FONTE: ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Marta, Charlie e altri macachi sono rinchiusi nelle gabbie di uno stabulario, presso un’importante università italiana. Questi non sono i loro veri nomi, che abbiamo deciso di non divulgare così come non divulgheremo il nome dell’università e di chi ci ha lavorato alcune settimane, con lo scopo di documentare e rendere visibile la loro triste vita.
Questi macachi vivono in piccole gabbie spoglie. Inseriti nel cranio e nelle tempie hanno degli elettrodi, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti. Una vita di totali privazioni porta molti di loro a comportamenti stereotipati: si muovono avanti e indietro nella gabbia, leccano compulsivamente le pareti e mordono senza sosta lucchetti e sbarre. Immagini come queste lasciano il segno. Non accade spesso di poter vedere video dall’interno dei laboratori di ricerca. Questa è la prima indagine compiuta “sotto copertura” in Italia, mentre le più recenti in Europa sono di cinque o sei anni fa, che diffondiamo oggi in occasione del 40esimo anniversario della Giornata mondiale per gli animali nei laboratori.
[Attenzione: le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità]
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/24/macachi-rinchiusi-in-laboratorio-i-loro-sguardi-sembrano-chiederci-e-davvero-necessario/5132409/?-veleni
24.04.2019
I “ricercatori” passano la vita a ricercare e per questo ricevono uno stipendio. Io ho già trovato, e non ricevo nessuno stipendio!
Quindi la radice del problema sta nella necessità di dare degli stipendi!
Essere crudeli con gli animali è indice indiscusso di gravi turbe mentali. Per quanto mi riguarda gli animali li rispetto, ho pure fatto donazioni di cibo ai canili, ma devono stare alla larga da me. tutti gli animali. Molto alla larga. Ma ci sono un paio di cosette che dovete sapere. Non è normopensante nemmeno chi li coccola come fossero bambini , o va cianciando che gli “fanno compagnia”. Compagnia de che? Un animale? Tempo fa, sul TG 3, sicuramente per errore perchè l’han fatto sparire subito, Michela Brembilla, che gli animali li rispetta ma che è sicuramente persona NORMALE (termine in disuso da rispristinare), in un corteo, inalberava un cartello con su scritto: “BASTA ABUSARE SESSUALMENTE DEGLI ANIMALI”. QUINDI si abbia la compiacenza di istituire la Giornata del rispetto per gli Animali che basta e avanza e comprende ovviamente la messa al bando di esperimenti inutili e schifosi.
vi è una forte tendenza ad umanizzare gli animali, soprattutto da parte di umani animalizzati!
Provate ad immaginare se le immagini si fossero riferite a dei cani, si sarebbe scatenata l’ira dell’inferno, animalisti sul piede di guerra e magistratura a caccia dei colpevoli, i giornali avrebbero sconvolto la nazione.
Ma questi non interessano a nessuno, non sono neanche figli di un dio minore.
Sono semplici cavie, come tanti umani privi di coscienza.
Esatto.
Fra l’altro il cane è l’animale che uccide più esseri umani al mondo.
Siamo una razza di coglioni.
Che schifo! L’umanità merita l’estinzione! Che schifo anche sti ricercatori che non sanno quello che li aspetta quando arriverà la loro di fine!
“Il dato positivo è che anno dopo anno il numero totale di animali utilizzati per la ricerca scientifica è in graduale diminuzione”…di questo passo mi domando quando raggiungeremo il livello di civilta`espresso della legislazione della Germania degli anni …. trenta del 900?
Al posto dei macachi,bisognerebbe usare la classe politica italiana ed europea.Poi finiti questi,i banchieri,poi gli amministratori delle multinazionali,poi la classe clericale,poi militari e forze dell’ordine.Visto che a noi,ci stanno già sezionando loro.
Secondo me non stanno facendo nessuna ricerca ma stanno accontentando gli appetiti di qualcuno, soldi ed anche l’Italia ha sempre dimostrato di non avere nessun rispetto neanche per gli animali, fanno anche messe nere con sacrificio di animali che vengono scannati per? C’è un problema serio di salute mentale.