DI NICHOLAS KRISTOF
New York Times
Nel dibattito sulla povertà, i critici sostengono che l’assistenza del governo scoraggi l’iniziativa ed è insostenibile. Dopo aver esplorato la questione, devo ammettere che i critici hanno ragione su un punto. Qui ci sono cinque programmi di assistenza pubblica che sono inutili e ci trasformano in una nazione di “prenditori”.
In primo luogo, i sussidi di assistenza sociale per gli aerei privati. Gli Stati Uniti offrono tre tipi di sussidi ai magnati che hanno i jet privati: uno stralcio velocizzato delle imposte, l’elusione delle imposte sui profitti dicendo che gli aerei privati sono per la sicurezza personale, e l’uso del controllo del traffico aereo, che viene pagato dai fessi dei voli commerciali.
Come disse giustamente la sinistra nell’amministrazione di George W. Bush quando cercò di porre fine a questa truffa istituzionalizzata: “La famiglia di quattro persone che fa vacanze morigerate sta sovvenzionando il CEO su un jet aziendale.“
Mi preoccupano questi magnati che prosciugano le casse del governo. Non sarà il nostro benessere a danneggiare il loro umore? Non si saranno assuefatti alla meritocrazia, chiedenso sussidi persino per i loro yacht? Oh, aspetta…
In secondo luogo, i sussidi per gli yacht. La detrazione degli interessi sul mutuo aveva lo scopo di favorire l’acquisto di una casa per la classe media. Ma è stato esteso per fornire sussidi per le case al mare e persino per gli yacht.
Nel frattempo, lo scorso anno i fondi per il programma di edilizia residenziale pubblica sono stati ridotti. Hmm. Che ne dite se i senzatetto li mettiamo in questi yacht finanziati dal pubblico?
In terzo luogo, i sussidi per gli hedge fund e le azioni. Una scappatoia fiscale ancora più scandalosa per l’America è quella per “carried interest“, che permette alle persone che hanno i redditi più alti di pagare imposte irrisorie, potendo magicamente riclassificare i loro introiti come reddito da capitale, perché questo ha un’aliquota più bassa (un massimo del 23,8 per cento quest’anno, a fronte di un massimo del 39,6 per cento per i redditi da lavoro).
Intanto tassiamo i redditi da capitale come quelli da lavoro, come abbiamo fatto sotto il President Reagan, che notoriamente era un flagello del capitalismo.
In quarto luogo, i sussidi per le più grandi banche americane. Negli Stati Uniti le banche troppo grandi per fallire prestano denaro a un tasso insolitamente basso a causa della promessa implicita di salvataggio da parte del governo. Lo scorso anno Bloomberg View ha calcolato che la somma ammonta a 83 miliardi di dollari l’anno per le nostre dieci maggiori banche.
Il presidente Obama ha proposto una tassa bancaria per compensare questo sussidio, e quest’anno un deputato repubblicano di primo piano, Dave Camp, ha anche appoggiato l’idea. Le grandi banche stanno facendo una pressione folle per mantenere i loro sussidi.
Quinto, i sussidi per le grandi multinazionali americane da città, contee e stati. Poco più di un anno fa, Louise Story del New York Times tallied ha calcolato che se ne vanno più di 80 miliardi di dollari l’anno in sussidi alle imprese, per lo più come incentivi per operare a livello locale. (Avviso: The New York Times Company è tra quelle che hanno ricevuto milioni di dollari da parte delle autorità cittadine e statali).
Avrete capito dove voglio andare a parare. Tutti siamo convinti dell’insostenibilità del programma dei sussidi governativi e degli effetti deleteri che possono avere sul comportamento umano, ed è un problema reale. I programmi ben progettati per sostenere le mamme single possono creare incentivi perversi per non sposarsi, o l’aiuto destinato a un bambino bisognoso può essere utilizzato per comprarsi la droga. Diamo atto che aiutare le persone è una lotta complessa, incerta e imperfetta .
Ma, forse perché ora abbiamo il Congresso più ricco della storia, il primo in cui la maggioranza è composta da milionari, la discussione sui tagli è unilaterale, e riguarda solo per l’assistenza ai poveri, ignorando quella verso i ricchi. E una discussione unilaterale porta a una politica unilaterale e miope.
Stiamo tagliando i fondi per una parte del cibo sovvenzionato – i buoni pasto – proprio quando time Gallup ha scoperto che quasi un quinto delle famiglie americane ha lottato nel 2013 per trovare il cibo. Nel frattempo, ignoriamo che più di 12 miliardi di dollari l’anno di sussidi se se vanno in pranzi aziendali e di intrattenimento.
Certo, si abusa a volte dei buoni pasto, ma chiunque abbia una minima familiarità con le multinazionali sa che l’abuso dei sussidi alimentari è ben maggiore nel salottino aziendale. Ogni volta che un dirigente beve vino o si fa un bel pranzetto con i soldi dell’azienda, è il normale contribuente a pagargli il conto.
Quindi cerchiamo di essere realisti. Per arginare gli abusi, il primo obiettivo non dovrebbe essere quello di colpire i programmi di nutrizione dei bambini taccagni, ma quello dei magnati nei loro yacht sovvenzionati.
Anche se imperfetti, i sussidi per i poveri riducono davvero la fame, alleviano le sofferenze e creano opportunità, mentre i sussidi per i ricchi portano solo a un maggior numero di jet e di yacht privati. Dovremmo sovvenzionare le opportunità o gli yacht? Quali sovvenzioni meritano un maggior scrutinio?
Alcuni conservatori questo lo capiscono, tra cui il senatore Tom Coburn, repubblicano dell’Oklahoma. Egli ha auspicato “un ridimensionamento dei sussidi ridicoli destinati ai milionari, e una riforma del sistema fiscale e dei diritti“.
Dopotutto, a prescindere dagli sprechi, noi non vogliamo coccolare gli stramiliardari e quindi scoraggiare la loro iniziativa!
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NICHOLAS KRISTOF
New York Times
Link: A Nation of Takers?
26.03.2014
Scelto e tradotto per Come Don Chisciotte da SUPERVICE