Di Fabrizio Bertolami per Comedonchisciotte.org
Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato ieri a San Francisco per un incontro molto atteso con il presidente Joe Biden, approfittando di una veloce visita alla città prima del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC).
Curiosamente però, la notizia non è tra quelle di apertura dei principali quotidiani americani (ma neanche di quelli europei); lo è solo su China Daily, organo non ufficiale del Partito Comunista Cinese (1), sebbene non sia trattata con troppi dettagli.
Oltre all’incontro con Biden e Janet Yellen (Ministro del Tesoro USA), Xi incontrerà un gruppo esclusivo di dirigenti d’azienda, tra i quali Elon Musk e altri CEO di importanti aziende americane (2).
È la prima volta che Biden e Xi si incontrano dal G20 di Bali, un anno fa. La competizione tra le due superpotenze continua ad essere elevata, sottolineano fonti dell’amministrazione americana, ma l’obiettivo è di evitare che la competizione si trasformi in conflitto aperto (3).
Le relazioni USA-Cina sono state sottoposte a forti tensioni nell’ultimo anno, con Pechino oggetto di nuovi controlli statunitensi sulle esportazioni di tecnologia avanzata. Ricordiamo inoltre Biden ha ordinato l’abbattimento di un pallone spia cinese dopo aver attraversato gli Stati Uniti quest’estate, ma anche il disappunto cinese per lo scalo negli Stati Uniti del presidente taiwanese Tsai Ing-wen all’inizio di quest’anno, tra le altre questioni (4).
Secondo quanto riferito, Biden e Xi hanno raggiunto un accordo provvisorio per frenare la produzione del Fentanyl a Pechino, un hub principale per le esportazioni del potente farmaco che sta provocando un forte aumento delle morti per overdose negli ultimi anni, specialmente nella città di San Francisco, in California (5).
L’incontro avviene sullo sfondo delle tensioni tra Cina ed USA nel Pacifico (Taiwan e accordi di difesa tra Australia, USA ed altre nazioni in funzione anti-cinese), oltre alla sempre presente guerra in Ucraina e alla crisi in Palestina a seguito degli avvenimenti del 7 Ottobre.
Il Presidente americano ha fatto precedere l’incontro da una serie di dichiarazioni piuttosto assertive sulla Cina e sul suo leader, come quando ha detto che “i cinesi oggi hanno problemi reali” (3) e confermando la propria determinazione a sostenere Taiwan nella sua disputa con Pechino.
La postura americana quindi alterna aperture e minacce, nel tentativo di frenare la forte ascesa politica e militare cinese non solo nell’area pacifica, ma anche su tutti gli altri scenari che contano, con Pechino in veste di arbitro in alcune questioni intricate come il riavvicinamento Iran-Arabia Saudita e il tentativo di diventarlo anche nella caldissima situazione palestinese.
Riferiremo degli sviluppi di questo dialogo nei prossimi articoli.
di Fabrizio Bertolami per Comedonchisciotte.org
16.11.2023
Fonti:
1. http://www.chinadaily.com.cn/a/202311/15/WS6553f8daa31090682a5ee22f.html
2. https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-11-14/musk-citi-s-fraser-among-the-ceos-wooing-china-s-xi-at-apec
3. https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_15/i-dossier-tavolo-biden-xi-competizione-strategica-economia-taiwan-af273118-83a8-11ee-bc7b-5eeb909484a1.shtml
4. https://www.washingtonpost.com/politics/2023/11/15/biden-xi-meeting/
5. https://www.nytimes.com/2023/11/10/us/politics/biden-xi-meeting.html