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di Silvia Pedrazzini
Il 27 aprile 11 paesi membri del mondo OMV hanno depositato una denuncia alla Corte penale internazionale dell’Aia in difesa dei diritti costituzionali, denunciando peraltro i rispettivi governi per crimini contro l’umanità. La denuncia è stata firmata dai Segretari di ogni singolo Stato e da Angelo Giorgianni come Segretario generale OMV.
L’ Organizzazione Mondiale per la Vita ha iniziato a disegnare strategie politiche per difendere il diritto alla vita di tutti gli uomini, diritto che è drammaticamente influenzato da una serie di misure autoritarie ed anti-establishment anche mediante leggi incostituzionali imposte all’unisono da vari governi in tutto il mondo.
A marzo di quest’anno, il Magistrato e Giudice Antimafia Angelo Giorgianni in veste di Segretario generale dell’OMV e Presidente dell’ Associazione L’Eretico, insieme ad un team di avvocati e consulenti professionali, hanno presentato un’azione giudiziaria alla Corte penale internazionale dell’Aja.
Tale azione giudiziaria, accusa sia lo Stato di Israele che la casa farmaceutica Pfizer, di genocidio e di sperimentazione su esseri umani del vaccino anti-Covid.
Il Tribunale dell’Aia ha accolto il reclamo e deve emettere una sentenza.
Il 27 aprile di quest’anno, 11 paesi membri del mondo OMV hanno firmato una denuncia di 37 pagine in difesa dei diritti costituzionali dei cittadini, denunciando i rispettivi governi alla Corte dell’Aia per crimini contro l’umanità. Tra i paesi firmatari dell’ America Latina vi sono Colombia, Cile, Argentina, Uruguay, Perù, Brasile, Costa Rica, Panama, Messico, Bolivia ed Ecuador.
Nell’atto di accusa della denuncia presentata , vengono illustrate innumerevoli gravissimi disagi arrecati dalle misure di restrizione della libertà corroborati da una vasta letteratura scientifica che occupa ben 20 pagine delle 37 del documento come ad esempio: cure sanitarie interrotte per malattie gravi differenti dal Covid-19, disturbi psichici negli adulti, apatia e depressione per la mancanza di una progettazione del futuro derivante dalla continua chiusura delle attività commerciali, pubbliche e scolastiche, disagi psichici nei bambini con incremento di casi di bullismo e autolesionismo.
Nella denuncia si esorta quindi a considerare la dichiarazione di lockdown e tutte le misure correlate (obbligo di mascherina, allontanamento sociale, chiusure continue di scuole, aziende, bar, ristoranti, palestre, musei, teatri e altro) un crimine contro l’umanità in quanto costituiscono reati di reclusione, tortura e sono atti che provocano grandi sofferenze alla salute mentale e fisica.
A causa del perpetrarsi della drammatica situazione di abuso e violazione dei diritti umani nel mondo, l’Organizzazione Mondiale per la Vita ha deciso di attivare tutti i meccanismi necessari per difendere i diritti costituzionali dei cittadini del pianeta, presentando denunce a tutte le istituzioni internazionali che difendono i diritti umani.
Tutte le denunce sono supportate dalle indagini del team di medici, scienziati, avvocati e professionisti che sono membri del world OMV in modo tale da garantire la difesa dei crimini che si perpetuano in tutto il mondo
Pubblicato il 02.05.2021