Sconfitta strategica?

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di Eugenio Orso per comedonchisciotte.org

Se qualcuno crede che l’orribile situazione italiana, in termini sociali, economici e addirittura etici possa essere corretta da forze politiche endogene, sperabilmente nuove e con appoggio popolare, vive nel mondo dei sogni o in qualche epoca passata che ormai è morta e sepolta, consigliate anche un paio di sedute dallo psicoanalista (ammesso che servano a qualcosa).

Se qualcuno crede che l’Italia di oggi sia uno Stato, con la esse maiuscola, dotato di sovranità e autonomia politica, vive nel mondo dei sogni o in qualche epoca passata che ormai è morta e sepolta, ma più probabilmente necessita di cure psichiatriche.

Se qualcuno crede che la democrazia sia un supremo valore fra i “valori occidentali”, una forma di governo ineguagliabile che garantisce la libertà e la sovranità popolare, che votare in modo democratico possa portare qualcosa di positivo, per il popolo e la nazione, necessità con tutta evidenza di cure psichiatriche urgenti.

Non c’è più “lo stellone” che ci protegge e questa volta non finirà a tarallucci e vino, come fu in occasione della pesante crisi petrolifera del 1973, che poi è stata superata nonostante le domeniche a piedi, senz’auto, e l’elevato costo del petrolio grazie ai sauditi, perché questa volta ci mancano gli anticorpi e ancor più “le palle” ( volendo essere spiritosi a tutti i costi) e abbiamo un palese deficit di sovranità, indotto dall’appartenenza alla cosiddetta alleanza atlantica e all’unione europea, che non permette in nessun caso politiche autonome, né in campo economico né in quello delle relazioni internazionali, senza neppure il conforto di una nostra moneta.

Inoltre, il passaggio “traumatico” dalla prima alla seconda repubblica, ben orchestrato dai poteri esterni che già miravano alle grandi privatizzazioni e alla moneta unica, con l’aiuto determinante della magistratura e di forze oscure, ci è stato alla lunga fatale, facendo parte di un piano orchestrato per sottometterci e depredarci, tanto che oggi dovremmo rimpiangere i vecchi partiti di massa, come la DC, il PCI, il MSI e persino il PSI … Personalmente, facendo un confronto fra i presdelcons di quest’epoca, l’ultimo qui compreso a pieno titolo, e l’allora tanto vituperato Bettino Craxi, “vittima” della vicenda Chiesa (Pio Albergo Trivulzio noto come “Baggina” di Milano), coperto di contumelie, monetine e costretto all’esilio in Tunisia fino alla morte, per non scontare almeno una decina di annetti di carcere, mi verrebbe da dire senza meno: Craxi santo subito! Il che potrebbe sembrare enorme, ma non lo è dati gli sviluppi successivi che tutti, dalla fine dei novanta a oggi, abbiamo subìto e l’opposizione di Bettino alla prospettiva di perdere il controllo della moneta.

Tuttavia, l’aspetto più grave della questione è la riduzione di molta parte della popolazione italiana in prima battuta a un branco di incoscienti ancora felici (anni ottanta e inizio dei novanta), poi a un branco di idioti sociopolitici che le bevevano tutte, già costretti all’impoverimento di massa (anni novanta e primi duemila, grossomodo fino al 2011-2012 o poco oltre) e infine a un branco di zombi sempre più poveri e controllabilissimi, questa volta non imputabili ai pittoreschi riti vudù ma ad altri “riti” malvagi, non-morti che oggi vediamo caracollare per le strade come se niente fosse stato.

In questa situazione non si può sperare di avere le forze, le risorse e le energie necessarie per raddrizzare la situazione e recuperare la sovranità nazionale perduta, né vi può essere sostegno popolare alle iniziative di lotta di una vera opposizione (gli zombi caracollano e non lottano! A meno che non mangino carne umana, come accade solo nei film), ma dirò di più e di peggio, in quanto non può sorgere in questo paese depauperato delle “risorse umane” e della spinta ideale una vera opposizione, mancando completamente i quadri disposti al rischio e alla lotta e i programmi politici ambiziosi per salvare l’Italia, allontanandola a tale scopo dalle “cattive compagnie”, altrimenti dette alleanze occidentali, che la tengono in pugno, la usano per i loro scopi perversi e la saccheggiano con “mercato” e “europa”.

