Lo sciacallo imperialista e le alleanze militari

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di Eugenio Orso per Comedonchisciotte.org

In apertura della mia dissertazione geopolitica, che è quella di un comune “uomo della strada” e non di un (presunto) esperto, voglio chiedere scusa a tutti i Canis Lupulella, volgarmente noti come sciacalli, che appartengono a una specie naturale con una propria dignità e funzione nell’Ecosistema e che io chiamerò in causa, metaforicamente, nel modesto articolo che segue …

Come osserviamo da qualche anno, stanno arrivando i tempi bui della resa dei conti, di gran parte del pianeta, all’incirca i tre quarti della popolazione mondiale che furono ex secondo, terzo e quarto mondo, con il sanguinario impero del male statunitoide-anglo e giudaico globale.

La suprema talassocrazia globalista è ormai in aperta crisi, militare, industrial-produttiva, sociale ed economica, e la sua moneta di riferimento, il dollaro, che per decenni ha consentito di finanziare l’espansione militare e la razzia di risorse altrui, in nome della democrazia, dei diritti umani e di altre corbellerie giustificatorie e propagandistiche, fra non molto sarà seriamente in forse come valuta di riserva mondiale.

Notiamo che l’impero, subodorando la sua progressiva perdita di potenza, dall’economia al “consenso” internazionale, soprattutto dopo l’elezione alla presidenza usa dello scandaloso guerrafondaio biden e la ritirata vergognosa dall’Afghanistan, liberato dai Taliban in un baleno, ha accelerato la destabilizzazione del mondo in molti quadranti geopolitici, a partire all’ukraina e a seguire in Medio Oriente, per mano della sua componente ebrea e sionista.

L’impero ha urgenza di arginare l’emergere di potenze indipendenti, di acquisire risorse sottratte ai popoli, con ogni mezzo compresa la guerra, che devono affluire nel suo centro, segnatamente negli usa egemoni e “indispensabili”, per affrontare i nuovi competitori e mantenere la presa sul mondo.

Comprendiamo che il conflitto in ukraina è stato scatenato dall’impero, per volontà delle sue élite finanziarie ed ebree, con il duplice fine di contenere e circondare la Federazione Russa e di distruggere nello stesso tempo l’economia europea, rendendo le colonie in Europa sempre più distanti dalle Federazione russa e sempre più dipendenti dal centro dell’impero, mentre gli ebrei invasori della Striscia di Gaza hanno sì obbiettivi di pulizia etnica e di acquisizione di territori, per i nuovi “kibbutzim”, ma anche quelli di controllare le risorse energetiche davanti a Gaza, nel Mediterraneo orientale, e di costruire il cosiddetto canale ben gurion, vagheggiato già negli anni sessanta per collegare il Mediterraneo al Mar Rosso, in alternativa al canale di Suez.

Notiamo, però, che le principali Potenze Libere che potrebbero sconfiggere l’impero del male assoluto, della strage, della razzia e della guerra, non hanno voluto, o potuto politicamente, raggiungere un’intesa stabile e forte sul piano militare, limitando di molto, a causa di questa grave mancanza, l’efficacia della loro azione geopolitica, che a questo livello di scontro non può essere solo diplomatica ed economica, come l’aggressione alla Siria, la distruzione della Libia e il più recente conflitto ukraino testimoniano in modo lampante.

Mancando un trattato di alleanza militare, contrapposto a quello atlantico imperialista, mancando dunque un obbligo a intervenire con le armi sul campo uno in difesa dell’altro, ma anche di paesi ancora sovrani che volessero aderirvi per difendersi dal mostro “marino”, le Potenze Libere non hanno fatto di certo il loro interesse geostrategico, nei confronti del comune nemico, e neppure quello dei popoli minacciati o già dominati.

