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di Isabel van Brugen
Diversi dipendenti del New York Times hanno lavorato in passato per un noto giornale in lingua inglese controllato dal Partito Comunista Cinese, il China Daily, che negli ultimi anni ha corrisposto milioni di dollari alle principali testate statunitensi per pubblicare i suoi contenuti approvati dal regime cinese.
Gli attuali dipendenti del New York Times che hanno lavorato in passato per la testata statale cinese includono: Jonah Kessel, direttore della fotografia al Ny Times; Diarmuid McDermott, attuale editor e designer della testata newyorkese; e il reporter di cultura europea Alex Marshall. Questo è quanto riportato dal National Pulse.
In post su Twitter ora cancellato, Kessel, che ha svolto il ruolo di direttore creativo del China Daily da luglio 2009 a novembre 2010, ha scritto che lavorare per il Pcc a volte ha i suoi «vantaggi». Ha anche affermato, al tempo, di essere «entusiasta» di iniziare il lavoro, che includeva «ridisegnare» il braccio della propaganda del Pcc.
Aveva rivelato in diversi post che stava «lavorando per» e «venendo pagato» dai media statali cinesi: «Sai che lavori per la Rpc [la Repubblica Popolare Cinese, ndr] quando la prima parola che ti viene in mente quando ti viene chiesto di descrivere il tuo posto di lavoro è ‘armonioso’ #china», ha scritto Kessel in un post su Twitter nel novembre 2009.
Secondo il profilo LinkedIn e il sito personale di McDermott, il giornalista americano ha lavorato come redattore e designer per il China Daily a Hong Kong per otto anni, dal novembre 2012 al novembre dello scorso anno. In seguito ha assunto lo stesso ruolo al Ny Times, e ancora oggi è residente a Hong Kong.
Ha rinnovato la pubblicazione ‘Asia Weekly’ del China Daily, il che, secondo il suo profilo, comportava «Copy editing; Riscrittura di testi grezzi; Progettazione di layout e grafica; Ricerca di notizie e immagini; Sviluppo e mantenimento di una presenza web su più piattaforme; Produzione di pagine per stampanti in tutta la regione».
Infine, secondo quanto riferito, Marshall è stato impiegato dal China Daily come redattore tra il 2003 e il 2004.
L’edizione americana di Epoch Times ha contattato il Ny Times per un commento sulla vicenda, ma senza ricevere risposta in tempi utili.
Il Ny Times ha cercato per anni di ampliare il suo accesso al mercato cinese e ha accettato milioni di dollari di entrate pubblicitarie da gruppi mediatici statali cinesi.
I registri del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti dello scorso anno mostrano che il China Daily ha pagato quasi 19 milioni di dollari ai media statunitensi per pubblicità e spese di stampa negli ultimi quattro anni.
E, del resto, vari inserti su commissione chiaramente pro-Pechino prodotti dal China Daily sono apparsi in giornali come il Washington Post e il Wall Street Journal.
La testata controllata dal Pcc ha anche pagato al Ny Times 50 mila dollari per alcune pubblicità, secondo i registri del Dipartimento di Giustizia.
Fonte: https://www.epochtimes.it/news/dipendenti-new-york-times-giornale-pcc/
Fonte originale: https://www.theepochtimes.com/several-new-york-times-staff-previously-worked-for-ccp-controlled-media-report_3768622.html
Pubblicato il 10.04.2021