Una perdita di peso indotta da una dieta ipocalorica migliora i parametri dello sperma (maggior concentrazione e maggior numero di spermatozoi) e tale miglioramento permane a distanza di un anno se viene mantenuta la perdita di peso ottenuta anche grazie all’esercizio fisico.
Lo ha evidenziato uno studio clinico condotto dai ricercatori dell’Università di Copenaghen e dell’ospedale di Hvidovre che è stato pubblicato sulla rivista Human Reproduction.
Era già noto da tempo che l’obesità è associata a una ridotta qualità dello sperma. Studi precedenti avevano anche suggerito un legame tra perdita di peso e aumento della qualità dello sperma, ma finora erano stati condotti su pochi partecipanti e su una perdita di peso tutto sommato modesta per cui non era stato possibile trarre delle conclusioni certe. Questo, invece, è il primo studio randomizzato a lungo termine in cui è stato dimostrato che la qualità dello sperma negli uomini obesi e in sovrappeso migliora significativamente con una perdita di peso prolungata.
I partecipanti allo studio hanno perso una media di 16 kg in 8 settimane, il che ha fatto aumentare la concentrazione dei loro spermatozoi del 50%. Però solo quelli che hanno mantenuto la perdita del peso raggiunta per tutto l’anno successivo si sono ritrovati con il doppio degli spermatozoi rispetto a prima della perdita del peso. Coloro che, invece, nel corso dei mesi hanno ripreso peso, hanno perso i miglioramenti nella qualità del seme.
Il sovrappeso e l’obesità sono in aumento a livello globale e si associano a una diminuzione della concentrazione spermatica, inoltre incidono sul numero totale di spermatozoi, sulla motilità e la morfologia degli stessi. La ricerca appena pubblicata offre speranza a chi si trova in queste condizioni e sta riscontrando problemi di fertilità.
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VB