Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del Nucleo Comunista Internazionalista al comunicato del Fronte della Primavera Triestina riguardante gli attacchi contro gli Houthi yemeniti dei giorni scorsi.
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Riceviamo e diffondiamo il comunicato fatto dai giovani del Fronte della Primavera Triestina sull’attacco sferrato dai soliti capibastone imperialisti contro le postazioni degli Houthi yemeniti nella notte di giovedì 11 gennaio.
Condividiamo e sottoscriviamo la lettera e lo spirito in esso contenuto e trasmesso. Invitiamo tutti coloro che, come noi, ne condividono il senso a darne la massima diffusione possibile.
Vogliamo solo aggiungere brevemente:
Noi non sappiamo se questo colpo e scambio di colpi resti un episodio ancora limitato e localizzato nella guerra in corso aperta dall’attacco del 7 ottobre condotto dalla Resistenza palestinese e spalleggiato dai paesi e dalle forze dell’Asse della Resistenza, oppure se da adesso si aprano per davvero le cataratte. Si aprano le cataratte non solo in tutta l’area ma coinvolgendo tutti. Tutti, inteso anche noi “spettatori” occidentali. Ci auguriamo non solo che “i ribelli” Houthi yemeniti, spalleggiati dalle forze dell’Asse, siano in grado di far pagare il più salato dazio possibile alla forza imperialista. Non solo questo. Ma anche che i complici-collaborazionisti dell’imperialismo nella regione cioè i regimi degli Stati-“fratelli islamici” (che ad eccezione dell’Oman sembra abbiano aperto/concesso il loro spazio aereo al dispositivo di attacco imperialista) non la passino liscia e paghino un altrettanto salato dazio.
Su tutti in particolare il regime saudita (neanche diciamo degli emirati-staterelli tipo Qatar o del Regno di merda del Bahrain ecc. tutti edificati e mandati avanti – è bene ricordarlo – dal lavoro super-sfruttato di milioni di proletari immigrati), particolarmente empio ed ipocrita oltre ogni limite in quanto custode delle due principali città sante dell’Islam. Ci teniamo a sottolineare questo aspetto, da dichiarati “infedeli” e miscredenti quali siamo, idealmente rivolti alla massa dei credenti islamici che è in larga parte massa di oppressi.
Regime saudita (idem gli altri), vergognoso e miserabile profanatore vivente e ambulante dell’opera e dello spirito del Profeta. Ciò detto anche se tale regime trovasse utile convertire la sua montagna di sporchi dollari ed euro in yuan o rubli e trovasse utile “passare di campo” mettendosi in affari ed in intesa geopolitica con Mosca e Pechino.
Infine:
La Resistenza palestinese ha giustamente affermato che la difesa e la liberazione di Al Aqsa (che è uno degli obiettivi dichiarati dell’operazione del 7 ottobre) non è solo una “questione nazionale” del popolo palestinese ma è un obiettivo per tutta la comunità arabo-islamica. Noi affermiamo che tale difesa e liberazione passa necessariamente per la liberazione della Mecca e di Medina dalle mani degli empi e degli ipocriti cani da guardia dell’imperialismo che attualmente le custodiscono.
Viva “i ribelli” Houthi! Abbasso la real-politik degli Stati e delle cancellerie borghesi!
(Inutile dire che il capitalismo italiano è pienamente compartecipe del dispositivo imperialista Nato/Occidente collettivo quindi del massacro in Gaza e Cisgiordania, quindi dei colpi sferrati contro “i ribelli” Houthi e le forze dell’Asse della Resistenza. Solo è più pavido, subdolo e vigliacco rispetto ai capobastone USA/GB, oltreché badogliano come da tradizione infame della borghesia italica e della gamma variegata e multicolore dei suoi rappresentanti politici).
12 gennaio 2024, Nucleo Comunista Internazionalista
L’imperialismo americano-occidentale colpisce ancora! Piena solidarietà al popolo yemenita!
Scritto il 12 gennaio 2024
Abbiamo appreso che questa notte l’imperialismo ha colpito ancora.
I recentissimi bombardamenti sullo Yemen, volti ad attaccare gli eroici Huthi, sono l’ennesima vile manifestazione di un blocco di potere, ossia quello dell’occidente imperialista, sempre più isterico.
Gli yemeniti del movimento Ansar Allah hanno resistito per anni sotto le bombe saudite ed emiratine (fornite dai paesi occidentali, amici e soci in affari delle petromonarchie arabe), hanno combattuto Al-Qaida e ISIS (infiltrati in Yemen con la complicità saudita, in funzione anti Ansar Allah) ed hanno pure opposto resistenze alla campagna di vaccinazione COVID nei territori da loro controllati.
Ora, agli occhi della plutocrazia globale, essi si sono macchiati di un’altra gravissima colpa, ossia quella di aver dato il più grande e concreto sostegno (in base alle loro possibilità) alla causa palestinese, bloccando e sabotando il traffico mercantile, in transito nel Mar Rosso, diretto in Israele o comunque legato a compagnie e società israeliane.
Le azioni delle forze Huthi-yemenite hanno minato interessi capitalistici internazionali e messo in evidenza l’ipocrisia e la bassezza tanto della comunità internazionale, immobile e dunque complice del massacro in corso a Gaza, quanto di molti paesi arabi che, oltre a retoriche dichiarazioni di facciata, non stanno facendo nulla di concreto per sostenere la resistenza e la martoriata popolazione palestinese.
Addirittura pare che alcuni di questi stessi Stati arabi, che peraltro ospitano sul loro territorio basi americane, abbiano aperto i loro spazi aerei agli angloamericani (sostenuti da una coalizione che comprende Australia, Canada e Paesi Bassi) per i loro raid sullo Yemen.
Noi non possiamo che esprimere la nostra più piena solidarietà ai grandi e coraggiosi yemeniti, che con grande coerenza e tenacia sono stati disposti a mettersi contro le canaglie imperialiste pur di essere coerenti e solidali con il resistente popolo di Palestina.
Non possiamo che ammirare la loro prodezza, la loro audacia e la loro esemplare combattività.
Siamo sicuri che, così come non si sono fatti piegare dalle aggressioni saudite ed emiratine, i fratelli Huthi non si faranno vincere dai vigliacchi attacchi occidentali.
Al crescere della nostra stima per gli yemeniti cresce proporzionalmente il nostro disgusto per la vile comunità internazionale, per l’operato dell’ONU, per gli Stati dell’Occidente imperialista e, soprattutto, per quei governi arabi complici che, mentre i fratelli palestinesi muoiono sotto le bombe sioniste, stanno a guardare e a fare accordi (e affari) con l’entità sionista ed i suoi alleati.
Onore alla resistenza palestinese! Onore agli Huthi! Onore all’asse della resistenza! Vergogna agli infami USA, Regno Unito, Unione Europea, NATO e ai loro governi arabi amici, complici del massacro sionista!
SOLIDARIETÀ ALLO YEMEN! SOLIDARIETÀ ALLA PALESTINA!
FRONTE DELLA PRIMAVERA TRIESTINA, Territorio Libero di Trieste, 12/01/2024