Riportiamo l’articolo pubblicato su lecconews.news, che vede protagonista uno dei membri della nostra Redazione, l’infermiere Raffaele Varvara, per la seconda volta licenziato dalla pubblica amministrazione per non aver abbassato la testa di fronte alla disumanizzazione che si sta imponendo nelle strutture sanitarie.
Esprimiamo la nostra vicinanza a Raffaele Varvara, nella speranza che tante persone seguano il suo esempio e si oppongano con il loro attivismo, anche sul luogo di lavoro, all’attuale status quo.
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L’ ASST di Lecco ha licenziato l’infermiere Raffaele Varvara, in seguito a quattro procedimenti disciplinari che l’infermiere aveva collezionato in soli tre mesi di lavoro. Si tratta del suo secondo licenziamento nella pubblica amministrazione, dopo quello subìto dall’ASST Melegnano-Martesana nel 2020, dichiarato illegittimo l’anno seguente dal giudice del lavoro di Milano.
Varvara, dalla sua prima sospensione in seguito alla scelta di non vaccinarsi, è diventato un “punto di riferimento molto attivo tra i suoi seguaci”. A maggio del 2023, vincitore di un concorso, rientra in servizio all’ASST di Lecco e dopo qualche mese ricomincia per lui il procedimento disciplinare che lo aveva allontanato dalle corsie già tre anni fa. Quattro procedimenti, poiché reo di aver fatto accedere i parenti di una sua paziente all’infuori dell’orario consentito, nonché per lo scorretto utilizzo della mascherina ffp2.
“Sono rientrato in corsia dopo due anni ma devo constatare che la situazione è peggiorata, tuttavia mi sento bene perché ho fatto prevalere l’umanità e l’empatia, valori che hanno da sempre contraddistinto le professioni di cura ma che adesso si sono persi in nome dello scientismo – le parole di Varvara – Non potevo dire di no a una richiesta di buon senso come quella di un marito e un figlio che volevano prodigarsi per assistere la mia paziente per pranzo, quando gli orari di visita concessi dall’ “azienda” subiscono ancora le restrizioni pandemiche. Per loro sono colpevole di non aver rispettato i regolamenti, io mi sento felicemente “colpevole” per aver difeso il diritto di un paziente di ricevere il calore e il sostegno dei propri cari”.
Dal 15 settembre al 15 dicembre in più occasioni, cittadini partecipanti all’operazione “Riapriamo le porte” sono scesi in piazza a Genova, Torino, Vicenza, Lecco, Milano, Roma a sostegno dell’infermiere e per rivendicare una sanità più umana. L’ultimo atto della direzione generale uscente è stata la delibera con la quale l’azienda sanitaria ha risolto il rapporto di lavoro con l’infermiere.
Varvara nel frattempo si è dato all’attivismo a tempo pieno, alla presidenza del comitato “Di Sana e Robusta Costituzione”. Così dichiara oggi: “Questo provvedimento rappresenta la spia della deriva disumana della nostra sanità, dove chi svolge una professione di cura con ragionamento critico, buon senso ed empatia viene punito – conclude Varvara. In attesa di ritornare dal giudice del lavoro, per un nuovo ricorso anche su questo secondo licenziamento, continuerò a curare, fuori dal sistema, la nostra piccola-grande comunità, già dalla seconda giornata nazionale di riumanizzazione delle cure di sabato 20 gennaio”.
11.01.2024
Fonte: https://www.lecconews.news/news/asst-lecco-licenziato-linfermiere-raffaele-varvara-371917/