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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

greekcrisis.fr

Le vicende del gruppo editoriale DOL e dei suoi fondatori, dalla prima occupazione tedesca ad oggi (che è in corso la seconda) mostrano la parabola del potere in Grecia. Prima con i tedeschi, poi defilati fino all’arrivo dei Colonnelli, fino al fallimento di oggi, dopo avere sostenuto tutte le misure della Troika. L’ultimo appiglio prima di affondare? Syriza, che ha rilevato l’azienda per ampliare (così spera) la platea dei suoi lettori. Ma nessuno ormai compra più giornali in Grecia, nè crede alla TV. Ma questa operazione mostra che il vero obiettivo degli uomini al potere è impadronirsi, per via politica, di tutto ciò che resta delle ricchezze nazionali. Le briciole, poichè il grosso sta andando ai creditori. E si fa largo una certezza: “Sia chiaro quindi ai futuri elettori di Francia e altrove. Prima che la sopravvivenza pura e il cannibalismo ambientale diventino le uniche regole previste dal nuovo regime totalitario, non c’è altra soluzione (vista da sinistra come da destra) che dissolvere l’Unione Europea. (…) Prima di affrontare gli avversari politici sul campo … dovremmo essere in grado di recuperare il campo stesso.”

“Non viviamo in un paese normale”. Evidenza, sotto forma di constatazione, lo si dice apertamente sulle radio ateniesi (Realfm, mattina, 18 gennaio). Su un’altra radio, il giornalista ha notato l’incremento di 1,8 €, del prezzo di ogni confezione di caffè a causa della nuova tassa che colpisce … il caffè in Grecia a partire dal primo giorno del 2017, (pacchetto di 200 gr, radio Alfa 989, mattino, il 18 gennaio). In effetti, il buon anno, si vede dal primo caffè del mattino!


Vittoria SYRIZA e la stampa di allora. Gennaio 2015
Vittoria SYRIZA e la stampa di allora. Gennaio 2015


Questi programmi del mattino fanno il giro degli altri mezzi di comunicazione, con un occhio critico. I contenuti Internet e in particolare i programmi televisivi sono malvisti agli occhi dei Greci, ma la TV rimane comunque seguita. Solo che i greci non credono più a ciò che racconta e, allo stesso modo, i giornali di carta non vendono più. La fatica, la crisi e la sfiducia portano a questo..

I media si occupano ancora della notizia del 18 gennaio e anche se l’ultimo caso è il DOL gruppo editoriale (Lambrakis), non può suscitare molto interesse tra i greci (tra la loro depressione, Cipro, e il cannibalismo di sopravvivenza dell’ambiente), ma merita di essere menzionata.

Un excursus storico è tuttavia necessario qui. C’era una volta il Gruppo Lambrakis; dal nome del suo fondatore Dimitris Lambrakis (1886-1957), giornalista influente nella vita politica di allora… e fino alla sua morte. Durante la precedente occupazione tedesca (1941-1944), aveva conferito i suoi due giornali principali (‘Eleftheron VIMA’ e ‘Athinaika Nea’) e altri affari del suo gruppo a tre giornalisti di fama (Syriotis, Zafeiropoulos, Tsartilis) prendendo le distanze, almeno ufficialmente.


Dimitris Lambrakis (1886-1957), giornalista influente. stampa greca
Dimitris Lambrakis (1886-1957), giornalista influente. stampa greca


In questi tempi … di denso collaborazionismo, l’azienda Lambrakis si unisce al gruppo tedesco Mundus, essendo questi ultimi direttamente connessi ai servizi del Ministero della Propaganda (Goebbels). Le azioni del nuovo Gruppo Lambrakis Mundus furono così suddivise: 17% Syriotis, Zafeiropuolos 16%, e 16% Tsartilis … Mundus 51%. Quando i grandi venti di guerra hanno cominciato a girare, Dimitris Lambrakis si rifugia in Egitto, al fine di ristabilire il contatto con il governo greco (pro-monarchico) in esilio, sotto il controllo britannico. Si noti che un altro governo filo-sinistra, quello della resistenza interna si era simultaneamente formato in Grecia, e … gli ingredienti amari della guerra civile (1944-1949) erano già presenti in questa (troppo familiare) cucina del futuro.

