Grecia 2019: Xenocrazia

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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

greekcrisis.fr

Nelle feste popolari si ricordano i tempi della Rivoluzione del 1821, che liberò la Grecia dagli Ottomani, e i politici cercano di non parlarne, per non parlare dell’odierna Xenocrazia (il governo degli stranieri) e del recente tradimento sulla Macedonia del Nord. Ma l’esercito ignora gli ordini superiori (e politici) e, durante le parate, canta gli inni alla Macedonia greca: lo fanno tutti, dai corpi speciali agli Evzoni e perfino gli allievi della scuola ufficiali disobbediscono e cantano, sommersi dagli applausi della gente, che contesta apertamente e – sempre più spesso – aggredisce fisicamente i politici, non appena osano farsi vedere in giro.
In campagna la vita diventa mera sopravvivenza, e può tirare avanti in qualche modo solo grazie alla rete informale dei rapporti, che ancora tiene e permette di curare i malati senza assicurazione, non chiede i danni dopo un incidente stradale, garantisce piccoli lavori saltuari, rigorosamente in nero. Ma in città tutto questo non esiste, e l’ultimo, evidentissimo fenomeno è quello della progressiva sparizione della classe media, attraverso pauperizzazione dei loro introiti e la sparizione delle loro proprietà immobiliari, prima tassate ferocemente e poi comprate da stranieri per essere infine trasformate in entità destinate all’affitto (Airbnb e dintorni). L’ultimo colpo, proprio di questi giorni, con l’accoglimento dell’ennesima richiesta della Troika: un miliardo di “aiuti” in cambio della possibilità di pignorare anche la prima casa, a fronte di debiti non pagati. E intanto, lo Stato incamera (e rivende agli speculatori stranieri) migliaia di appartamenti che i greci ricevono in eredità alla morte dei propri avi, e che rifiutano, nell’impossibilità di pagare i debiti pregressi, che arriverebbero insieme all’immobile.

 

Da “Enfants de la patrie” – Lunedì 25 marzo, 2019

Scolari alla parata. Atene nord, festa nazionale, 25 marzo 2019

Alcuni momenti popolari, nel senso pieno e completo del termine, materializzano accuratamente il… coacervo di sensazioni e pensieri presente in gran parte nel parere. Soprattutto durante le festività nazionali e soprattutto nei periodi di Xenocrazia [NdT. Governo degli stranieri] , quelli del… tradimento delle presunte élite e, in primo luogo, dei politici. Questo 25 marzo è uno di quei momenti, una festa nazionale che commemora la rivoluzione nazionale e sociale greca del 1821 che liberò il paese dal giogo degli ottomani. Quelli di Tsípras, quando hanno osato mostrarsi in pubblico, sono stati apostrofati come traditori in tutta la Grecia. Bella, bella giornata di sole.

La guardia degli Evzoni. Atene, 25 marzo 2019 (stampa greca)

Le sfilate degli scolari sono state organizzate in tutto il paese, così come la tradizionale grande parata militare del 25 marzo ad Atene. (…) Il governo del burattino Tsípras ha mobilitato quasi 2000 poliziotti ad Atene solo per proteggersi dal popolo durante le sfilate del 24 e 25 marzo, ma invano. Senza annunciarlo in anticipo, e per questa ultima festa nazionale di SYRIZA al pseudo-potere, Tsípras ha fuggito la capitale per “celebrare” la giornata a Agathonísi, nel Mar Egeo, vicino alla Turchia(…). Poi durante la grande sfilata ateniese del 25 marzo, tutte le unità militari che marciavano, così come i musicisti della Marina nazionale, hanno ignorato gli ordini dei loro comandanti e del governo, che vietavano [di cantare] quella vecchia canzone patriottica (ma notissima) che inneggia alla gloria della Macedonia storicamente greca.

Sfilata degli allievi. Atene, 24 marzo 2019 (stampa greca)
La scuola militare. Atene, 25 marzo 2019 (stampa greca)
Forze speciali. Atene, 25 marzo 2019 (stampa greca)

Prima la guardia Evzone, guardia presidenziale e primo corpo d’élite dell’esercito greco dagli anni 1860, poi quelli delle forze speciali tra cui i commando della Marina, hanno cantato la Macedonia greca, tra gli applausi dei cittadini presenti (…) Prima di loro, quelli della scuola militare, l’equivalente della scuola militare speciale di Saint-Cyr in Francia, hanno anche cantato in parata, tra le ovazioni dei cittadini. Secondo il giornalista Ypofándis che ha immortalato la scena, “tutti gli allievi cantavano la Macedonia, mentre i loro ufficiali tacevano”, il video è qui.

