Agosto di incendi, in Grecia, dove però le dinamiche e soprattutto i comportamenti delle autorità teoricamente preposte a spegnerli fanno pensare ad un attacco premeditato ad alcune specifiche regioni del paese. Un altro possibile tassello del Grande Reset, anch’esso apparentemente casuale, con risvolti economici evidenti, ma forse secondari, dato che le finalità ultime sembrano rappresentare, alla luce dei fatti, di attacco vero e proprio ad un sistema sociale. Dietro apparenti richiami alla salvezza fisica nel momento dell’incendio (“scappate, lasciate tutto”) si nascondono obiettivi più ampi: far bruciare le regioni, non lasciare nulla, togliere di mezzo ogni mezzo di sostentamento e riparo agli abitanti, eliminare la piccola economia locale, autonoma per definizione, per rendere dipendenti quanti più abitanti possibile.
Intanto anche in Grecia le restrizioni Covid proseguono di annuncio in annuncio secondo lo stesso copione usato in Italia: sospensioni senza stipendio per i non vaccinati, prima per i lavori ospedalieri, poi per l’esercito e poi… chissà? Il sistema immunitario umano è il custode del nostro istinto più prezioso, quello di sopravvivenza; sarà per questo che è sotto attacco?
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Da “Fuoco e zolfo” – Mercoledì 4 agosto 2021
(…) Il paese sta bruciando. La mattina del 4 agosto, l’altopiano roccioso dell’Acropoli si è svegliato sotto il fumo. Dal giorno prima, un enorme incendio sta divorando la foresta di una parte dei quartieri settentrionali della capitale, altrimenti ricchi. È poi un piano, quasi 120 incendi sono scoppiati simultaneamente in Grecia in 48 ore, lo scenario è praticamente lo stesso altrove. Francia, Portogallo, Italia, Turchia. (…)
Tutti questi incendi hanno partenze multiple… per una causa piuttosto unica. Caos, paura… la fine delle ultime certezze. (…)
Nel pomeriggio, il farmacista del nostro quartiere di Atene era convinto. “Il COVID e gli incendi sono della stessa guerra.”
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Da “Caldo innanzitutto” – Venerdì 6 agosto 2021
Il paese sta ancora bruciando. In una vasta area a nord di Atene, il fuoco rimane fuori controllo. Vicino al grande casello all’uscita della capitale, le fiamme hanno attraversato l’autostrada, già interrotta in entrambe le direzioni. (…)
A Evia, residenti e turisti sono stati evacuati via mare, spesso solo grazie ai pescatori professionisti locali. Per fortuna, il totalitarismo europeo ha distrutto solo… ventimila delle loro barche e, soprattutto, ne sono rimaste alcune al servizio del paese reale.(…)
Alcune testimonianze che il Regime non conferma, ma nemmeno nega, indicano un piano organizzato, messo in atto da… persone sconosciute. “Agenti di polizia, o almeno individui travestiti da agenti di polizia, sono stati visti riaccendere fuochi in un’area boschiva del nord di Atene.
(…)
Solo dieci giorni fa, diversi uomini dell’unità di salvataggio d’élite dei vigili del fuoco greci sono stati trasferiti dai loro posti perché hanno rifiutato la vaccinazione sperimentale obbligatoria. In questa terra bruciata, finalmente cogliamo i pezzi del puzzle.
(…)
Ci sono molti resoconti del ritardo nella reazione dello Stato e nella mobilitazione delle risorse esistenti, quando non c’era quasi nessun vento. Questo quando [ormai] sappiamo che i circa 150 incendi scoppiati simultaneamente in 48 ore in Grecia erano ovviamente pianificati. Possiamo dedurre da questo che l’unico vero piano era quello di evacuare la popolazione. Qua e là, gli eletti locali hanno incrociato le informazioni e lanciato l’allarme, come nel comune di Varnávas, a nord di Maratona.
“Ci sono resoconti secondo i quali alcuni individui potrebbero aver appiccato il fuoco nella nostra regione come diversivo. È bene che i cittadini possano già pattugliare la zona. Il Comune di Varnávas ha inviato un gruppo di volontari pronti, nel caso in cui accada qualcosa, per aiutare i cittadini immediatamente. Yórgos Ilías, consigliere del comune di Varnávas”.