Al suo arrivo in Medio Oriente britannico, Dimitris Lambrakis fu per un certo tempo imprigionato dagli inglesi, che lo considerarono nel migliore dei casi come un filo-tedesco che aveva cambiato giacca, nel peggiore dei casi una ‘talpa’ dei tedeschi. I politici agirono in suo favore, ed ecco che il giornalista “per tutti i terreni e per tutte le stagioni”, poco a poco ritrovò il suo ruolo abituale. Al momento del rilascio, i suoi ex-giornali non furono pubblicati più, fino a che nel 1946, Lambrakis, ottenne il permesso di riprendere le attività del suo gruppo; il trucco era stato quello di cambiare le testate dei giornali … interessati. Così, ‘Eleftheron Vima’ diventò ‘a Vilma’ e ‘Athinaika Nea’ diventò ‘Ta Nea’, bisognava pensarci.

Il grande magnate della stampa greca ha spesso sottolineato il suo presunto non coinvolgimento negli affari del gruppo (quando era tedesco), il problema è che Syriotis, Zafeiropuolos e Tsartilis, questi tre moschettieri … Mundusiani; hanno tutti “naturalmente” conservato le loro posizioni di leadership all’interno del gruppo, e nessuno si è  mai preoccupato né tanto meno nessun giudice ha mai contestato le loro avventure editoriali sotto l’occupazione, (tra le fonti Demostene Koukounas ” I segreti compromettenti della occupazione “, Atene, 2015).


Christos Lambrakis e Yorgos Simitis.stampa
Christos Lambrakis e Yorgos Simitis.stampa


Dettaglio importante, è stato solo alla caduta del gabinetto Yorgos Papandreou (nonno del disastroso George, 2010), che Dimitris Lambrakis ottenne finalmente il permesso di prendere il controllo di tutte le attività del suo gruppo nel 1946, perché Papandreou si era opposto. Dopo la morte di Dimitris, suo figlio Christos Lambrakis ha preso il controllo del gruppo … e tutto continuò come al solito.

Nel 1965 poi, l’uomo Christos Lambrakis, influente come è sempre stato … come lo fu il padre, contribuì non poco all’”Apostasia del 1965″ e mantenne ancora i suoi giornali durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974).

Durante il periodo dei colonnelli, Stavros Psycharis, giovane e promettente giornalista …, entrò nel gruppo, diventandone uno dei suoi punti di forza … legandosi in relazione di amicizia con Vyronas Stamatopoulos, poi Ministro della stampa della giunta. Di più, Stamatopoulos era stato il padrino del figlio di Psycharis per il suo battesimo. Stavros Psycharis alla fine diventerà l’uomo forte del gruppo, molto vicino all’uomo di Berlino ad Atene (non è l’unico), l’ex primo ministro del Pasok Simitis, architetto dell’euro Grecia per mezzo di Goldman Sachs. Poi, alla  morte di Christos Lambrakis (2009), Psycharis diventò il potente capo del gruppo.


Christos Lambrakis e François Mitterrand. stampa greca
Christos Lambrakis e François Mitterrand. stampa greca


Oggi, durante il periodo della nuova occupazione tedesca di marca europeista attiva in Grecia dal 2010 (avvento … della Troika), il gruppo di DOL-Lambrakis-Psycharis ha sostenuto, con una regolarità infallibile, tutti i governi dei memoranda, ha sposato tutte le posizioni della troika come quelle di Berlino-Bruxelles e ha appoggiato tutti gli … attacchi chirurgici contro la Costituzione. Salvo che la crisi, l’erosione dei lettori, il calo della manna finanziaria offerta dalle banche e raramente rimborsata, hanno infine contribuito al declino del gruppo.