E alla fine della grande parata militare ad Atene, i cittadini presenti davanti a molti poliziotti, visibilmente imbarazzati, alla vista delle limousine dei funzionari, gridavano lo slogan: “Tsípras, bastardo, sarai impiccato”, il video è qui.

Altrove, a Kalamata nel Peloponneso, per esempio, la baby-ministro agli affari esteri Katroúgalos… pietrificata, ha sofferto molto… quando il canto proibito è stato ancora intonato dalla fanfara e raccolto dalla folla, il video è qui. Poi, a Salonicco, la capitale della Macedonia greca, un uomo che faceva parte della parata, si è fermato per qualche istante di fronte alla tribuna ufficiale, mostrando loro un cartello dal messaggio molto esplicito: “traditori, Dio perdona, i macedoni greci mai”, il video è qui.

(…)

Alla parata scolastica. Atene nord, 25 marzo 2019
Alla parata scolastica. Atene nord, 25 marzo 2019

(…) a Kateríni, la città della Macedonia greca, alla fine della sfilata del giorno, il parlamentare locale di SYRIZA, è stato assediato dai cittadini e dagli scolari arrabbiati, la folla gli gridava: “traditore, pagherai”, e il deputato è stato tratto in salvo dalla Polizia (qui), il video corrispondente qui.

La folla contro il deputato SIRIZA. Kateríni, 25 marzo 2019, stampa greca

(…)

Il paese e la sua crisi. Chiusura definitiva. Atene, 2019 marzo

(…)

Lontano dal paese, completamente respinto dai greci, Varoufakis il 25 marzo 2019, ha inaugurato da Bruxelles la cosiddetta “coalizione progressista” sotto la bandiera della “primavera europea” per le prossime elezioni di maggio, un’Alleanza transnazionale di movimenti progressisti… (…) Una formazione, nell’umile opinione di Greekcrisis, e senza perdersi in dettagli inutili, manifestamente legata a George Soros.

Nel paese, gli altri di Tsípras, quando osano salire in pubblico, vengono spesso chiamati traditori in tutta la Grecia. Tempo di lotte. (…) Bella, bella giornata di sole!


Da “Cronaca degli umili” – Venerdì 29 marzo, 2019

 

(…) piccolo popolo, umile, e anche “bioconservativo[NdT: contadino che usa tecniche antiquate] secondo alcuni transumanisti e misantropi, sopravvive come può. (…) A volte anche solo con un po’ di fortuna, come ieri mio cugina Evanthia nel villaggio della Tessaglia [in cui vive].

Grecia rurale. Anni 2010

Evanthia stava tornando dal suo lavoro notturno, al panificio del villaggio. Guadagna 12 euro al giorno, lavorando tra le 4 e le 8, ovviamente in nero. Suo marito, Pétros si prende cura dei magri campi ancora appartenenti alla famiglia, esegue piccoli lavori di riparazione meccanica per le persone del quartiere, ed è occupato occasionalmente durante l’anno come un autista sui camion dei cantieri. Questo, quando c’è lavoro. La coppia cura anche i due figli della loro figlia e marito, per permettere loro di andare a lavorare un po’. La famiglia allargata occupa una singola casa, riscaldata a legna, e hanno mantenuto solo una vecchia auto per tutti, assicurata, più lo scooter.

Evanthia utilizza lo scooter di famiglia, per il quale non riesce a pagare l’assicurazione. Più della metà degli abitanti del villaggio fanno lo stesso, soprattutto per un secondo veicolo o uno scooter: hanno appena abbastanza soldi per mettere un po’ di benzina nel serbatoio e questo è tutto. Evanthia non è attenta ieri mattina, così il suo scooter è colpito dal furgone che il vicino di casa, Nikos, aveva appena avviato per raggiungere i suoi campi. Evanthia viene prima curata dal medico e dal farmacista del villaggio, poi è stata trasferita all’ospedale della capitale dove è stata operata urgentemente. Ha diverse fratture ai piedi, ma i suoi giorni non sono in pericolo, la famiglia è sollevata, Nikos, il loro vicino e amico, lo è altrettanto.

Essendo persone di campagna, nessuno chiederà i danni ad Evanthia, Nikos riparerà [il furgone] in famiglia, quelli della polizia locale chiuderanno gli occhi davanti alla pauperizzazione che li circonda e che li riguarda, il sistema sanitario per ora accetta ancora di guarire Evanthia come paziente in urgenza, pur sapendo che non è più tra coloro che godono dell’assicurazione sanitaria. Altrove, e soprattutto nelle aree urbane, il regime anti-sociale, quello del lento genocidio mostra invece tutti i suoi denti. (…) Questa settimana, la polizia ha fermato Suzana Iliádou, 90 anni di età, che vende le sue maglie al mercato settimanale nel suo quartiere di Salonicco. È stata tenuta in fermo alla stazione di polizia per quasi 12 ore dopo avere ricuvuto un verbale, un poliziotto l’ha anche apostrofata non senza ironia per la sua mano tremante mentre forniva… l’impronta digitale su un dito già precedentemente inchiostrato.