(…) Poi da Corfù, un messaggio al blog “Attika Nea” del 5 agosto riporta anche la situazione. “Voglio segnalare uno strano evento. Nel tardo pomeriggio, un amico di Corfù ha ricevuto il seguente messaggio dalla Protezione Civile sul suo cellulare: Rischio di incendio molto alto nei prossimi giorni. L’accesso ai boschi e alle foreste non è consentito. Evitiamo i movimenti inutili. Avviseremo immediatamente i vigili del fuoco se vediamo un incendio. Questo messaggio è stato inviato in greco e in inglese.
“La cosa è abbastanza strana perché questo messaggio è stato inviato a Corfù quando non c’era il fuoco e per di più in un’ora in cui il calo della temperatura si faceva già sentire. Allo stesso tempo, ci sono informazioni, non verificate, che mentre c’è stata una chiamata per un incendio a Corfù, i vigili del fuoco non hanno ricevuto l’ordine di intervenire, tuttavia, si sono mobilitati da soli e quindi sono riusciti a spegnerlo.
(…) Possiamo pensare che tutto questo sia solo disorganizzazione? Non proprio. Non siamo lontani dalla creazione delle prime “No Human Zones” ad Atene, secondo quanto apertamente previsto dalla promozione del piano Agenda 21 come il Grande Reset. Basta guardare il numero e la simultaneità degli incendi nei Balcani, nel Mediterraneo orientale e altrove.
Dopo tutto, Mitsotákis lo psicopatico, quello che alcuni chiamavano allora ‘l’Anticristo’, fu decorato e promosso a ‘Leader Globale per il Domani’ dall’insider Klaus Schwab già nel 2003. Il domani… è qui e ora, e il loro dio… Baphomet senza dubbio apprezza il “lavoro”.
[ma] In Turchia, per esempio, Erdogan dovrebbe cadere e i kemalisti torneranno al potere. In Grecia, ci deve essere un “governo” di molti partiti con più di 200 deputati su 300 in totale, completamente controllato affinché la Costituzione possa essere cambiata, cioè definitivamente abrogata. E in Italia, Mario Draghi deve procedere senza che i membri della Lega gli mettano i bastoni tra le ruote.
Ciò che si cerca è la sottomissione di ogni residua resistenza nazionale e sociale, ora che il vaccinismo sta già facendo acqua e la prossima favola è quella del “disastro climatico”.
Tutto il pianeta è in fiamme, per essere vaccinato e dissanguato affinché la Grande Reinizializzazione possa prendere forma.
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Da “Il respiro e lo zolfo” – Sabato 7 agosto 2021
(…) Praticamente tutta la parte settentrionale dell’isola di Evia è sotto il fuoco, sessantamila persone aspettano di essere evacuate (…) La cenere e le tenebre cadono su Atene già da cinque giorni e cinque notti, la nostra capitale si è arresa da tempo e i suoi quartieri settentrionali stanno andando letteralmente in fumo. I greci si stanno rendendo conto tardivamente che i “loro” governi stanno conducendo una guerra piuttosto totale contro di loro (…)
Per imporre l’ultima emergenza permanente, c’è stato prima il “debito insostenibile” e la sua Troika, poi la bomba pandemica che ha fatto esplodere il male oltre ogni limite. Di conseguenza, nell’agosto 2021, la Grecia è stata messa a ferro e fuoco e i greci in molti luoghi stanno vivendo un incubo senza fine.
Il fuoco è dunque multiplo e soprattutto multitasking, come gli algoritmi che lo controllano. Sembra che non solo la Grecia, ma anche l’Italia meridionale, compresa la Sicilia, siano stati scelti nel progetto preliminare… della soluzione finale per seguire il programma vaccinocratico
(…) Tutto questo, ovviamente, non è il risultato del cambiamento climatico, tanto più che il piano per incendiare il paese è più che evidente. I volontari nei quartieri vicini alle foreste hanno già individuato diversi inneschi in fiamme, e ovunque il regime sta facendo di tutto per far evacuare rapidamente gli abitanti, in primo luogo per non salvare, se possibile, le loro proprietà(…)
Così, solo ieri, il regime ha inviato la sua polizia CRS [NdT. Sigla dei reparti speciali] sul posto, a nord di Atene, per impedire il passaggio al fuoco, di un gruppo di pompieri cittadini volontari con le loro autobotti. (…)
In breve, il CRS ha svolto il ruolo di supervisori del fuoco. In molti comuni, il regime ha inviato più poliziotti che pompieri. (…) sotto il narcisista malato Mitsotàkis”, secondo l’Osservatorio Forestale Nazionale, la superficie bruciata in Grecia nel 2021 è del 180% superiore alla media del periodo 2008-2020.