In questa situazione interna a dir poco disarmante (e completamente disarmata! In particolare dopo gli invii di armi ai nazisti ucraini, carne da cannone della cosiddetta alleanza atlantica), soltanto accadimenti esogeni rilevanti sul piano geopolitico possono porgere un barlume di speranza e di cambiamento vero, quindi è meglio rivolgere l’attenzione ai quadranti dello scontro geopolitico in atto e alle possibilità di vittoria di quelle potenze “ribelli” all’impero che potrebbero, di riflesso con la vittoria sul campo, liberarci dal giogo, anche se questo di certo non è il loro scopo prioritario.

Faccio ammenda su questo punto cruciale, perché molti anni addietro mi scontrai, insulti personali e contumelie compresi, con euroasiatisti e “lagrassiani” (Professor Gianfranco La Grassa), che guardavano con decisione allo scontro geopolitico già in atto e in prospettiva, e scambiai il loro atteggiamento per “ideologia” sostitutiva di quelle novecentesche, che fin dagli anni ottanta si davano per morte e sepolte, sostituite da una sorta di ordoliberalismo occidentale, universale e globalizzante da estendere a tutto il pianeta, in ciò confortato, purtroppo, dal Filosofo Costanzo Preve, il mio Maestro, il quale mi disse che fare della disciplina geopolitica un’ideologia è semplicemente folle.

Se fossi stato meno miope, avrei compreso già da lunga pezza che quando lo scontro verticale fra classe dominante/ classe globale e classe dominata/ classe povera latita, com’era già allora evidente in Italia data l’idiotizzazione massiva dilagante e la “compra” a tutto campo di politici, giornalisti, intellettuali e accademici, con il loro completo assoggettamento ai padroni sopranazionali, una rivoluzione non è possibile e nemmeno pensabile, e in questa situazione non resta che rivolgere l’attenzione allo scontro orizzontale fra potenze, al Risiko geopolitico in atto, scegliendo la parte a noi più favorevole, che sicuramente non è quella riassunta dalla vaga espressione di “alleanze occidentali” e che ormai controlla integralmente la penisola, come se fosse una colonia a sua completa disposizione …

A riprova di quanto affermo, la Federazione Russa ha sempre desiderato rapporti amichevoli, nonché un’estensione dei rapporti commerciali con l’Italia e con la Germania, e nei suoi confronti noi italiani (ma anche i tedeschi, credo) abbiamo un grande debito, cioè la fornitura per anni di gas naturale a basso prezzo (non quello di usura del “libero mercato” speculativo), consentendo all’Italia di rallentare la decadenza e il depauperamento industriale, alla popolazione di non subire costi oltre l’insopportabile per riscaldare la casa d’inverno, e all’intero paese di rinviare nel tempo un completo “bang” socioeconomico, nonostante l’azione contraria delle politiche neoliberiste imposte dalla UE/ eurolager.

Eppure la Federazione Russa oggi è considerata un nemico, i rapporti economici sono stati progressivamente interrotti, la russofobia è stata diffusa ad arte ed è penetrata nelle menti indebolite, e le forniture dirette di gas naturale a basso prezzo sono andate a farsi benedire, accelerando il declino del paese.

Vero è che se Atene piange, Sparta non ride, così i nostri vecchi kapò di eurolager, i tedeschi, sono anche loro “nella peste” quasi come noi, dopo che gli “alleati occidentali”, con la partecipazione attiva dei nazisti ukraini di Kiev e Leopoli, hanno danneggiato con un attentato terroristico i gasdotti nel Baltico North Stream 1 e 2, chiudendo definitivamente il rubinetto del gas naturale a basso costo, e i tedeschi dell’ominicchio Olaf Scholz (secondo la nota classificazione del compianto scrittore Leonardo Sciascia, meglio sarebbe definirlo “pigliainculo”) non hanno trovato di meglio da fare che abbassare la testa, fingendo di non vedere che proprio i cari “alleati”, e non la cattiva Russia, hanno compiuto un vero e proprio atto di guerra e di terrorismo contro di loro … Ma nonostante tutto le forniture di miliardi di euro e di armi e munizioni ai nazisti di Kiev e Leopoli continuano senza problemi, neanche si trattasse di imperscrutabili misteri della fede nelle “alleanze occidentali”, quindi mi sento di affermare che se in Italia ci sono gli zombi caracollanti, in Germania ci sono i pavidi che fingono di non vedere la realtà delle cose.