La carenza di cui sopra è di fondamentale importanza, assieme a un mancato coordinamento militare, fra le Potenze Libere, delle future, probabili azioni militari, perché ciò ritarderà la caduta o il ritiro da gran parte del pianeta dell’impero del male assoluto, consentendogli di agire ancora per destabilizzare, secondo la sua convenienza, molti paesi nel mondo e commettere impunemente crimini di genocidio, pulizia etnica, strage e massacri di civili inermi, tant’è che ciò che sta accadendo in Palestina né una prova sanguinosa.

Ciò consentirà ancora alle organizzazioni criminali armate dell’impero, prime fra tutte la cosiddetta alleanza atlantica, di continuare come fanno abitualmente gli sciacalli, mangiatori di carogne e pericolosi per i piccoli animali, cioè di attaccare “le prede” separatamente, una ad una, con una superiorità locale e temporanea che gli consente di vincere e nutrirsi delle loro carcasse …

Lo sciacallo imperialista occidentaloide (che non è una nuova specie naturale, beninteso!) quando vede un avversario unito, grande e forte, determinato a combattere, scappa a gambe levate, esattamente come lo sciacallo in natura, quindi un formale trattato di alleanza militare, prima di tutto fra Russia, Iran e Cina, non potrebbe produrre che effetti positivi e soprattutto “preventivi” in questa lotta geopolitica e planetaria, che ormai coinvolge tutti i continenti, la vecchia Europa ivi compresa.

Abituato ad aver a che fare con prede deboli, o a spolpare le carcasse di morti, il predatore necroforo non sa e non vuole affrontare avversari forti e uniti, per cui ha fatto di tutto per disunire i suoi “competitori” a livello planetario, brigando per poterli affrontare separatamente, o per distruggerli con complotti e destabilizzazioni dall’interno, come nel caso russo con i navalny e le politkovskaja, o in quello cinese con la diffusione dell’arma biologica Covid-19.

Il trattato militare formale fra le predette Potenze Libere, opposte all’impero malvagio in primo luogo quanto a organizzazione dei rapporti fra stati e nazioni nel mondo, per un nuovo ordine mondiale più giusto, rispettoso dei popoli e dei loro diritti, avrebbe quindi, prima di ogni altra cosa, il probabile effetto di dissuadere le forze oscure dell’impero talassocratico-globalista dal compiere nuove aggressioni predatorie e genocide contro gli altri popoli, il che è un effetto positivo di primaria importanza e limiterebbe le probabilità di uno scontro globale-nucleare, anziché aumentarle, come invece accade oggi senza una vera unità sul piano militare delle Potenze Libere.

Un coordinamento militare formalizzato in un trattato, da parte di Russia, Iran e Cina, estensibile ad altri paesi in lotta contro l’impero, come ad esempio la Siria martire e l’Iraq, o la Corea del Nord e il Venezuela, fungendo da deterrenza forte sul piano militare, ridurrebbe le probabilità di aggressione a paesi deboli, in via diretta o più spesso in via indiretta, da parte dello sciacallo imperialista, con tutto il corredo degli invii di armi e delle sanzioni arbitrarie, ai quali ci hanno abituato gli statunitoidi-occidentaloidi.

Immaginiamo, inoltre, l’impatto che una simile alleanza militare, superiore all’impero in molti sistema d’arma, da quelli nucleari all’artiglieria, dai mezzi blindati ai droni, potrebbe avere sulle colonie sottomesse all’impero del male, a partire da quelle della vile Europa occidentale, le più “azzerbinate” nei confronti degli usa e degli ebrei … Non è difficile prevedere che ciò provocherebbe problemi interni alla cosiddetta alleanza atlantica, che è un fulcro importantissimo del potere imperiale, causandone un progressivo scollamento e indebolimento, il che comprometterebbe anche la tenuta dell’unione europoide/ eurolager che c’imprigiona, con un importante effetto domino, essendo le sue sorti legate a doppio filo a quelle della nato e della conseguente occupazione usa del territorio europeo.