Nascondersi dietro la climatologia non serve più a molto, se non a imporre più rapidamente e bruscamente la prossima fase di consolidamento del totalitarismo attuale, ora che il numero dei vaccinati rimarrà stabile, per esempio.
Dopo tutto, il Ministero della Protezione Civile, che è anche il Ministero del COVIDISMO quotidiano, ha stanziato solo circa un decimo del denaro richiesto dai servizi antincendio per la loro preparazione per l’estate, cioè esattamente 1,7 milioni di euro invece dei 17 milioni che erano necessari. Allo stesso tempo, per far passare la propaganda del vaccino COVIDO, i mafiosi di Mitsotákis hanno riempito la stampa di parassiti, con più di 40 milioni di euro.
Per inciso… ma solo per inciso, i comuni carbonizzati dell’Eubea settentrionale avevano da poco rifiutato i dettami dei mulini a vento tedeschi. In un’altra coincidenza ontologica, Alexándra Mitsotákis, la sorella di Kyriákos, nominata capo della windocrazia tedesca in Grecia, ha persino fatto personalmente pressioni sui politici locali prima che i loro comuni passassero nel… tostapane.
(…)
Dall’isola di Evia, il sindaco di Mandoúdi lo dice forte e chiaro. “Se avessimo obbedito al piano del governo di evacuare semplicemente la nostra città, allora tutto sarebbe stato perduto.
Il piano è chiaro. Evacuiamo, facciamo biopolitica della terra bruciata, spegniamo il fuoco in modo simbolico. Dopo tutto, decine di incendi scoppiano ogni giorno in Grecia, e il regime sta già dicendo che è impossibile fermare il fuoco e che dovremo solo salvare delle vite. Ma quali vite e cosa farne dopo?
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Da “Durante la carneficina…” – Domenica 22 agosto 2021
(…) l’unica vera immagine del paese è prima di tutto quella dell’incendio… appiccato dal Regime. Incendio nell’isola di Evia, nell’Attica vicino ad Atene, nel Peloponneso e nella Grecia continentale. L’unico piano preparato era quello di evacuare la popolazione, e non a caso. E non solo in Grecia al momento (…)
I satanisti del Nuovo Ordine Transumanista pianificano ogni loro azione e non lasciano che qualcosa accada… come per caso. Così, le persone “giuste” sono sempre collocate nelle posizioni giuste in modo che i loro piani possano essere eseguiti come previsto.
Prendiamo l’esempio dell’isola di Evia, (…) nei nostri ultimi due articoli all’inizio di agosto, noi, come molti altri analisti, abbiamo menzionato interpretazioni economiche sulla motivazione degli addetti ai lavori e del Regime. Inoltre, tutti hanno osservato, e in primo luogo gli abitanti, come le presunte autorità competenti non hanno fatto nulla per spegnere l’incendio quando c’era ancora tempo, ma si sono trasformate in osservatori e regolatori del traffico… quando la popolazione è stata evacuata. Alcuni degli ordini dati erano anche più che espliciti, secondo le testimonianze. “Non gettare acqua, lascia che bruci”.
Gli agenti di polizia hanno persino vietato ai pompieri volontari locali di entrare nelle zone disastrate, (…) Ripetiamo. Sì, i satanisti del Nuovo Ordine Transumanista pianificano ogni loro azione e non lasciano che nulla accada… come per caso.
(…) Era precisamente previsto che questi incendi, che avrebbero potuto essere spenti molto facilmente all’inizio, avrebbero distrutto alberi di bosco e di frutta, uccelli, api, animali selvatici e domestici, ulivi e vigneti, poiché tutto questo universo vivente era spesso l’unica fonte di reddito per molte famiglie. Solo che l’obiettivo dei satanisti in carica non è solo economico o finanziario, tutt’altro.
(…) Dalla vaccinazione metafisica che il Regime vuole imporre a tutti, neonati compresi, tranne ai migranti invasori e sostitutivi dei greci; agli incendi geoingegnerizzati, sono prima di tutto la mente e il morale della popolazione autoctona ad essere presi di mira. Questo grande gioco di morte contro i greci è anche puramente psicologico.
(…) Sì, gli interessi economici esistono, ma non sono necessariamente gli unici nelle decisioni e nelle azioni dei bastardi insider. Non fanno altro che (…) rendere allo stesso tempo redditizi i poveri affari dei loro scagnozzi locali.
(…)
Per inciso, si sa che il sottosuolo dell’Eubea settentrionale è ricco di metalli preziosi e semi-preziosi, oro, cromo, nichel, rame, che possono anche aprire la strada all’estrazione. Infine, non sottovalutiamo questo recente regolamento dell’UE (…) che ora permette a qualsiasi industriale privato di comprare una foresta, con la possibilità di rivendita o di quotazione in borsa, permettendo così ad ogni proprietario di foresta di emettere tanti inquinanti quanti ne può pulire la foresta. Kyoto ancora.
Bruciando le foreste, i nostri nemici hanno infine colpito la catena alimentare del paese in modo cruciale. Come potranno gli abitanti dell’Eubea settentrionale vivere in un paesaggio lunare, senza contare sulla prossima distruzione delle frane con le prime forti piogge d’autunno? Senza i loro campi, oliveti e vigneti, senza i loro animali, senza la foresta e le sue api che fecondano i fiori, quale futuro è ancora possibile per loro?
(…) Alcuni di loro lasceranno le loro terre, si rifugeranno con le loro famiglie nei grandi centri urbani, se possibile per trovare un lavoro e sopravvivere.
Quindi una prima conclusione è necessaria. (…) Le piccole e medie imprese e gli agricoltori devono morire. Proprio coloro la cui piccola proprietà era un supporto essenziale per la loro libertà. Questa è la vera ragione per cui il Nuovo Ordine intende trasformare il nord dell’Eubea in un paesaggio lunare.
(…) il messaggio che gli iniziati intendono imporci è quello della (…) distruzione e la perdita della piccola proprietà dei greci, quella che li ha sempre sostenuti. “Non preoccupatevi se avete perso la vostra proprietà, è qualcosa di molto secondario. Finché nessuna vita umana è andata persa”, disse ripetutamente il bastardo Mitsotákis, seguendo le istruzioni del suo padrone Schwab. Il messaggio è tanto insidioso quanto percettibile.
Siamo ora nel mezzo dell’acclimatazione del Grande Reset. La predazione delle risorse, dei beni e delle imprese (…), rapido asservimento [dell’umanità] attraverso una serie di nuove pandemie, e alla fine del tunnel, etnocidio e genocidio su larga scala.
Da qui tutta questa sopravvalutazione nella coscienza collettiva del presunto grande valore della nostra esistenza biologica e non sociale, a scapito della libertà e prima di tutto dei mezzi psichici e materiali per non perderla.
Da “Metastasi” – Mercoledì 1 settembre 2021
L’inizio della fine? Domenica sera, quasi trentamila manifestanti si sono riuniti in piazza Sýntagma ad Atene sotto il Parlamento per dire no alla cosiddetta giunta sanitaria. Il regime intende imporre la vaccinazione obbligatoria, soprattutto ora che il calendario non è all’altezza e i centri di vaccinazione sono deserti. Era l’ultima domenica di agosto ed è ufficiale, l’estate greca è già finita.
Mitsotákis ha annunciato la settimana scorsa che il regime stava diventando più duro con i ribelli e i bioconservatori insieme. In primo luogo, quasi un quarto dei lavoratori ospedalieri sarà messo in aspettativa, senza stipendio a partire da questo settembre, a causa del mancato rispetto delle… vaccinazioni. E dopo un certo periodo di tempo, ci potrebbero essere le dimissioni, o addirittura il licenziamento, anche se la legge sul pubblico impiego li protegge ancora in teoria.
La programmazione delle vaccinazioni non progredisce più, è persino ammesso pubblicamente, da qui la nuova idea di “vaccinazione obbligatoria per tutti i lavoratori sopra i 50 anni, perché… è l’età che lo richiede”. La stampa, naturalmente, si pavoneggia.
(…) È stato anche annunciato immediatamente. “Dal 1° settembre, tutto il personale medico e ospedaliero delle forze armate dovrà sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria, altrimenti non lavorerà più e tanto meno sarà pagato.
Tra il personale militare che non vuole essere vaccinato ci sono alcuni piloti e molti altri specialisti in posizioni chiave. Come negli Stati Uniti e in Francia, la manovra consiste nel sottoporre definitivamente le forze armate alla programmazione dell’ultimo Occidente metastatizzato. Era necessario pensarci.
(…) Nel frattempo, i manifestanti di Atene del 29 agosto sono stati brutalmente dispersi dalla polizia, mentre i sindacati dei lavoratori ospedalieri protestano molto blandamente… (…)
Al momento (…) e secondo le stime della stampa di questa settimana, ci sarebbero tra 10.000 e 25.000 professionisti della Salute Pubblica (…) preoccupati da un prossimo licenziamento. Già molte procedure chirurgiche sono state cancellate, e molti letti d’ospedale dovrebbero essere chiusi.
