“La storia non è indulgente con chi gioca a fare Dio”
– dal film No Time To Die
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greenme.it
Di Francesca Capozzi, 10.11.2023
Dai centri di ricerca dell’Accademia cinese delle Scienze gli scienziati annunciano un grande successo. Nel corso di un esperimento di genetica è stata creata la prima scimmia chimera viva, un primate dai polpastrelli fluorescenti e dagli occhi brillanti.
Ne dà notizia uno studio dal titolo Live birth of chimeric monkey with high contribution from embryonic stem cells, pubblicato sulla rivista Cell. Nell’articolo scientifico viene spiegato passo dopo passo come si è arrivati a questa nascita o forse sarebbe il caso di parlare di creazione di un animale chimerico.
Creazione chimerica, proprio così, perché la scimmia è frutto di cellule provenienti da due embrioni geneticamente distinti della stessa specie. Si tratta di un esemplare di Macaca fascicularis, un primate utilizzato ampiamente nella ricerca biomedica.
Nei test condotti, gli embrioni sono stati impiantati nelle femmine di macaco utilizzate nello studio. Si sono ottenute 12 gravidanze con 6 individui nati vivi, di cui una scimmia che si è confermato essere chimerica. L’animale, un maschio, è stato sottoposto a esame e accertamenti.
Le sue dita luminose sono dovute a una proteina fluorescente verde, che ha indicato ai ricercatori quali tessuti si sono formati con le cellule staminali iniettate. In media il contributo delle staminali sui tessuti testati è del 67%.
Si è lavorato a lungo per giungere a questo risultato, ma a che prezzo? Attraverso la sperimentazione animale e il sacrificio di macachi e di ratti prima ancora; semplici cavie per i ricercatori, esseri viventi per chi guarda a loro con occhi consapevoli.
La vita di questa scimmia chimera è durata solamente 10 giorni, è iniziata ed è finita in un laboratorio di ricerca dove si persegue l’obiettivo di realizzare altri campioni su cui sperimentare ancora e ancora.
Il team di studiosi che ha guidato il progetto lo ha messo in chiaro, sottolineando le importanti implicazioni di questa ricerca.
Questa ricerca non ha solo implicazioni per comprendere la pluripotenza ingenua in altri primati, compresi gli esseri umani, ma ha anche implicazioni pratiche rilevanti per l’ingegneria genetica e la conservazione delle specie. Nello specifico, questo lavoro potrebbe aiutarci a generare modelli di scimmia più precisi per lo studio delle malattie neurologiche e per altri studi di biomedicina” ha dichiarato il primo autore Zhen Liu.
L’esperimento sollena moltissimi interrogativi sulla sperimentazione su cavie animale oltre ogni limite, gettando nuovamente luce sulle sue pratiche ed evidenziando questioni di benessere animale ed etiche. C’è molto su cui riflettere.
Fonte: https://www.greenme.it/animali/animali-selvatici/scimmia-chimera-laboratorio-embrioni/