–
Domenica 13 febbraio 2022, nell’ambito del programma Pensare che c’era il pensiero, ci siamo chiesti se esiste relazione tra un sistema finanziario malato e la pandemia.
Dall’inizio della pandemia abbiamo sperimentato molti cambiamenti sociali e mutamenti indotti sulle abitudini della nostra vita. Dopo due anni è probabilmente venuto il momento di chiederci chi siano stati i maggiori beneficiari di quanto è accaduto e di quanto sta ancora accadendo.
Ne abbiamo parlato con il professor Fabio Vighi, docente presso l’Università di Cardiff, con la professoressa Maria Giovanna Bosco, docente presso l’Università Bocconi e presso l’Università Statale di Milano, con Marco Cattaneo, gestore di fondi e investitore nel campo delle piccole e medie imprese e tra gli ideatori del progetto Moneta Fiscale, insieme con Giovanni Zibordi, consulente finanziario.
Autore di un articolo dove la crisi pandemica è inserita in un quadro più ampio legato a un nuovo cambio di paradigma nel sistema capitalista, Fabio Vighi ha illustrato l’intreccio tra le azioni, sia degli Stati sia degli enti sovranazionali sia delle multinazionali, attraverso cui i mutamenti economici e sociali si accompagnano alla compressione dei diritti della persona.
Con Maria Giovanna Bosco, la quale nel gennaio 2022 aveva effettuato una presentazione sui medesimi temi insieme agli Studenti contro il green pass, sono state mostrate e commentate delle diapositive con cui si scadenzano alcune delle tappe caratterizzanti questo intreccio.
Marco Cattaneo ha sottolineato gli elementi di continuità presenti nelle politiche economiche seguite in Italia dal 2011 a oggi e per quali motivi tali politiche abbiano vieppiù ampliato gli squilibri sociali.
Infine, Giovanni Zibordi ha parlato di come e quanto le crisi pandemiche ed economiche portino a due risultati parallelamente, ossia il peggioramento degli standard di vita della stragrande maggioranza delle persone da un lato e nel contempo la moltiplicazione in modo praticamente esponenziale del patrimonio di una sparuta minoranza di persone dall’altro, e ha ragionato sul perché principali attori economici presenti in tale sparuta minoranza svolgano, guarda caso, ruoli molto attivi nel coordinare e indirizzare le azioni di Stati, di istituzioni internazionali e di enormi società multinazionali.
Nel video di qui seguito, la registrazione completa della trasmissione: