DI PAUL CRAIG ROBERTS
paulcraigroberts.org
Il Partito Democratico americano preferisce portare il mondo verso una guerra termo-nucleare piuttosto che ammettere che Hillary Clinton ha perso le elezioni in maniera equa. Il PD è stato completamente corrotto dal regime dei Clinton, ed ora è totalmente impazzito. I leader del partito, come Nancy Pelosi e Chuck Schumer, mio ex co-autore al New York Times, hanno risposto in modo non democratico al primo passo che Trump ha intrapreso per ridurre le tensioni con la Russia, tensioni che i regimi Clinton, George W. Bush ed Obama hanno creato tra le due superpotenze.
Sì, la Russia è una superpotenza. Le sue armi sono così superiori alla spazzatura prodotta dal military/security complex americano, che la nostra al confronto è una potenza militare di seconda classe. Se folli neocon, come Max Boot, William Kristol ed altra feccia si faranno strada, Europa, Regno Unito e Stati Uniti saranno una rovina radioattiva per migliaia di anni.
La leader Democrat alla Camera, Nancy Pelosi (California), leader dell’opposizione alla Camera dei Rappresentanti, ha dichiarato che, per paura di una non ben definita punizione da parte di Putin, forse un dossier, il presidente USA ha venduto il popolo americano alla Russia perché vuole la pace: “Si pone la domanda: cos’hanno Putin ed i russi su Trump, personalmente, politicamente e finanziariamente, per il quale si comporta in questo modo?”. Il “questo modo” è voler siglare la pace invece che la guerra.
In pratica, la Pelosi ha accusato Trump di alto tradimento contro gli Stati Uniti. Non s’è levata alcuna protesta contro questa accusa totalmente priva di prove. I media presstitute, al contrario, strombazzano l’accusa come verità evidente. Trump è un traditore perché vuole la pace con la Russia.
Ecco il senatore democratico Chuck Schumer (Stato di New York) che ripete la stessa falsa accusa: “Milioni di americani continueranno a chiedersi se l’unica spiegazione per questo pericoloso comportamento sia la possibilità che Putin abbia informazioni dannose su Trump”. Se pensate che tutto questo non sia stato orchestrato da Pelosi e Schumer, siete stupidi oltre ogni immaginazione.
Ecco cosa dice John Brennan, lo sciagurato direttore CIA sotto Obama, uno dei leader della bufala Russiagate: “La performance di Trump alla conferenza stampa di Helsinki pareggia e supera la soglia di ogni reato. È stato sovversivo. Non solo i suoi commenti sono stati idioti, è palesemente nel taschino di Putin. Patrioti repubblicani: dove siete???”.
Qui molti altri: https://www.infowars.com/meltdown-left-seething-over-trump-putin-summit/
E qui la BBC, totalmente a libro paga CIA: https://www.bbc.com/news/world-europe-44852812
NOTATE CHE NESSUN MEDIA OCCIDENTALE STA CELEBRANDO O RINGRAZIANDO TRUMP E PUTIN PER AVER ALLENTATO LE TENSIONI ARTIFICIALMENTE CREATE. COM’È POSSIBILE? COM’È POSSIBILE CHE I MEDIA OCCIDENTALI SIANO COSÌ CONTRO LA PACE? QUAL È LA SPIEGAZIONE?
I russi, i cinesi, gli iraniani ed i nordcoreani, così come il resto del mondo, dovrebbero notare la reazione estremamente ostile alla pace da parte del Partito Democratico americano, di molti membri del Partito Repubblicano, tra cui i deprecabili senatori Lindsey Graham e John McCain, e dei media presstituti occidentali, un branco di gente a libro paga CIA, secondo quanto rivelato dal giornalista tedesco Udo Ulfkotte e dalla CIA stessa.
Graham, McCain, Pelosi, Schumer ed il resto dell’immondizia corrotta che ci governa sono a libro paga del military/security complex. Basta indagare su chi ha finanziato le loro campagne di rielezione. Il budget di 1.000 miliardi di dollari del military/security complex, amplificato dalle corporations di facciata della CIA e dal business dei narcotici, fornisce enormi somme, con le quali comprare deputati e senatori, che gli ignoranti americani credono di eleggere.
Avete idea di quanti siano 1.000 miliardi? Dovreste contare ogni giorno tutti i giorni per migliaia di anni per raggiungere quella cifra. È una somma che i destinatari considerano meritevole di protezione.
Il pubblico americano non ottiene pertanto rappresentanza, solo menzogne che giustificano conflitti e guerre. Il military/security complex, sul quale Eisenhower mise invano in guardia il proprio popolo, ha un disperato bisogno di un nemico. In obbedienza, i regimi di Clinton, George W. Bush ed Obama hanno reso la Russia tale. Se Trump e Putin non lo capiscono, saranno facilmente marginalizzati.