A complicare il quadro geopolitico d’insieme, trascurando scenari minori di conflitto come il Kossovo, l’Azerbaigian, il Niger che possono riaccendersi, dal 7-8 di ottobre abbiamo l’ennesima al-Nakba (o catastrofe) provocata dall’entità sionista nei confronti dei palestinesi, questa volta nella misera Striscia di Gaza, così l’interesse delle “alleanze occidentali” si è spostato in quel teatro, più pericoloso di quello ukraino, sostenendo senza riserva alcuna gli ebrei, condannando a morte o all’esodo milioni di civili palestinesi e cogliendo l’occasione per “coprire mediaticamente” la prossima sconfitta militare in ukraina (lo stato che non c’è, o che non c’è più) ad opera dei russi, che al momento stanno avanzando in diversi settori del fronte.

Naturalmente, la “guerra contro i bambini” condotta spietatamente dagli ebrei super-armati vede anche gli italiani zombificati e i pavidi tedeschi schierati “anima e core” con gli ebrei e con il furore “deuteronomico” che anima il massacro, tutti pedissequamente a sostegno dell’entità sionista illegale in Palestina, come da “ordine di scuderia” delle cosiddette alleanze occidentali, il che mi consente di affermare che i “valori occidentali” e le conseguenti alleanze ci spingono inevitabilmente dalla parte sbagliata e più sanguinaria della storia, appoggiando gli ebrei sterminatori e invasori, come e più degli ukraini nazisti di Kiev e Leopoli, carne da cannone della Nato.

Questa volta, però, i crimini rischiano di essere troppo grandi e disgustosi, tanto che gli stessi Usa, cuore nero dell’impero del male di cui sia noi sia i tedeschi siamo mere colonie senza più un’anima, si preoccupano un poco, in prospettiva futura, perché dopo la rapida perdita e la disastrosa ritirata dall’Afghanistan, oggi saldamente controllato dai Taliban, ecco spuntare la probabilità crescente di una sconfitta sul campo in ukraina per mano russa (dopo tanta propaganda menzognera e contraria!), con l’aggravante che si rischia una futura sconfitta strategica dell’impero malvagio anche in Medio Oriente, come risulta dalla seguente notizia del 2 dicembre, pubblicata non da un sito di vera informazione/ controinformazione, ma da un agenzia servile come l’Ansa:

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/12/02/usa-israele-tuteli-civili-gaza-o-sara-sconfitta-strategica_3d0fa3ac-5550-400f-857f-8db6f3ebfdf1.html

Usa, Israele tuteli civili Gaza, o sarà sconfitta strategica

Austin, ‘prevenga anche violenze coloni in Cisgiordania’

Il capo del Pentagono mette in guardia Israele sul rischio di una “sconfitta strategica” nella sua guerra contro Hamas se non terrà conto degli avvertimenti sul crescente numero di vittime civili a Gaza.

“Ho personalmente spinto sui leader israeliani per evitare vittime civili, per evitare una retorica irresponsabile e per prevenire la violenza dei coloni in Cisgiordania”, ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.

Finora i paesi arabi non sono intervenuti, per porre fine all’odioso massacro perpetrato dagli ebrei, ma non si sa mai che il conflitto possa allargarsi, nel prossimo futuro, nonostante la passività finora manifestata dai paesi arabi, e a quel punto le portaerei Usa nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano (o già nel Golfo Persico, se non nel Mare Arabico) inviate in appoggio agli ebrei e per intimidire Hezbollah e Iran, con aerei, navi di supporto e testate nucleari a bordo delle navi, non sarebbero più “al sicuro”, siccome è evidente che l’entità sionista è rifornita di armi e munizioni (bombe d’aereo e colpi d’artiglieria, in particolare) proprio dagli Usa e può permettersi di effettuare la pulizia etnica a Gaza sostanzialmente per questo “incrollabile” appoggio … Pensate cosa accadrebbe se ebrei o Usa osassero attaccare l’Iran e chiedetevi se i russi non abbiano fornito, o se non forniranno rapidamente, i missili ipersonici al loro fedele alleato …

Se da un lato si profila una sconfitta in ukraina e il piano della Nato a guida Usa di piazzare missili con testata nucleare a duecento chilometri da Mosca andrà a farsi benedire, dall’altro lato è possibile che gli ebrei dell’entità sionista in Palestina, esagerando con massacri e pulizia etnica, occupando militarmente e perennemente un territorio da loro devastato e ingombro di cadaveri, inneschino una reazione contraria che potrà coinvolgere non soltanto paesi arabi e islamici (forse l’Egitto, persino l’Iran?), ma anche, sullo sfondo, Potenze Libere come la Russia e la Cina.