(…) I loro posti saranno occupati da un certo numero di sostituti, tramite società private di intermediazione medica, che faranno così il loro ingresso trionfale nell’ospedale pubblico, mentre più di sessanta ospedali scompariranno parzialmente con la riforma annunciata, nota come la loro “ottimizzazione”.
L’Agenda 2030 richiede anche la fine di ciò che è rimasto della medicina ippocratica, già ampiamente ipotecata da due secoli di medicina in stile Rothschild.
(…) Naturalmente e come previsto, domenica scorsa il Regime ha colpito molto duramente i manifestanti, ad Atene per esempio la polizia pretoriana ha attaccato simultaneamente da diversi luoghi, per bloccare i ribelli intorno a piazza Sýntagma e finire la ribellione. Il paese deve essere sconfitto fino alla fine.
(…)
Le soluzioni finali… o comunque finalizzate, vengono preparate per coloro che non sono d’accordo con il Regime, ma in realtà per tutti. Già il prezzo dell’energia elettrica in Grecia aumenterà molto presto di quasi il 50%, mentre il prezzo del pane quotidiano aumenterà del 20%. Il Grande Reset è qui, la carestia sta arrivando.
(…)
Allo stato attuale, tutto fa pensare alla nuova normalità che è stata annunciata. Sarà fatto di un inferno quotidiano, attraverso già un gigantesco manicomio a cielo aperto. E ammettiamolo, il peggio deve ancora venire. L’irresponsabilità giuridica che si sono affrettati a decretare a beneficio dei loro esperti meta-medici, così come a beneficio dei parassiti della classe politica che ha fatto a pezzi la Costituzione, è un fatto compiuto per evitare le possibili conseguenze dei loro crimini. La cosa divertente è che se tutto non va secondo i piani, la maggior parte di loro non avrà nemmeno il tempo di rifugiarsi nelle aule di tribunale.
(…)
Nella guerra asimmetrica che stanno conducendo su di noi, rimaniamo, certo, spettatori e vittime inerti. Eppure, la percentuale di persone che sono ancora razionali così come lo zoccolo duro dei diseredati, tutte queste persone sono rimaste in silenzio. Stanno pazientemente aspettando il momento. Tutta questa pressione un giorno esploderà. Il fatto che ci sarà un massacro allora sembra certo. E più tempo ci vorrà, più sarà crudele.
Tra la miriade di mandrie di pazzi, di stupidi e di annichiliti, ci sono persone che usano ancora il resto di ciò che si chiama logica. La loro vita diventa sempre più difficile. Gli è già abbastanza proibito muoversi, lavorare, comunicare, frequentare molti luoghi, gli è proibito anche solo pensare di sfidare l’ultima religione globalista rivisitata.
Il covidismo è dunque questa nuova forma di fede autoritaria. Come per le barbarie precedenti, ci sono ricompense per coloro che salgono in tempo sul nuovo treno narrativo. Solo che gli opportunisti dal basso, quegli utili idioti, non dureranno a lungo. (…)
Ripetiamo. Si tratta di ridurre in schiavitù i popoli ancora un po’ liberi; il genocidio si organizza così attraverso molti nuovi crimini contro l’umanità, attraverso l’abolizione di tutte le regole del diritto… ma è anche il passaggio obbligato nell’uccisione dell’Occidente.
Infine, il covidismo non ha niente a che vedere con la salute, perché è legato al debito mondiale e a questo business delle risorse… nelle mani degli addetti ai lavori. (…) La questione è chi definirà la nuova realtà. I programmatori oscuri come Gates, Musk e Schwab, o tutti noi bioconservatori e quindi ancora esseri umani. Questi bastardi non si tireranno indietro, lo sappiamo. (…) l’idea, la loro, [è] già apertamente ribadita. “È che l’uomo del futuro sarà come un sito web, per sempre una versione beta, cioè un organismo-prototipo destinato ad essere continuamente perfezionato. (…)”
Come mi ha appena detto Stelios, il medico dell’ospedale e combattente della resistenza della porta accanto, “il nostro bene più prezioso è il nostro sistema immunitario, e quindi il nostro istinto di sopravvivenza. (…) Bastardi. Questo culto sta solo distruggendo il mondo. Come vampiri, succhiano la vita dalle persone, lasciando solo i rifiuti tossici dei loro buchi di culo. Li distruggeremo.”
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TRADUZIONE A CURA DI FRANZ-CVM