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La Redazione

 

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L’abbandono americano del trattato Open Skies è una scelta folle

Ed è anche un bel paradosso, visto che lo stesso Biden aveva definito "miope" il ritiro di Trump dall'accordo.
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A cura di ernestW
Il 9 Giugno 2021
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Aereo RC-135

Aereo da ricognizione a larga raggio Boeing RC-135

Daniel Larison – Responsible Statecraft – 3 Giugno 2021

 

L’amministrazione Biden ha avuto l’opportunità di salvare il trattato Open Skies (Cieli Aperti), ma ha preferito lasciarlo morire.

Gli Stati Uniti si erano ritirati dal trattato già sotto la precedente amministrazione, nel novembre 2020, ma Biden sarebbe potuto rientrare. Tuttavia, il mese scorso il Dipartimento di Stato ha annunciato che gli Stati Uniti non sarebbero rientrati nel trattato, e anche il governo russo ha preso provvedimenti per abbandonarlo.

L’uscita dei due stati più importanti da Open Skies segna a tutti gli effetti la sua fine. La decisione rappresenta un’inversione rispetto alle critiche di Biden circa il ritiro di Trump, che aveva definito poco lungimirante. La bizzarra decisione dell’amministrazione di stracciare il trattato rende meno probabile un qualsivoglia progresso per Stati Uniti e Russia circa un nuovo programma di controllo degli armamenti, e getta una lunga ombra sul prossimo vertice di Ginevra, che si terrà il 16 giugno. Gli esperti del settore hanno reagito alla decisione di Biden con sgomento e sconcerto.

Ancora una volta, Biden ha permesso che un’avventata decisione di Trump restasse in piedi per le ragioni sbagliate, e ha minato la diplomazia tra Stati Uniti e Russia prima ancora di iniziare.

Il trattato Open Skies permetteva agli stati membri di sorvolare senza armi il territorio degli altri stati membri. Anche se l’idea dei sorvoli reciproci fu suggerita per la prima volta dal presidente Eisenhower nel 1955, il trattato fu creato alla fine della Guerra Fredda come meccanismo per mantenere la stabilità e aumentare la trasparenza tra i suoi membri. Gli Stati Uniti e i loro alleati potevano, con breve preavviso, monitorare dove la Russia stava stazionando e spostando le sue forze, e la Russia poteva monitorare ugualmente le forze statunitensi e alleate. Open Skies era un semplice accordo di controllo degli armamenti, ma era un accordo importante che beneficiava gli Stati Uniti e i loro alleati europei, fornendo ai governi informazioni sulle posizioni e sui movimenti delle truppe russe, che potevano poi essere condivise con tutti gli altri membri.

Per riassumere, ora gli Stati Uniti sono in perdita, e l’Europa è meno sicura di prima.

Per quasi vent’anni da quando è entrato in vigore nel 2002, il trattato ha permesso agli Stati Uniti di raccogliere informazioni sulle forze russe. Gli Stati Uniti fornivano quanto appreso anche a stati più piccoli, i quali non disponevano di satelliti o non avevano la possibilità di condurre i propri sorvoli. Quasi tutti i sorvoli sono stati effettuati sopra il territorio europeo, quindi l’idea che il trattato sia svantaggioso per Washington non ha senso. Come Moritz Kütt ha osservato dopo aver studiato i dati, “gli americani volano molto più spesso sulla Russia di quanto i russi non volino sugli USA”.

Il trattato era un buon esempio di un accordo multilaterale reciprocamente vantaggioso che ha contribuito a rassicurare e rendere più sicuri gli alleati europei. Ci si sarebbe aspettato che Biden, dopo quattro anni di Trump, tentasse di ripristinare esattamente questo tipo di accordi; è quindi sconcertante che l’amministrazione abbia invece scelto di lasciarlo crollare, mentre enumera le varie violazioni russe dell’era Trump.

Open Skies era stato pensato per rafforzare la fiducia tra i suoi membri, e mirava ad evitare che la cattiva comunicazione e la confusione portassero ad una escalation indesiderata e ad una possibile guerra. Le violazioni russe del trattato meritavano di essere prese sul serio, ma non erano così gravi da giustificare l’annullamento dell’accordo. La voce più forte contro la decisione dell’amministrazione Biden di lasciar morire il trattato era venuta proprio da Biden stesso, il quale, quando era candidato, attaccò la decisione di Trump di ritirarsi.

