Accade a Torino: Elio Zambetti, padre separato di due bambini di 7 e 5 anni, ha denunciato all’Ordine dei medici la sua pediatra, rea di avergli sconsigliato di somministrare ai suoi figli un farmaco ancora in fase di sperimentazione, e di aspettare almeno fino alla fine della fase sperimentale, nel 2023. Il signor Zambetti, decantato da Repubblica come eroe dei nostri giorni, ha deciso allora di denunciarla, anche per rivalersi sull’ex moglie che si è opposta alla vaccinazione proprio adducendo il parere della dottoressa:
“Sulla base dei dati anamnestici i bambini non sono allo stato attuale classificabili fra le categorie a rischio per patologia e non sono da considerarsi soggetti fragili. Non sussiste pertanto una indicazione clinica assoluta a procedere tempestivamente alla somministrazione di vaccino anti-Covid”
Dunque la pediatra ha espresso un parere pienamente conforme perfino alle leggi assurde della dittatura sanitaria vigente. Inoltre, non bisogna essere luminari della medicina per capire che gli effetti permanenti di una trombosi coronarica, infarto o miocardite (tipici effetti avversi dei vaccini a mRNA) sono ben più rischiosi dell’influenza da Sars-Cov-2. Ma al prode Zambetti ciò non è bastato, e così ha scritto all’ordine:
“Vorrei far vaccinare i miei due bambini e per questo ho chiesto il consenso alla mamma, che me lo ha negato, portando a supporto di questa posizione la lettera firmata dalla dottoressa. Così ho inviato una mail alla pediatra. Mi ha risposto dicendo che ‘in questo momento sconsiglia il vaccino, fino al termine della sperimentazione, che, secondo quanto afferma, avverrà nel 2023′. Mi chiedo se il comportamento della pediatra rispetta le linee guida del vostro Ordine e con quanto è oggi disponibile come dati scientifici, come scrivono l’Istituto Superiore di Sanità e l’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco. I quali sottolineano che il rapporto rischi-benefici sia a favore di questi ultimi e pertanto consigliano la vaccinazione”
Non sappiamo ancora come andrà a finire questa storia: sappiamo che però non è la prima volta che un genitore sacrifica i figli sull’altare di Big Pharma per rivalersi sull’ex congiunto, come sappiamo che l’ordine dei medici, uno dei tanti tentacoli della piovra globalista, farà passare un brutto quarto d’ora alla pediatra, uno dei pochi medici onesti rimasti in Italia.
MDM 17/01/2022