Questo non ha impedito a Vassilis Moulopoulos, giornalista e deputato influente, talvolta presentato come rivale di Psycharis (i due uomini sono ancora imparentati), di lasciare il gruppo editoriale per diventare progressivamente … aggiornamento del 17 gennaio 2017,  Presidente del Consiglio di Gestione del quotidiano di SYRIZA “Avgi” e anche deputato dello stesso partito!

A un pelo dalla … fine politica del Gruppo DOL, Stavros Psycharis è perseguito dalla giustizia greca per reati fiscali relativi ai suoi redditi degli ultimi quindici anni. Le accuse contro Stavros Psycharis riguardano evasione fiscale e riciclaggio di denaro di origine criminale, dato che ancora non ha saputo spiegare da quale … ‘buco’ siano arrivati circa 45 milioni di reddito dal 2000 in poi.


Stavros Psycharis. stampa greca, 2017
Stavros Psycharis. stampa greca, 2017


Il problema è che in questo 18 Gennaio 2017, Stavros Psycharis è uscito dall’ufficio del giudice ancora libero (anche se a certe condizioni) e questo nonostante penda un’altra istruttoria in corso sui suoi prestiti personali non rimborsati e oggi “incagliati”… che portano le cifre totali a a € 57 milioni. Il problema è che in questo momento in Grecia, ci sono persone che sono state in prigione per una multa di 5.000 euro, una vedova povera, ad esempio nel villaggio di origine della mia famiglia in Tessaglia, ha venduto le sue verdure senza autorizzazione al mercato della città.

Il problema è sia che Vassilis Moulopoulos, solo il giorno dell’udienza di comparizione del suo ex capo Psycharis davanti alla giustizia, è diventato il capo del gruppo DOL-Psycharis-Lambrakis, rispristinandone il funzionamento. “Salvare il gruppo ed i suoi dipendenti,” questo è il breve slogan del giorno … ma ahimè abbiamo sperimentato le delusioni con SYRIZA, come con tutti gli altri.

SYRIZA pensa di potersi installare in modo permanente negli affari succosi del potere e del paese conquistato. Dal momento che il suo quotidiano “Avgi” non ha mai superato una diffusione “confidenziale” e, come altri mezzi di comunicazione vicini al partito, non raggiungono la gran parte di radicali indecisi e di altri cadavero economici; i Syrizisti, l’ultima sinistra, radicale nel suo cinismo, sperano di esercitare influenza anche governando sulle macerie di DOL. Un gruppo editoriale che li ha combattuti per tanti anni … ma che esisteva già prima dell’arrivo al potere della squadra di alpinisti dalla banda Tsipras.

Vassilis Moulopoulos, SYRIZA. stampa greca, 2017
Vassilis Moulopoulos, SYRIZA. stampa greca, 2017

 

I greci sono tanto scettici sulle notizie dei notiziari televisivi  e i giornali non si vendono più. La fatica, la crisi e la sfiducia li hanno fiaccati. “Noi non viviamo in un paese normale”, e anche certa stampa tedesca ha scritto questa settimana che la crisi ha fatto sì che i greci, non solo si sono impoveriti, ma anche più del 50% di loro soffre di depressione cronica. Buona questa.

Dalle trasmissioni radiofoniche del mattino, il 18 gennaio. “Il nostro personale politico è messo peggio che mai. L’amministrazione è in pronunciato stato di degrado, non c’è più un vero e proprio programma in televisione (ormai solo privata), perché in realtà tutti i canali, come tutti i gruppi editoriali sono quasi in bancarotta “.


