Via “madre” e “padre”, sulla carta d’identità o sui moduli di iscrizioni a scuola tornano “genitore 1” e “genitore” 2

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Il ministro Lamorgese vuol cancellare sui documenti ufficiali la distinzione di genere intrinseca alla genitorialità naturale. Così leggiamo su orizzontescuola:

Si va verso il ritorno della dicitura “genitore 1” e “genitore 2” sulla carta d’identità o sui moduli di iscrizione a scuola. Una reintroduzione che punta a “garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue e per superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy” sul decreto del 2019.

La notizia è stata data dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al question time alla Camera. “È prevista la reintroduzione della dicitura ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ per garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue e per superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy” sul decreto del 2019.

“Il nuovo schema di decreto ha già ottenuto il concerto dei ministri di Economia e della pubblica amministrazione ed è in attesa del parere del Garante, a seguito del quale sarà sottoposto alla Conferenza Stato-Città“, ha detto Lamorgese.

 

L’agenda culturale dei globalist non si ferma. Il “marxismo culturale”, che in USA chiamano queer communism, ha sancito l’unione di ultra-destra e ultra-sinistra nel nome della omologazione consumistica del mondo. Niente distinzione sessuale, niente identità culturale, niente religione: solo godimento materiale immediato. Annientare la coscienza culturale dei bianchi impedendogli persino di pronunciare il colore della loro pelle, nel nome di una rivalsa – strumentale al potere – delle minoranze.

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