Nel frattempo, per quanto riguarda direttamente noi, ma anche la Germania e molti altri paesi europei colonie dell’impero del male, a guida USA e anglo-giudaica, si sta verificando un evidente impoverimento dell’Italia e dell’Europa, in particolare di quella occidentale più “ricca”, indotto dall’impero profittando del conflitto in ukraina, cioè la prospettiva di una deindustrializzazione a piè sospinto, riflesso dell’interruzione forzata dei rapporti commerciali con la Federazione Russa, dell’aumento esponenziale dei prezzi dell’energia, della riduzione della spesa sociale, dell’assoggettamento alle “direttive europee” e dell’aumento della spesa militare (con acquisti di armi dal complesso militar-industriale privato Usa?), questo perché quando lo scontro geopolitico, in tal caso fra le Potenze Libere e l’impero del male, si fa più duro e serrato, l’aggressività dell’impero aumenta e le risorse disponibili devono affluire nel suo centro per affrontare le controparti, cioè in quel cuore nero denominato Sati Uniti e in parte significativa dominato dai potenti ebrei.

Il rischio che corriamo (noi, i tedeschi e altri europei soggetti all’impero) è perciò di un forte depauperamento e un arretramento drammatico dal punto di vista socioeconomico e delle condizioni materiali di vita, perché le risorse confluiranno verso il centro dell’impero malvagio e sicuramente i collaborazionisti locali, come Meloni e Scholz non solo non contrasteranno questo processo ferale già in atto, ma lo favoriranno in ossequio al padrone … che gli permette di mantenere la posizione di vassalli e (sotto)governare.

Nessuna illusione, d’altra parte, nell’efficacia di una “opposizione democratica” parlamentare, basata furbescamente sulla fedeltà alla Nato, agli Usa e alla UE, che può fungere esclusivamente da specchietto per le allodole e garantire la continuazione delle stesse politiche di depauperamento e rapina, confermando le perniciose “alleanze occidentali”, nessuna illusione di riscatto dall’interno del paese con le proprie forze e un appoggio di massa, che nelle nostre condizioni latitano, ma uno sguardo vigile sullo sconto geopolitico in atto, sperando che vinca “il migliore” ossia il più favorevole a noi … Nel nostro caso specifico il “migliore” potrebbe essere soltanto la Federazione Russa, che non è imperialista e potrebbe risolversi a liberare tutta l’Europa, non con la guerra(!) ma usando semplicemente la sua influenza e i rapporti commerciali di reciproco vantaggio, dopo aver assestato qualche colpo decisivo all’impero malvagio nel vecchio continente (ukraina) e altrove nel mondo, imponendogli di arretrare mollando la presa su di noi.

Certo, nell’immediato oltre a depauperamento di risorse e impoverimenti di massa più drammatici di quelli già vissuti, potremmo dover affrontare un inasprimento del controllo, da parte dei collaborazionisti locali dell’impero, una folle e martellante propaganda, una valanga di menzogne e disinformazione sempre più invasiva e feroce, con la criminalizzazione delle poche voci libere se non addirittura una repressione violenta per fronteggiare qualche “riot”, dovuto al massacro sociale (che è già in atto), ma se sopravvivremo forse l’orizzonte si schiarirà e anche le “alleanze occidentali” che ci imprigionano da troppo tempo si volatilizzeranno, consentendoci di essere un po’ più padroni del nostro futuro …

Una sconfitta strategica del cosiddetto occidente a guida usa (ed anglo-ebrea), transitata attraverso sconfitte militari sul campo, in confronti diretti o più spesso “per interposta persona”, la perdita progressiva di potere monetario, finanziario ed economico (e demografico!) degli Usa, ci coinvolgerebbe in pieno, come ho già scritto, nella nostra esistenza quotidiana sempre più misera e incerta, ma ci offrirebbe la chance della liberazione, ed è questa l’unica, vera speranza che ci rimane, per come siamo ridotti …

Cari saluti
Eugenio Orso

NB: Se qualcuno dovesse obbiettare che passeremo da un padrone ad un altro, per contrastare la mia analisi da “uomo della strada”, ebbene confermo che questa è proprio la mia speranza, cioè passare da un padrone spietato, saccheggiatore, privo di etica, che non ha alleati e amici ma soltanto servi sacrificabili, segnatamente gli Usa, a un “padrone” più benevolo, non imperialista, che custodisce gelosamente le sue tradizioni, che un’etica ce l’ha e che tratta gli altri popoli alla pari, in tal caso la benemerita Federazione Russa.

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