Lo scorso maggio, Biden ha detto: “Queste violazioni russe dovrebbero essere affrontate non ritirandosi dal trattato, ma cercando di risolverle attraverso il meccanismo di attuazione e controversia del trattato stesso”.

Questa era esattamente la posizione giusta da prendere all’epoca, conseguentemente non ha senso che le violazioni russe ora spingano gli Stati Uniti ad abbandonare il trattato. “Senza di noi, il trattato potrebbe disintegrarsi”, ha avvertito Biden. Eppure, ora che Biden è presidente, è rimasto a guardare mentre il trattato si disintegrava. Biden ha rimproverato Trump per essersi allontanato dal trattato, e lo ha esortato a invertire la rotta. Ora le sue stesse parole dovrebbero essergli rivolte contro: “Dovrebbe rimanere nel trattato Open Skies e lavorare con gli alleati per affrontare e risolvere i problemi relativi alle violazioni della Russia”. Ma, pur avendo la possibilità di fare proprio questo, Biden si è tirato indietro.

La sua decisione è in netto contrasto con la sua volontà di annullare diverse altre decisioni di Trump circa il ritiro da accordi multilaterali. Arriva anche in un momento in cui avere la capacità di condurre sorvoli sopra la Russia sarebbe utile, alla luce del recente rafforzamento militare della Russia lungo il confine ucraino. Michael Krepon si era espresso circa la grande utilità di un sorvolo in aprile, reso impossibile dalla decisione di Trump di ritirarsi:

“Sarebbe un buon momento per un altro sorvolo straordinario, per dimostrare la leadership degli Stati Uniti. Caricare un nuovo aereo americano di Open Skies, con osservatori scelti tra vari amici e alleati. Dimostrare solidarietà. Conoscete la procedura… Ma questo non accadrà. Non ci sono nuovi aerei Open Skies, e l’amministrazione Trump ha fatto a Putin il regalo di ritirarsi dal trattato Open Skies”.

Paradossalmente, il Dipartimento di Stato ha citato il recente potenziamento bellico della Russia come motivo per rinunciare al trattato: “Inoltre, il comportamento della Russia, comprese le sue recenti azioni nei confronti dell’Ucraina, non è quello di un partner impegnato a costruire la fiducia”. Il motivo per cui esiste un trattato come questo è proprio quello di poter tenere d’occhio ciò che tutti i membri stanno facendo, quindi l’argomento dell’amministrazione, anche su questo punto, non regge minimamente.

Gli Stati Uniti si sono detti interessati ad ulteriori incontri con la Russia circa il controllo degli armamenti, nella speranza di raggiungere un accordo più ampio che copra le armi nucleari non strategiche russe. Il rifiuto di rientrare in Open Skies difficilmente fornirà a Mosca un incentivo per la negoziazione di un nuovo accordo. Il Ministero degli Esteri russo ha risposto all’annuncio dell’amministrazione definendo la decisione di non aderire un “errore politico”. Sergei Ryabkov, il vice Ministro degli Esteri, ha detto: “Abbiamo dato loro una buona possibilità, ma non l’hanno colta”.

Gli Stati Uniti hanno dimostrato negli ultimi anni la facilità con cui un’amministrazione può stracciare accordi efficaci e di lunga data con la Russia. Se non c’è alcuna prospettiva di ripristinare questi accordi sotto una diversa leadership, perché la Russia dovrebbe prendersi la briga di negoziare un trattato di controllo degli armamenti ancora più ambizioso, quando non può nemmeno contare sul mantenimento degli accordi già esistenti? Detto altrimenti, se l’amministrazione Biden non riesce nemmeno a ristabilire un trattato già ratificato e di successo, che possibilità ha di negoziare un nuovo trattato, molto più complesso e politicamente rischioso?

Il controllo degli armamenti con la Russia sembra essere giunto al capolinea. Questo accade in un momento particolarmente negativo, quando le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono pessime, come non lo sono mai state nel periodo successivo alla Guerra Fredda. Il controllo degli armamenti è uno dei pochi temi in cui Stati Uniti e Russia hanno cooperato con successo, ma ora anche questo sembra giunto alla fine, a causa del generale sentimento anti-russo e della della linea dura contro tutti i trattati. Rifiutarsi di rientrare in Open Skies dà ai John Bolton e ai Tom Cotton del mondo ciò che vogliono, a spese degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

 

Daniel Larison

Articolo originale: https://responsiblestatecraft.org/2021/06/03/bidens-grounding-of-open-skies-treaty-is-folly-amid-russian-tensions/

 

Tradotto da ErnestW per ComeDonChisciotte.

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