La scena è stata comunque trasmessa dai media, e questo ha creato scandalo in Grecia. I vicini della vecchia signora, scioccati e spaventati, sono incaricati di vendere la sua maglieria al mercato settimanale, mentre il ridicolo ministro SYRIZA Papakósta (dagli apostati, dalla nuova democrazia), dichiara che “l’ammenda inflitta alla vecchia signora pari a €200 è giustificata, ma sarà congelata” (stampa greca della settimana). Nel frattempo ad Atene, i pensionati hanno protestato in Parlamento per la 125 ª volta dall’inizio della cosiddetta crisi nel 2010; iniziativa dignitosa, ma ormai del tutto simbolica.(…)

Impoverimento. Atene, i cosiddetti anni di crisi

(…)

Greci e le loro icone. Salonicco, giornata nazionale del 25 marzo, stampa greca
Signor Primo Ministro… Salonicco, giornata nazionale del 25 marzo, stampa greca
Signor Primo Ministro… Salonicco, giornata nazionale del 25 marzo, stampa greca

(…)

“Signor primo ministro. Mi hai chiamato ultra di estrema destra, populista, decerebrata, idiota. Io ti ficco quei termini in bocca e te li faccio ingoiare” L’episodio di Suzana Iliádou, 90 anni, venditrice di maglieria al mercato settimanale nel distretto di Salonicco, i greci l’hanno giudicato conclusivo… (…)

Cronaca degli umili, come la notizia di mio cugina Evanthia, che sta meglio stasera e soprattutto, non è sola.

Mimi di Greekcrisis

 

Da “Vivi semplicemente !” [Titolo originale: in italiano] – Martedì 2 aprile, 2019

 

il sole splende. Atene, aprile 2019

Il sole splende, il crepuscolo è stagionale. Atene è trasformata: poteri, territori, proprietà, regole di pianificazione e quindi anche gli usi. (…) Atene, nuova cittadella della globalizzazione, una globalizzazione “felice” che beneficia in primo luogo di coloro che arrivano, e va detto che ce ne sono molti.(…)

Cinesi ad Atene, i turisti e la loro guida. Aprile 2019

(…) La Grecia è costretta a diventare una società globalizzata come qualsiasi altra, disuguale e, se possibile, anche multiculturale. Da un modello ampiamente egualitario, acquisito dall’avvento della classe media alla fine della dittatura dei colonnelli nel 1974, si passerà gradualmente a una società socialmente disuguale e con tensioni identitarie. (…) “La globalizzazione ha infatti generato l’esistenza di nuove cittadelle, le metropoli, dove si sta concentrando una nuova borghesia, che si prende la maggior parte dei benefici del modello globalizzato. In nome della società aperta, accompagna e sostiene le scelte economiche e sociali della classe dominante, con la conseguenza di respingere inevitabilmente le classi di cui sistema economico non ha più bisogno nelle periferie territoriali e culturali” (Christophe Guilluy, “Il crepuscolo della Francia dall’alto”, Flammarion 2017).

(…) La predazione in corso su tutto il parco immobiliare privato di grandi aree metropolitane, ieri di proprietà delle classi popolari, non ha equivalenti nella storia. Meglio, si realizza in silenzio, senza che in nessun momento sia messa in discussione, ancor meno fermata. Va detto che la concentrazione di alta borghesia dove si crea la maggior parte della ricchezza e dell’occupazione è accompagnata anche da una occupazione da parte di queste categorie del dibattito pubblico e della sua espressione”.

Lavori ad Atene. Aprile 2019
Airbnbizzazione e nuovi negozi di alimentari contemporanei. Atene, aprile 2019
Riabilitazione dopo otto anni di abbandono. Edificio ateniese, 2019 aprile

In Grecia e prima di tutto ad Atene, la predazione che di parte dei beni dei borghesi greci [avviene] in primo luogo da parte dei rapaci internazionali, e si rivolge a tutto il parco di abitazioni private, passando per Alberghi e uffici, ieri ancora in mano all’immensa classe media greca. Predazione che non ha alcun equivalente nella storia del paese. Tranne che sotto l’altra occupazione (tedesca), quella degli anni 1940, quando in soli tre anni, quasi 250.000 immobili passarono di mano, a beneficio della casta degli approfittatori e di molti collaboratori dell’altro… occupante.

