Trump-olino e Planetarchi

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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

greekcrisis.fr

In Grecia la vittoria di Trump delizia le vittime e spaventa i carnefici. La stampa conia nuovi termini come “Planetarca” per adulare i profeti del nuovo mondialismo. La fine della storia forse è già avvenuta, negli USA, ed ora sta arrivando ovunque. E lo sta facendo velocemente. A meno che…

Atene
Atene

Davvero strani momenti. Sono i momenti dell’apparente choc… per gli analisti che non hanno voluto capire e che fanno finta di indignarsi davanti alla “vittoria del populismo”. Dal mattino del 9 novembre  in Europa, si direbbe che l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti possa essere un “Trump-olino” mica male per il resto del mondo! Garantito che ci saranno salti e piroette acrobatiche … per questi colpi di scena dovuti all’elasticità (fallace? [ndt in francese gioca sul termine “trompeuse” che vuol dire “ingannevole, fallace”]) del supporto costituito dalla geopolitica, in un mondo che (tra i “non iniziati”?) sembra senza scopo, vista la formulazione in corso dei modelli del futuro.

L’Acropoli ed il suo ingresso. Atene, 2016
L’Acropoli ed il suo ingresso. Atene, 2016


Il 9 novembre ad Atene è stata una giornata di temporali, tempesta e grandine. Per dire, certe tratte di collegamento dei ferries tra il continente e le isole del Mar Egeo sono state annullate. Sull’altro piano della … meteorologia, la “burrasca Trump” non era stata annunciata  dagli pseudo-dati dei soliti sondaggi, così come dalla propaganda… rivestita dal suo “cioccolato” dal retrogusto più amaro che mai.

Chrístos, Yannis, Kóstas, miei vicini che incontro davanti casa, si sono felicitati della vittoria Trumpista, pur non trattandosi in nessun modo di un’adesione al programma di Trump. E’, piuttosto, la soddisfazione che viene espressa da coloro che, fuori dagli USA, considerano che la candidata Clinton (così come Tsipras, Hollande, Merkel etc. la lista è lunga) non rappresentano che gli interessi dei … mondializzatori “incantati” dal totalitarismo moderno, per non dire “meta-umano”.  

Il nostro universo. Stampa greca, 2010-2016
Il nostro universo. Stampa greca, 2010-2016
Zuppa popolare e precariato. Atene 2014, stampa greca
Zuppa popolare e precariato. Atene 2014, stampa greca

“Noi lo sapevamo che la Clinton avrebbe condotto il mondo verso una guerra… ed eccoci con un presidente americano che non sappiamo quello che intende fare”. Ecco quella che è l’opinione comune [ndt: “doxa” nell’originale, termine greco] in Grecia, condivisa da Chrístos, Yannis, Kóstas… tutti degni rappresentanti del precariato (nel nostro universo concentrazionario dell’Unione Europea), la vera classe sociale emergente, quella che ha spinto al potere Trump negli Stati Uniti.

I vicini di Atene, come tutti i vicini … omologhi di questo mondo, ignorano quasi del tutto le intenzioni reali del (futuro) presidente USA. Peraltro, tutti si rendono conto che la figura di “mostro” cucitagli addosso dai media potrebbe rivelarsi di molto inesatta, di fronte innanzitutto alle mostruosità già in corso, iniziate dai campi elisi “democratici” e mondializzatori attraverso l’attuale sincronia storica. Di sicuro, l’entrata all’Acropoli del futuro diventa sempre più stretta!

 

Barack Obama e Alexis Tsipras. Stampa greca, 2016
Barack Obama e Alexis Tsipras. Stampa greca, 2016


Ad Atene il governo Tsipras si è detto, secondo la stampa, “scioccato” dei risultati del 9 novembre, impegnato com’era a ricevere Barack Obama, in visita ufficiale ad Atene dal 15 novembre, una scommessa sul risultato per discutere col presidente uscente sulle presumibili idee della nuova presidenza Clinton riguardo alla Grecia. Scommessa persa.

Inutile dire come oggi, dopo la vittoria di Donald Trump (come dopo la Brexit, o come dopo il 62% di “NO” al referendum greco del 2015 che la marionetta Tsipras ha annullato, come durante le altre elezioni che seguiranno … salvo imprevisti, nel 2017 in Europa), la “media-crazia” attuale e il suo “sondaggismo” di maniera sembrano ormai agli occhi dell’opinione pubblica (qualificata come “populista”) per quello che sono realmente, ovvero i … fossili della propaganda.

A meno che il sistema dei dominanti odierni, che pratica, come è noto, molto ampiamente l’arte di annullare i risultati delle elezioni, non ricerchi in questo momento e in altri di particolare urgenza – come la nostra “meta-democrazia occidentaleggiante”  li obbliga a fare – la propria soluzione … finalizzata, per mettere a tacere se possibile in modo definitivo, ogni resistenza alla mondializzazione, cominciando da quella del precariato. Battaglia … vasta assai!

Il nostro universo. Stampa greca, 2010-2016
Il nostro universo. Stampa greca, 2010-2016


I cieli della geopolitica … sono già aperti, perché il XX secolo si è già palesemente realizzato. E così, la nuova strategia totalitaria (già sufficientemente repressiva e generatrice di conflitto fino alla “hybris”), messa sul piedistallo finale (o terminale) della “nostra società del mercato globale”, partecipa a ciò che sembra essere vissuto dagli spiriti più attenti (e poi anche dagli altri) come una rilevante accelerazione dei fatti storici.

In un certo senso, il filosofo  Alexandre Kojève, aveva visto giusto quando sosteneva che una certa fine della storia … era già avvenuta, precisamente negli Stati Uniti. Per Kojève la “American way of life” era già una fase post-storica (occidentale) dell’umanità, che ai nostri giorni i globalizzatori stanno estendendo sull’intero pianeta.

E infine, il vocabolario, per esempio, utilizzato in Grecia dai media dopo circa due decenni (perché comunque due  decenni?) per designare il Presidente degli Stati Uniti è molto significativo: “Donald Trump” ha appena pronunciato la sua prima frase in qualità di “Planetarca” sul suo account twitter – ha scritto il settimanale politico To Pontiki, come tanti altri giornali ad Atene. “Planetarca” in buon greco significa “solo governatore del pianeta”, il vocabolario (anche quello della propaganda) non ha mai usato alla leggera termini così pesanti.

Un tempo di tempesta (anche meteorologica) ha così colpito Atene e la Grecia il 9 novembre. Gli avvenimenti si succedono e si succederanno, l’inquietudine è d’obbligo.

Tempesta in Grecia e ad Atene, 9 novembre. Stampa greca
Tempesta in Grecia e ad Atene, 9 novembre. Stampa greca


Di buon mattino, il 10 novembre, degli sconosciuti in motocicletta hanno lanciato una granata contro l’edificio dell’ambasciata di Francia ad Atene, la guardia è stata leggermente ferita, la stampa di cronaca sta ancora raccontando i fatti

Strani momenti davvero, tempeste “Planetarchi e … Trump-olini”. Radicati nella logica dell’oblìo dell’essere, dobbiamo rinnovare il nostro sguardo sul mondo che ci circonda… e in fretta!

Sguardo. Atene, 2016
Sguardo. Atene, 2016

 

Panagiotis Grigoriou

Fonte: www.greekcrisis.fr/

Link: http://www.greekcrisis.fr/2016/11/Fr0547.html#deb

11.11.2016

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANZ




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