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In base alla proposta, promossa dall’opposizione nel Nuovo Galles del Sud, gli organizzatori della protesta verrebbero multati di ben 20.000 dollari e le persone che partecipano sarebbero multate di 5.500 dollari.
Tuttavia, la legge punirebbe ancora più severamente “le persone che condividono informazioni sui social media su raduni illegali e incitano altri a partecipare illegalmente”, colpendole con multe di $ 11.000.
Le multe onerose hanno lo scopo di neutralizzare un movimento di protesta che è cresciuto nelle ultime settimane sul New South Wales dopo che e’ stato imposto l’ennesimo brutale lockdown ai suoi cittadini.
Il ministro della polizia ombra Walt Secord ha affermato che le enormi multe erano necessarie per fermare gli idioti che diffondono disinformazione sulla nuova variante del coronavirus.
Il commissario di polizia Mick Fuller ha avvertito di “chiacchiere online” su una possibile seconda protesta questo sabato, usando la retorica che di solito è riservata ai terroristi che pianificano un attacco mortale.
Anche le multe per chi non indossa le mascherine, ora obbligatorie anche all’aperto, salgono a 500 dollari.
Il ministro della polizia e dei servizi di emergenza, David Elliott, si è persino vantato di quante chiamate – per un totale di oltre 15.000 – erano state ricevute da persone che avevano riferito su altre persone che avevano partecipato a raduni “illegali”.
“Le 15.000 chiamate a Crime Stoppers sono un chiaro messaggio al governo che la comunità si aspetta un’azione”, ha affermato Elliott.
Come abbiamo evidenziato in precedenza, gli australiani sono stati sottoposti a uno dei lockdown più autoritari di tutti i principali paesi sviluppati.
Una donna incinta è stata arrestata nella sua stessa casa per aver pianificato una protesta anti-lockdown su Facebook, mentre lo stato si è anche dato il potere di sequestrare i bambini ai genitori ed entrare nelle case senza un mandato secondo le regole COVID-19.
Il capo della sanità del New South Wales è arrivato persino a dire agli australiani che non dovrebbero “conversare tra loro”, anche se indossano maschere, al fine di ridurre la trasmissione di COVID.
Anche il deputato australiano Frank Pangallo ha recentemente affermato che le persone non vaccinate “dovranno essere controllate e limitate” dalle autorità.
Fonte originale: https://summit.news/2021/07/30/australians-who-post-anti-lockdown-content-online-could-face-11000-fines/
Pubblicato il 31.07.2021