Il vostro … povero Blog aveva detto fin dai suoi inizi che la cosiddetta crisi greca era solo una forma di guerra non dichiarata contro la società e contro il popolo greco, un genocidio a volte lento e talvolta accelerato, genocidio anche economico e demografico. (…)

Impoverimento. Atene, aprile 2019
Chiusura definitiva. Atene, aprile 2019
Ex piccolo commercio ora… magazzino privato. Atene, aprile 2019

Ora lo sappiamo. (…) la Grecia, un paese di piccola proprietà, soprattutto immobiliare, è stato distrutto e questo abbastanza in fretta. L’aumento della tassazione è stato di circa il 400% dal 2010, così come il rapido impoverimento inflitto alla classe media, passata dal 70% a meno del 25% della popolazione, in corrispondenza al massiccio afflusso di capitale predatorio e globalista, che ha comprato la spina dorsale del sistema economico, culturale e persino familiare greco, una conquista per la quale le cosiddette “élite politiche ed economiche greche” devono congratularsi tra di loro.

(…) Ma fare di Atene una nuova cittadella di globalisti non sarebbe stato possibile senza l’eliminazione della resistenza culturale ed economica della valorosa classe media greca, per la quale lo stato greco stesso era ai suoi occhi un nemico strutturale. (…) Nel frattempo, nel 2018, 150.000 eredità (di beni immobili) sono state rifiutate dagli eredi in Grecia, con un aumento di oltre 400% dal 2013 (stampa greca del 2 aprile 2019). Questi beni andranno così allo stato, che li… offrirà ai rapaci internazionali perché in qualsiasi modo e potenzialmente, tutta la proprietà dello stato greco appartiene ai cosiddetti creditori e per un periodo di 99 anni, secondo il memorandum firmato da Tsípras nel 2015.

(…)

Ancora Christophe Guilluy (…) “La gente vede sempre il breve termine. Per il momento funziona ancora, ci sì aggrappa ai carri’. Ma c’è una forma di negazione su ciò che diventeranno. La scomparsa della classe media ha avuto inizio con i lavoratori, i contadini, i dipendenti, le professioni intermedie e domani toccherà le categorie più alte che saranno [anch’esse] portate via. È già evidente che i giovani laureati non sono più in grado di entrare nel mondo del lavoro. Il processo è avviato e distruggerà anche le categorie che ancora pensano di essere protette”, Atlantico, ottobre 2018.

Lusso. Atene, aprile 2019

In Grecia… (…) secondo i calcoli, un ingegnere il cui fatturato è €15.000 all’anno, deve pagare €4.016 di tasse, €4.506 in contributi e per vivere gli resterà la somma di €539 al mese (stampa greca del 2 aprile 2019). Per non affondare, ingegnere o no, c’è una sola soluzione per guadagnare di più: lavorare in nero.

Inoltre, è essenzialmente grazie a quasi un terzo del PIL non dichiarato che il paese reale sta ancora a galla, nonostante il discorso pseudo-moralista dei maestri-sciocchi che governano gli uffici fiscali (…)

Zona non turistica. Atene, aprile 2019

(…)

Chiesa nei giorni feriali. Atene, 2019 marzo
Issiamo lo stendardo della Chiesa. Atene, 2019 marzo

La cittadella di Atene eppure resiste. In Grecia, la cultura popolare, condivisa anche da una buona parte della vecchia classe media, non è morta e si raggruppa in parte dietro la Chiesa ortodossa (…). Ogni sera durante le messe in questo periodo di Quaresima, le chiese sono molto timidamente piene, non sono più vuote durante la settimana come pochi anni fa. Di fronte ad alcune case, a parte la bandiera nazionale, ci sono a volte anche la bandiera della Chiesa e del’ortodossia (…)

Mangiare bene, vivere semplicemente, ridere spesso. Atene, aprile 2019

(…) Ci sono anche altre notizie del giorno, come ad esempio quella di mia cugina ferita nel suo recente incidente, che dopo la sua operazione sarà presto dimessa dall’ospedale.

Il sole splende, la speranza è in questo promemoria dei sempre benvenuti nostri amici italiani, visto a Atene: “Mangia Bene, vivi semplicemente, Ridi spesso” [NdT: in italiano nel testo]

Vivere semplicemente, forse come la nostra Hermes di Greekcrisis, a volte detto il Trismegisto. Grecia periferica!

Hermes di Greekcrisis. Atene, aprile 2019

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Articoli tradotti da FRANZ-CVM per www.comedonchisciotte.org

 

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