Il detto “Uniti si vince” dovrebbe essere fatto proprio, fino alle estreme conseguenze di un’alleanza militare formale, da Russia, Iran e Cina, mettendo da parte eventuali diversità di vedute su specifici temi ed “egoismi”, o divergenze di interessi, che caratterizzano da sempre sistemi di governo e di potere diversi, perché l’impero è apertamente in crisi e non è più il momento di cincischiare, cioè di perdere tempo senza concludere nulla, rinviando al futuro decisioni importanti, come quella di una vera e propria alleanza militare, che dovrà essere esplicitamente contro l’impero e gli usa, contro l’alleanza atlantica, non più onnipotente e alquanto “disarmata” a causa del conflitto ukraino, e contro il recente patto trilaterale aukus, stabilito per controllare il Pacifico e l’estremo oriente in funzione anti-cinese.

Abbiamo saputo delle manovre militari comuni russo-cinesi, oppure di quelle navali russo-iraniane-cinesi, ma tutto ciò è ben lontano dall’essere sufficiente, per contrastare la cosiddetta alleanza atlantica (e l’aukus in oriente) che ha un solo padrone, quindi un unico centro decisionale, ed è al servizio di un nuovo assolutismo peggiore di tutti i precedenti nella storia, quello del grande capitale finanziario anglo-giudaico deterritorializzato.

Pensate cosa sarebbe successo in ukraina, se fosse stata attiva l’alleanza militare e il coordinamento nelle operazioni militari fra le Potenze Libere, con un intervento diretto cinese e nord coreano sul campo di battaglia, e una contemporanea operazione militare cinese, coordinata con l’intervento russo nel Donbass e appoggiata dai satelliti, dai missili e dall’aviazione russa, per la liberazione dell’isola di Formosa, aprendo un nuovo fronte distante ben ottomila chilometri dal precedente.

Nell’ipotesi fatta, la sconfitta degli usa-nato sarebbe stata anticipata di molto, rispetto a ciò che sarà, per non parlare dell’invasione di Gaza, con gli ebrei dell’entità sionista in Palestina e quelli che “popolano” i gruppi di comando negli usa che ci avrebbero pensato non due, ma tre volte o quattro volte prima di invadere la Striscia di Gaza e iniziare il massacro dei palestinesi, oggi in pieno corso.

Per sconfiggere lo sciacallo imperialista o almeno ricacciarlo indietro, nella sua tana sull’altra sponda dell’Atlantico, o del Pacifico, a seconda del punto in cui si è nel mappamondo, Russia, Iran e Cina dovrebbero comprendere che i BRICS, in cui entrerà ufficialmente anche l’Iran il 1° gennaio 2024, la più limitata SCO (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai) e altre simili organizzazioni non sono sufficienti, come non sono sufficienti un sistema alternativo per i pagamenti internazionali e la sostituzione progressiva del dollaro in quanto valuta di riserva, o l’iniziativa strategica cinese chiamata Nuova Via della Seta, se non c’è un trattato di alleanza militare, forte e formalizzato, e il coordinamento da un punto di vista militare fra le Potenze Libere, sui vari fronti di conflitto.

Data la natura dell’impero maligno, l’avanzata strategica del mondo libero non potrà essere sostenuta che con “manu militari” e un efficace coordinamento, fra gli eserciti, affrontando uniti la minaccia dell’”egemone” in nuovi teatri di scontro.

Proprio perché manca quanto precede, come ho già ricordato, il conflitto ukraino è ancora in corso, per quanto tempo non sappiamo, e gli ebrei hanno potuto devastare impunemente la poverissima Striscia di Gaza, ed anche in tal caso quanto durerà il massacro di civili non è dato sapere …

Unitum te vincere dovrebbe essere il motto, sapendo che divisi si perde, mai come oggi nel confronto geopolitico in atto, in cui lo sciacallo imperialista, che delimita i propri territori non con l’urina e le feci, ma con la guerra, le destabilizzazioni e le devastazioni socio-economiche, sembra scatenato e sempre alla ricerca di nuove prede da aggredire.

Eugenio Orso

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