Pungiti e vinci

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L’Austria è il primo paese dell’Unione Europea ad approvare una legge che introduce un generalizzato “obbligo vaccinale”. Alla piena entrata in vigore mancherebbero due passaggi: la ratifica del Consiglio federale, la seconda camera del sistema parlamentare austriaco, e la firma del capo dello Stato, l’ultraglobalista Alexander Van der Bellen, Hanno votato a favore della legge tutti i partiti eccetto il Partito della Libertà, la forza politica guidata in passato da Jörg Haider. Dal primo febbraio le norme dovrebbero essere già operative, pur lasciando un margine di tolleranza di due mesi per “mettersi in regola” . Le multe per i non siringati beccati a cazzeggiare in giro andranno dai 600 ai 3600 euro, con un sistema “a livelli”. Sotto il giogo di questo delirio ci saranno, stando a quel che dice il loro governo, il 28% degli austriaci maggiorenni: tutti coloro che ancora non si sono piegati alla dittatura della siringa. Dell’Austria si era già parlato in questo post: https://t.me/cdcleparolesonopietre/88. Si tratta di un paese scosso da una serie di terremoti politici che hanno spazzato via la vecchia classe dirigente e favorito l’insediamento dell’attuale primo ministro, l’ex militare Karl Nehammer, il cui governo sta accelerando sulla strada del transumanesimo proprio mentre un paese confinante come la Repubblica Ceca allenta le restrizioni. Ad attestare il ruolo di battistrada del covidismo, gli “incentivi” di natura orwelliana (o dickiana) elaborati dall’esecutivo per convincere i più riottosi fra gli austriaci: una “lotteria del vaccino” con estrazione periodica di una serie di QR Code vincenti che si porterebbero a casa 500 euro. Il “Pungiti e vinci” come naturale evoluzione del “Gratta e vinci”: sarebbe vincente una dose su dieci. Tutte le amministrazioni locali, inoltre, saranno tenute a rispettare obiettivi vaccinali stabiliti dal governo centrale, ottenendo più fondi in caso si raggiungano tetti più ambiziosi: siamo ai piani quinquennali di siringamento. In Austria stanno entrando nel Nuovo Mondo prima di tutti: ci sono tutte le premesse affinché anche il nostro paese scivoli presto su questa china, e non bastano gli ottimismi della volontà ad arginare tutto questo.

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