Il prossimo vertice della NATO a Madrid potrebbe vedere l’Alleanza decidere di inviare migliaia di truppe alle porte della Russia, ha riferito oggi, domenica 26 giugno, il quotidiano spagnolo El Pais.
Gli Stati membri della NATO sono pronti a trasformare l’Europa orientale in una “fortezza” che ospiterà migliaia di soldati e una grande quantità di equipaggiamento militare, ha affermato El Pais, citando alcune fonti che hanno familiarità con il programma del vertice previsto per la prossima settimana a Madrid.
Il blocco “vuole inviare il messaggio che è sul piede di guerra” e che è pronto “a rispondere a qualsiasi aggressione”, ha detto il giornale, aggiungendo che la NATO utilizzerà il vertice anche per incrementare la spesa nazionale per la difesa e il finanziamento congiunto dell’Alleanza.
Il “dibattito principale a Madrid sarà tra i Paesi dell’Europa orientale, che vorrebbero trasformare i battaglioni in brigate pesantemente armate e stanziate in modo permanente sul loro territorio, e i Paesi, come gli Stati Uniti o la Germania, che preferiscono continuare con l’attuale strategia di rotazione delle forze, che vengono rinforzate in caso di crisi o conflitto”, ha dichiarato a El Pais Jamie Shea, ex funzionario di alto livello della NATO.
Anche se il blocco decidesse per una strategia di “dispiegamento più leggera”, i Paesi dell’Europa orientale potrebbero vedere raddoppiate le forze NATO attualmente stanziate all’interno dei loro confini. I gruppi di stanza in Polonia e negli Stati baltici, che oggi contano tra i 1.000 e i 1.600 soldati, vedrebbero raddoppiate le loro cifre e avrebbero anche “maggiore autonomia” e “armi più sofisticate”, secondo El Pais.
La NATO ha anche raddoppiato la sua presenza negli Stati membri confinanti con l’Ucraina dall’inizio dell’operazione militare russa a fine febbraio. Secondo El Pais, Ungheria, Romania, Slovacchia e Bulgaria ospitano insieme circa 40.000 soldati della NATO. Le forze della NATO nella regione comprendono anche 130 aerei da combattimento in massima allerta e 140 navi da guerra, ha aggiunto il giornale. Anche la presenza militare statunitense in Europa è cresciuta da 70.000 a 100.000 unità da febbraio.
Il blocco cambierà drasticamente il modo di considerare la Russia con l’aggiornamento del suo concetto di strategia, ha riferito El Pais. Finora, Mosca è stata definita come una nazione che non rappresenta una “minaccia” per il blocco, mentre le relazioni con la Russia sono state descritte come di “importanza strategica”. Il nuovo concetto prevede che la Russia sia definita come una “minaccia diretta e imminente” che potrebbe attaccare qualsiasi Stato membro della NATO, ha affermato El Pais, citando le sue fonti. Anche il capo della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la Russia sarà etichettata come “minaccia” nell’aggiornamento della strategia.
Massimo A. Cascone, 26.06.2022