automobilismo.it, 15 gennaio 2024
La notizia diffusa dall’ufficio stampa dell’On. Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega, ci fa comprendere che lo stop della auto con motore termico previsto per il 2035 è solo un paravento, perché l’Europa vuole impedirci di usare le auto più vecchie molto prima, come dimostra un nuovo provvedimento presentato di recente dalla Commissione UE.
Si tratta del “Regolamento per la gestione dei veicoli fuori uso”, una misura choc che intende togliere ai proprietari il diritto di decidere quando è il momento di rottamare la propria vettura.
Sarà infatti un elenco di criteri stabiliti da Bruxelles a dire se un’auto può continuare a circolare o se invece deve essere avviata alla demolizione.
In un futuro non troppo lontano potrebbe dunque capitare di ricevere una lettera del registro automobilistico che ci comunica che il nostro veicolo è diventato un rifiuto da smaltire con effetto immediato perché il costo di riparazione supera il valore di mercato, o perché la vettura ha saltato per due anni il controllo tecnico nazionale, o ancora perché il motore o il cambio devono essere sostituiti, o perché i freni e i componenti dello sterzo sono troppo usurati, solo per fare alcuni esempi.
Se uno dei criteri viene raggiunto, il diritto di proprietà decade e l’auto deve essere riciclata.
Una proposta assurda che lede la libertà di scelta e il diritto di proprietà, che non tiene conto del valore d’uso e del valore affettivo dei veicoli, e che minaccia di penalizzare non solo i cittadini e i lavoratori che non sono in grado di cambiare l’automobile, ma anche il settore delle auto storiche.
Secondo i criteri ipotizzati dalla commissione UE, infatti, si salverebbero solo le vetture con almeno 30 anni, uscite di produzione, storicamente conservate e mantenute nel loro stato originale senza aver subito modifiche significative.
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