MoviePass ha sviluppato un sistema di annunci che permetteranno al cliente di ricevere crediti in cambio della visione di spot pubblicitari. La finestra di Overton era stata aperta già anni fa, con la diffusione dei giochini per smartphone, molti dei quali ti permettevano appunto di guadagnare soldini virtuali in cambio di una pubblicità. Ma era facile fregarli: ti bastava riporre il cellulare e aspettare che l’annuncio terminasse, o magari approfittarne per concedere ai tuoi occhi una pausa dai raggi blu nocivi alla vista focalizzando la retina su un oggetto o una persona reali. Con MoviePass questo non sarà più possibile: il CEO Stacy Spikes difatti non ha nessuna intenzione di cedere dei crediti – e acquisire denaro dalle aziende pubblicizzate – senza avere l’assoluta certezza che i suoi clienti tengano gli occhi sullo spot per tutta la sua durata. Per questo, ha presentato l’eyeball tracking, una tecnologia che a tutti gli effetti permetterà allo smartphone di tracciare qualsiasi movimento degli occhi, stoppando la réclame se vengono distaccati, e riavviandola solo quando vengono nuovamente posati. “Sei ancora qui?” ti chiede con un tono cortese – e velatamente minaccioso – l’app.
Today in Dystopian Nonsense: MoviePass CEO Stacy Spikes demonstrates “PreShow," which uses facial recognition to verify consumers are watching ads.
"What it does is it basically creates a transaction between you and the brand." pic.twitter.com/lCZZwySzSf
— The Recount (@therecount) February 10, 2022
Eppure, MoviePass non era nata per questo nel 2011, quando proponeva una cifra forfettaria per poter andare in tutti i cinema in un determinato periodo di tempo. Ma è fallita nel 2019 dopo aver bruciato milioni di dollari, e così si è reinventata nel settore più florido della Quarta Rivoluzione Industriale: il controllo digitale. Difatti, la tecnologia dell’eyeball tracking non casca dal pero, essendo stata più volte ipotizzata dai teorici del capitalismo della sorveglianza, e non è da escludere che sia la solita opera d’ingegneria militare del DARPA poi esternalizzata alla compagnia tech di turno. Non è peregrino pensare che una tecnologia del genere possa essere utilizzata per fini diversi da quelli pubblicitari, magari – come è emerso in più paesi che hanno denunciato Google rispetto al tracciamento illegale dei dati personali – scansionando i movimenti dei bulbi oculari all’insaputa degli utenti.
MDM 13/02/2022
Fonte https://www.rt.com/pop-culture/549054-moviepass-ads-eyeball-tracking/