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La Redazione

 

Amnesty International sta sbagliando bersaglio

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A cura di Davide
Il 17 Gennaio 2018
106 Views

DI PAUL CRAIG ROBERTS

paulcraigroberts.org

Ho ricevuto una lettera da Margaret Huang, direttrice esecutiva di Amnesty International. Sta raccogliendo fondi contro Trump per il suo “gelido disprezzo per i nostri cari diritti umani” ed il suo sfruttamento di “odio, misoginia, razzismo e xenofobia”, con cui ha “incoraggiato e potenziato i segmenti più violenti della nostra società”.

Considerando l’ostilità della fazione Identity Politics verso il presidente, si può capire perché la signora Huang inquadri la sua raccolta fondi in questo modo. Ma sono i trumpiani ad essere i segmenti più potenti e violenti della nostra società o lo sono le agenzie di sicurezza, la polizia, i neocon, i media presstitute ed i partiti repubblicano e democratico?

John Kiriakou, Ray McGovern, Philip Giraldi, Edward Snowden ed altri ci informano che sono i loro ex datori di lavoro, le agenzie di sicurezza, che non devono rispondere a nessuno e sono violenti per natura. Le agenzie di sicurezza sono certamente incoraggiate da tutto ciò che hanno ottenuto impunemente, incluso il complotto noto come Russiagate.

I crimini contro l’umanità che il governo americano ha compiuto da quando il regime Clinton ha attaccato la Serbia non sono stati commessi dai deplorevoli trumpiani. La violenza che ha distrutto in tutto o in parte otto paesi, uccidendo, mutilando e facendo emigrare milioni di persone, è stata commessa dai regimi Clinton, George W. Bush ed Obama, dai loro segretari di stato, tra cui Hillary, i loro consiglieri per la sicurezza nazionale, i loro establishment militari e di sicurezza, e da ambo i partiti al Congresso. L’omicidio di interi paesi è stato approvato dai media e dai capi di stato dei vassalli europei, canadesi, australiani e giapponesi. Trump ed i suoi deplorables ne hanno di strada da fare per pareggiare un tale elenco di violenza.

Che lo capisca o meno, la signora Huang con la sua lettera sta spostando la violenza da dove è a dove non è. La conseguenza sarà aumentare la violenza e le violazioni dei diritti umani.

La fonte più pericolosa di violenza che al momento abbiamo di fronte è l’Armageddon nucleare, verso cui ci porta la ricerca neocon dell’egemonia statunitense. Dal regime Clinton in poi, ogni governo ha rotto ogni accordo di allentamento della tensione che le precedenti amministrazioni avevano raggiunto con Mosca. Durante il regime di Obama, le aggressioni gratuite e le false accuse contro la Russia sono state portate all’estremo.

Perché Amnesty International non menziona gli atti spericolati ed irresponsabili del governo americano che stanno violando i diritti umani in numerosi paesi e spingendo il mondo verso una guerra nucleare? Ci sono stati invece momenti in cui Amnesty si è allineata alla propaganda di Washington contro le vittime di Washington.

Saltando sul carro anti-Trump del military/security complex, le organizzazioni di diritti umani ed ambientali hanno aumentato le chance che i diritti e l’ambiente vengano persi in favore della guerra.

Non c’è dubbio che Trump stia annullando alcune protezioni ed esponendo l’ambiente e la fauna selvatica ad ulteriori distruzioni. La peggiore distruzione tuttavia viene dalla guerra, specialmente quella nucleare.

Le cose sarebbero diverse se la sinistra liberal-progressista si fosse radunata per sostenere Trump nel ridurre le tensioni con la Russia, nel normalizzare le relazioni ostili che Obama aveva stabilito con Mosca? Il sostegno della sinistra lo avrebbe aiutato a resistere alle pressioni dei guerrafondai neocon? In cambio di sostegno per il suo obiettivo principale, Trump avrebbe mitigato gli attacchi dell’industria all’ambiente e posto il veto al rinnovo del Foreign Intelligence Surveillance Act, che vìola i diritti umani?

Non lo sapremo mai, perché la sinistra liberal-progressista non è riuscita a vedere al di là del proprio naso, non capendo cosa implichi per l’ambiente e per i diritti umani il fatto che le potenze nucleari siano bloccate in un reciproco sospetto.

Visto che i media di sinistra non hanno capito l’importanza della posta in gioco, il military/security complex ha avuto gioco facile nell’allontanare Trump dal proprio programma. Il danno che possono apportare all’ambiente le aziende minerarie e le trivellazioni offshore è grande, ma impallidisce in confronto al danno causato dalle armi nucleari.

 

Paul Craig Roberts

Fonte: www.paulcraigroberts.org

Link: https://www.paulcraigroberts.org/2018/01/15/amnesty-international-barking-wrong-tree/

15.01.2018

Traduzione per www.comedonchisciotte.org di HMG

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