Produzioni locali e ... esotiche. Atene, gennaio 2017
Produzioni locali e … esotiche. Atene, gennaio 2017
Cartoline e foto. Passato all’ammasso. Atene, gennaio 2017
Cartoline e foto. Passato all’ammasso. Atene, gennaio 2017

 

Intrattenimento strano. Atene, gennaio 2017
Intrattenimento strano. Atene, gennaio 2017


Scopriamo di conseguenza sulla nostra pelle, questi programmi di ‘cucina Applicata ‘, dove questi illustri sconosciuti o, talvolta, attricette a malapena note, preparano ricette appetitose. Solo che la maggioranza dei greci non sono più in grado di comprarsi gli ingredienti o i prodotti … così portati alla ribalta, dopo avere perso la vita. Due anni dopo l’arrivo al (pseudo) potere di SYRIZA (gennaio 2015), è un record.

“Mi sento come al capezzale di un moribondo, circondato da sciocchi isterici; tutti presi dalla mania di ucciderlo il più presto possibile. Perché tutte le funzioni vitali sono affidate ai loro automatismi e alla sola resistenza dei nervi del moribondo”; ha scritto il nostro poeta Seferis  testimone oculare della guerra civile ad Atene nel dicembre 1944. Il moribondo è ovviamente la Grecia. Essa lo è ancora. “La tragedia è che tra i governanti, nessuno ha la consapevolezza precisa delle dimensioni geopolitiche della crisi che il nostro paese sta vivendo. Ho l’orribile sensazione … di scoprirmi inutile e solo, circondato da tanti sciocchi e bugiardi” (Yorgos Seferis dicembre 1944).

Le trasmissioni radio del mattino, amici che non rispondono più al telefono, animali domestici smarriti, spettacoli strani da vedere, cartoline e foto del passato all’ammasso, cibi locali e produzioni internazionali; Infine, Joachim, il gatto di Greekcrisis davanti all’ultimo e unico caldo ristoro.


Joachim, davanti alla stufa. Atene, gennaio 2017
Joachim, davanti alla stufa. Atene, gennaio 2017

 

Visitiamo il vecchio Museo Archeologico di Atene. Gennaio 2017
Visitiamo il vecchio Museo Archeologico di Atene. Gennaio 2017

 

statue dietro una recinzione, ormai permanente. Atene, gennaio 2017
statue dietro una recinzione, ormai permanente. Atene, gennaio 2017


Visitiamo, e ci piacerebbe visitarlo di nuovo, il vecchio Museo Archeologico di Atene, i suoi affreschi antichi, i suoi amuleti, le sue statue che ci appaiono intrappolate dietro la loro recinzione, ormai permanente. Atene di un tempo, Atene in occasione della firma dell’adesione della Grecia alla CEE, presso un libraio. “La fine della UE”, il libro Coralie Delaume e David Caya ho appena ricevuto da parte degli autori e li ringrazio.

Sia chiaro quindi ai futuri elettori di Francia e altrove. Prima che la sopravvivenza pura e il cannibalismo ambientale diventino le uniche regole previste dal nuovo regime totalitario, non c’è altra soluzione (vista da sinistra come da destra) che dissolvere l’Unione europea.


Firma della adesione alla CEE ... in una bancarella. Athens, Gennaio 2017
Firma della adesione alla CEE … in una bancarella. Athens, Gennaio 2017


Inoltre, l’unica realtà – di sinistra e di destra il più possibile – è esattamente la seguente. Prima di affrontare gli avversari politici sul campo … dovremmo essere in grado di recuperare il campo stesso.[ndt: per quelli che “se vuoi uscire dall’euro, allora sei come Salvini”]

E pensare che una SYRIZA qualunque manovra per poter controllare una stampa che nessuno leggerà più. Decisamente, non viviamo in un’Europa normale.


La fine dell'Unione europea. Francia e Grecia nel 2017 ...
La fine dell’Unione europea. Francia e Grecia nel 2017 …


Panagiotis Grigoriou

Fonte: www.greekcrisis.fr/

Link: http://www.greekcrisis.fr/2017/01/Fr0576.html#deb

19.01.2017

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANZ

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