Potrebbero essere entrambi assassinati: a questo puntano le dichiarazioni di Graham, McCain, Pelosi, Schumer ed altri, ripetuti all’infinito da quel Ministero della Propaganda che è la stampa occidentale. Trump può essere assassinato o rovesciato per aver venduto l’America alla Russia, come affermano i membri di ambo i partiti e come i media strombazzano all’infinito. Putin può essere facilmente assassinato da quegli agenti CIA ai quali il governo russo ingenuamente permette di operare in tutta la Russia; non solo sono nelle ONG e nei media di proprietà occidentali, ma anche tra gli Integrazionisti Atlantisti, la Quinta Colonna di Washington in Russia che serve gli scopi americani. Questi traditori si trovano nel governo di Putin!
Gli americani non hanno idea di che rischio Trump stia correndo a sfidare il military/security complex. Per farvelo capire, racconterò la mia esperienza. Nella seconda metà degli anni ’70 ero un membro dello staff del Senato americano. Stavo lavorando con un membro dello staff del Senatore Repubblicano S. I. Hayakawa, della California: l’obiettivo era trovare un rimedio alla stagflazione che minacciava la capacità del budget USA di soddisfare i propri obblighi. I senatori repubblicani Hatch, Hayakawa e Roth stavano cercando di introdurre una politica economica dal lato dell’offerta. I Democrat, che in seguito al Senato aprirono la strada ad una mossa del genere, erano, a quel tempo, contrari (vedasi Paul Craig Roberts, The Supply-Side Revolution, Harvard University Press, 1984). Sostenevano che la politica avrebbe peggiorato il deficit di bilancio, l’unica volta in quei tempi in cui se ne sono preoccupati. Dicevano che avrebbero sostenuto le riduzioni dei tassi d’imposta se i Repubblicani avessero appoggiato tagli al bilancio per sostenere un bilancio in pareggio. Fu uno stratagemma per mettere il GOP in difficoltà, per aver preso finanziamenti da alcuni gruppi per “tagliare le aliquote fiscali a favore dei ricchi”.
La politica sul lato dell’offerta non richiedeva tagli al budget; per dimostrare però la mancanza di sincerità dei Dems, gli aiutanti di Hayakawa ed io facemmo sì che i nostri senatori introdussero una serie di tagli al bilancio assieme a riduzioni delle tasse che mantenevano il bilancio in pareggio; ogni volta i democratici votarono contro.
Quando la combinazione di tagli alle tasse e tagli al bilancio della Difesa passò per un voto, il leggendario senatore Strom Thurmond, un 48enne senatore della Carolina del Sud, mi diede un colpetto sulla spalla. Mi disse: “ragazzo, non mettere mai il tuo senatore contro il military/security complex. Lui non verrà rieletto, e tu sarai senza lavoro”. Risposi che stavamo solo stanando i Democratici, che, di solito favorevoli a più governo, avrebbero votato per una riduzione dell’aliquota fiscale, anche se forse avrebbe posto rimedio alla stagflazione. Rispose: “ragazzo, al military/security complex non importa”.
La mia fuoriuscita dalla Matrix iniziò con la pacca sulla spalla di Thurmond. Crebbe poi ai tempi del Wall Street Journal, quando imparai che alcune verità semplicemente non potevano essere dette. Al Tesoro, sperimentai come questi interessi esterni, opposti alle politiche di un presidente, schierino le proprie forze ed i media di loro proprietà per bloccarlo. In seguito, come membro di un comitato presidenziale segreto, vidi come la CIA tentò di impedire a Reagan di porre fine alla Guerra Fredda.
Oggi, proprio ora, in questo momento, ci troviamo di fronte ad un massiccio sforzo del military/security complex, dei neocon, del Partito Democratico e dei media presstitute per screditare e rovesciare il Presidente eletto. La corrotta élite che governa l’America vuole continuare a mantenere il potere e proteggere il massiccio bilancio del military/security complex, che, assieme alla lobby israeliana, finanzia le elezioni di chi ci governa. Trump, come Reagan, è un’eccezione; sono proprie le eccezioni che accendono le ire della sinistra, corrotta e venduta, e dei media, concentrate in ristretti gruppi, debitori verso coloro che hanno permesso l’illegale concentrazione di media americani un tempo diversificati ed indipendenti, che un tempo servivano, all’occasione, come cane da guardia contro il governo. La destra, avvolta nella bandiera, respinge ogni verità come “anti-americana”.
