dichiarato che le antenne “dovranno coprire ogni comunità ed essere schierate il prima possibile… Non importa dove tu sia, avrai il 5G, e sarà una vita diversa. Non so dire se sarà migliore… ma posso dire con certezza che tecnologicamente sarà tutta un’altra cosa”.
La tecnologia wireless è diventata talmente onnipresente che molti non si fanno neanche venire il dubbio se sia sicura. Ora, i pericoli ad essa associati stanno per aumentare drasticamente. È necessario che molti più cittadini e legislatori si uniscano a coloro che già si sono attivati per tentare di bloccare la spericolata spinta a favore del 5G.
Fonte: https://www.counterpunch.org/
Link: https://www.counterpunch.org/2019/05/03/is-5g-worth-the-risks/
3.05.2019
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da HMG