1100 voli cancellati e 100mila passeggeri a terra ogni giorno: questa la stima di Airlines for America. La tecnologia 5G in prossimità degli aeroporti, infatti, interferendo con le apparecchiature elettroniche degli aerei, soprattutto con l’altimetro, strumento di vitale importanza per atterraggi sicuri, causando un altissimo rischio di incidenti. L’aviazione civile americana è nel caos, oltre alle compagnie locali, Emirates, British Airways, Cathay Pacific, Korean Airways, Japan Airlines, All Nippon Airways hanno cancellato i voli da e per gli Stati Uniti.
Secondo il Corriere:
La Federal Aviation Administration — l’ente federale statunitense dell’aviazione — ha da tempo spiegato che potenziali interferenze potrebbero disturbare gli strumenti sensibili degli aerei come gli altimetri e compromettere le operazioni a bassa visibilità durante i decolli e gli atterraggi. Per questo l’ente ha previsto la creazione di «aree di esenzione» attorno a una cinquantina di aeroporti con trasmettitori collocati vicini alle piste. Ma secondo le compagnie non sarebbe sufficiente. Per questo chiedono di disabilitare il 5G entro le due miglia (circa 3,2 chilometri) dagli aeroporti e da qualche giorno i vettori stanno anche ragionando se cancellare alcuni voli intercontinentali che mercoledì 19 sono previsti in arrivo negli Usa.
AT&T e Verizon, le compagnie che stanno installando le torri 5G, hanno rallentato la costruzione nei pressi dei principali aeroporti degli Stati Uniti, prevista per il 5 dicembre 2021, per permettere le verifiche tecniche, ma senza un intervento statale deciso nel rispettare le richieste dei vettori di volo, l’aviazione americana rischia il tracollo totale:
In un documento di dicembre l’organizzazione sosteneva che prendendo i volumi pre-pandemici del 2019 la nuova tecnologia avrebbe un impatto negativo per 345 mila voli passeggeri, 32 milioni di clienti e 5.400 voli cargo. United Airlines — una delle firmatarie — si spinge oltre e in una lettera ai dipendenti s piega che solo per loro il danno annuale stimato sarebbe di 15 mila voli annullati e 1,25 milioni di passeggeri coinvolti dai disagi.
Dal canto loro, le compagnie di comunicazione minimizzano, affermando che non c’è il rischio di interferenza diretta, operando le antenne su bande di frequenza diverse rispetto alle apparecchiature degli aeromobili. Inoltre, tramite l’associazione di categoria CTIA (Cellular Telecommunications and Internet Association), hanno riportato che sono 40 i paesi che adottano la banda C senza aver subito particolari interferenze. Comunque si sono detti disposti a ridurre l’intensità del segnale nei pressi degli aeroporti, senza accogliere dunque la richiesta dei vettori della zona franca di due miglia. Cosa sono infatti migliaia di famiglie in mezzo a una strada, il rischio della vita di piloti e passeggeri, di fronte agli 81 miliardi di dollari investiti da AT&T e Verizon per installare le antenne?
MDM 20/01/2022