Quarta indagine conclusa in pochi giorni in Inghilterra con lo stesso esito: un’altra giovane donne morta a causa del vaccino covid.
Dopo le indagini che hanno accertato la morte da vaccino di Michelle Barlow, l’inchiesta sul decesso da vaccino del giovane padre e tifoso del Liverpool Adam Bounds, l’ultima inchiesta conclusa nei giorni scorsi sulla morte da vaccino di Dawn Williams, il medico legale nominato dal Tribunale ha concluso che anche Tanya Smith, 43enne di Plymouth, città portuale del Devon, nel sud-ovest dell’Inghilterra, è morta a causa del vaccino AstraZeneca.
Si aggravano le conseguenze accertate di un vaccino che, già nei mesi scorsi, aveva sconvolto l’opinione pubblica inglese dopo che ad agosto è stata stabilita la correlazione con il decesso della nota giornalista della BBC Lisa Shaw, morta il 21 maggio a 44 anni per una grave emorragia cerebrale da vaccino covid.
Tanya Smith, 43 anni, madre di tre figli aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca il 21 marzo presso la clinica di vaccinazione di Plymouth Argyle.
“Ha poi iniziato a soffrire di forti dolori allo stomaco nei giorni successivi alla vaccinazione”, ha detto mercoledì 15 dicembre il medico legale che ha depositato la perizia conclusiva.
Successivamente è stata ricoverata al Derriford Hospital ed è morta il 3 aprile nell’unità di terapia intensiva di Penrose (ICU).
Il medico legale Ian Arrow ha affermato che i coaguli di sangue sono una “complicazione molto rara” del vaccino covid.
“Alcuni giorni dopo ha sviluppato una serie di trombosi in tutto il suo corpo. In altre parole, un certo numero di coaguli di sangue”, ha aggiunto.
“Sono sicuro che quei coaguli di sangue l’abbiano portata alla morte. A giudicare dalle probabilità, questa è una complicazione molto rara di questo particolare tipo di trattamento”, ha concluso Ian Arrow.
La dottoressa Veronika Kuznets, un medico di famiglia presso la Wycliffe Surgery, a Cattedown Road, ha confermato che la signora Smith era stata inviata per la sua prima dose del vaccino prima della manifestazione dei sintomi.
Anche l’esame post mortem effettuato dal consulente patologo Dr Oriolowo ha riscontrato coaguli di sangue “diffusi” in tutto il corpo della signora Smith.
La famiglia della signora Smith, compreso il suo compagno Kenneth Edwards, era presente all’udienza.
Il signor Edwards ha parlato prima delle conclusioni e ha affermato che la signora Smith era “sana” fino a quando non ha ricevuto la prima dose di vaccino.
La perizia è stata trasmessa all’Agenzia del farmaco inglese, la “Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency”(MHRA), che sta indagando su altri casi di coaguli di sangue e su eventuali collegamenti al vaccino.