Il presidente della Federal Reserve statunitense ha respinto l’affermazione della Casa Bianca secondo cui l’impennata dell’inflazione nel Paese sarebbe dovuta principalmente alla crisi in Ucraina. Durante un’audizione al Senato ieri, mercoledì 22 giugno, Jerome Powell ha infatti sottolineato che l’inflazione era alta già da molto prima che la Russia attaccasse lo Stato confinante.
Rispondendo ad alcune domande del senatore Bill Hagerty del Tennessee, Powell ha affermato che la situazione dei prezzi negli Stati Uniti dipende da vari fattori, tra cui “le interruzioni della catena di approvvigionamento, le normative che limitano l’offerta […] e l’eccessiva spesa fiscale”.
Gli è stato poi chiesto se Powell fosse d’accordo con l’amministrazione Biden sul fatto che la situazione in Ucraina fosse il fattore più influente, considerando la dinamica dell’inflazione negli ultimi 18 mesi.
“No, l’inflazione era alta prima dello scoppio della guerra in Ucraina”, ha risposto il capo della Fed.
https://twitter.com/WallStreetSilv/status/1539718474494349312
Da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina a fine febbraio, la Casa Bianca ha ripetutamente accusato il presidente russo Vladimir Putin di aver causato l’inflazione negli Stati Uniti. Ha persino coniato il termine “aumento dei prezzi di Putin”.
“Sappiamo che il 61% della [recente inflazione] è dovuto ai prezzi, ai costi dell’energia, all’invasione di Putin in Ucraina”, dichiarò a fine aprile Jen Psaki, all’epoca addetta stampa della Casa Bianca.
Domenica scorsa, il governo americano ha addirittura twittato che la situazione in Ucraina era “il più grande fattore di inflazione” nel Paese. Il senatore Hagerty ha definito questo tweet “disinformazione” e ha affermato, nel suo scambio con Powell, che si trattava di un tentativo di sviare la responsabilità.
With the biggest single driver of inflation being Putin’s war against Ukraine, @POTUS has taken action to blunt the impact of Putin’s Price Hike for families.
— The White House (@WhiteHouse) June 20, 2022
Successivamente l’audizione al Senato, durante una conferenza stampa, il Segretario all’Energia Jennifer Granholm è stata interrogata sulla risposta di Powell: “Molti direbbero che il prezzo del carburante ha esacerbato l’inflazione”, continuando quindi a sostenere la falsa posizione di Washington secondo cui la guerra in Ucraina ha fatto aumentare i prezzi diminuendo l’offerta.
Secretary Granholm is confronted with the words of Fed Chairman Jerome Powell this morning, which directly contradicted the Biden administration's narrative that the war in Ukraine is a "primary driver" of inflation. pic.twitter.com/DyWOSFrdf6
— Townhall.com (@townhallcom) June 22, 2022
Massimo A. Cascone, 23.06.2022
Fonte:
https://nypost.com/2022/06/22/not-putins-price-hike-fed-chair-breaks-with-biden-on-inflation/