Se Putin, Lavrov, il governo russo, la Quinta Colonna russa – cioè gli Integrazionisti Atlantisti – i cinesi, gli iraniani, i nordcoreani pensano che qualsiasi pace o tentativo in tal senso possa venire dall’America, sono pazzi. Le loro illusioni li porterebbero alla distruzione. Non esiste un’istituzione in America, pubblica o privata, di cui ci si possa fidare. Qualsiasi governo o persona che si fidi dell’America o di qualsiasi altro paese occidentale è stupido oltre ogni immaginazione.
L’intera bufala del Russiagate è un’orchestrazione del military/security complex, guidato da Brennan, Comey e Rosenstein. Lo scopo è screditare Trump, per due ordini di motivi. Uno è quello di prevenire qualsiasi normalizzazione delle relazioni con la Russia. L’altro è quello di rimuovere l’agenda del presidente come alternativa a quella del Partito Democratico.
Trump è quasi impotente. Putin, cinesi, iraniani e nordcoreani dovrebbero capirlo prima che sia troppo tardi per loro. Non può licenziare od arrestare per alto tradimento Mueller e Rosenstein. E non può nemmeno incriminare la Clinton per i suoi palesi crimini, o Comey o Brennan, che dice che Trump è “completamente nelle mani di Putin”, per tentato colpo di Stato. Trump non può neanche far sì che i servizi segreti indaghino su questi sobillatori.
Non può nemmeno fidarsi dei servizi, che varie prove suggeriscono siano stato complici negli assassinî di John e Bob Kennedy.
Se Putin e Lavrov, così ansiosi di essere amici di Washington, abbasseranno la guardia, saranno sconfitti.
Il Russiagate, come detto sopra, è un’orchestrazione per impedire la pace tra Stati Uniti e Russia. I principali esperti del military/security complex hanno dimostrato in modo schiacciante che è una bufala, progettata per impedire a Trump di normalizzare le relazioni con la Russia, paese che ha il potere di distruggere l’intero mondo occidentale quando vuole.
Ecco il report dei professionisti della sicurezza, ora in pensione e che quindi, a differenza di quelli ancora in carica, non possono essere licenziati o privati di una carriera per aver detto la verità: original.antiwar.com/mcgovern/2018/07/15/memo-to-the-president-ahead-of-mondays-summit.
Ecco cosa ha da dire Sergey Shoigu, l’informato Ministro della Difesa russo, sulle azioni aggressive dell’Occidente contro la madrepatria: strategic-culture.org/news/2018/07/13/defense-minister-shoigu-on-moscow-vision-security-problems.html. Se Putin non lo ascolta, la Russia finirà nel cestino della storia.
Nessun media vi informa meglio del mio sito. Se venisse oscurato, restereste al buio. Nessuna informazione valida proviene dal governo americano o dagli organi di stampa occidentali. Se vi sedete davanti allo schermo TV a guardare i media occidentali, vuol dire che vi hanno fatto il lavaggio del cervello oltre ogni speranza. Neanch’io posso salvarvi. Neanche Dio in persona.
Gli americani, ma anche i russi, non lo capiscono, ma c’è una possibilità che Trump venga rovesciato e che un attacco occidentale venga lanciato contro quei pochi paesi che insistono sulla sovranità.
Pochi elettori di Trump crederanno alla propaganda contro di lui; il problema è che non sono né organizzati né armati. La polizia, militarizzata da W. Bush ed Obama, verrà schierata contro di loro. Le ribellioni, come sempre avvenuto in America, saranno locali e soppresse da ogni violazione della Costituzione, da parte delle potenze private che governano Washington.
In Occidente, cui i russi sono così ansiosi di aderire, tutte le libertà sono morte: di riunione, di parola, di associazione, di inchiesta, alla privacy, …, assieme alle protezioni costituzionali del giusto processo e dell’habeas corpus. Oggi non esiste paese meno libero degli Stati Uniti d’America.
Perché allora gli Integrazionisti Atlantisti russi vogliono unirsi ad un mondo occidentale non libero? Sono così indottrinati dalla propaganda occidentale?
Se Putin ascolta questi pazzi illusi, distruggerà la Russia.
C’è qualcosa di sbagliato nella percezione che il governo russo ha di Washington. L’élite russa, con l’eccezione di Shoigu e pochi altri, sembra incapace di comprendere la spinta neocon per l’egemonia mondiale e la determinazione a distruggere la Russia, vista come limite all’unilateralismo statunitense. Mosca, in qualche modo, e nonostante tutte le prove contrarie, ritiene che l’egemonia di Washington sia negoziabile.
Paul Craig Roberts
Fonte: www.paulcraigroberts.org
16.07.2018
Traduzione per www.comedonchisciotte.org di HMG