DI MARCELLO FOA
Il Cuore Del Mondo
“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tutto. Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».
Capito? E ancora:
«Le lettere di rivendicazione devono essere citate solo se necessario, ma senza fornire particolari. In caso di dubbio, escludere l’attacco terroristico. Divulgare la teoria dell’autore singolo, come pure quella della persona psichicamente disturbata. In aggiunta: evitare sempre, per cominciare, di parlare di IS (Stato islamico, n.d.r.) o di Islam».
L’autore dello scoop, Stefan Müller, cita un esempio concreto: l’attentato di Dortmund dell’11 aprile contro il bus dell’omonima squadra di calcio. La polizia, dopo una decina di giorni, annunciò che era stato compiuto da Sergej W. (28.enne russo-tedesco nel frattempo arrestato a Tubinga), che aveva ordito l’attentato per speculare in Borsa. Versione, che all’epoca aveva suscitato non poche perplessità. Dal documento scoperto dal Corriere del Ticino si scopre che era giunta una rivendicazione dell’Isis, mai però comunicata ai media. Inevitabile chiedersi adesso: Chi è stato davvero? Sergei o un fanatico del Califfo?
Molto interessante anche la parte del documento in cui, rilevando un netto aumento dei fenomeni terroristici in Europa, si osserva che il quadro è andato peggiorando con «l’apertura delle frontiere da parte di Merkel». Ovvero la Polizia criminale tedesca avvalora l’equazione che le sinistre tendono a liquidare come un pregiudizio o un teorema populista: più immigrati fuori controllo, più terrorismo. La BKA parla di un traffico di passaporti rubati usati dagli attivisti dell’Isis in Europa.
«Dieci milioni di visitatori stranieri all’anno entrano in Germania con passaporti falsi o rubati. In tal senso è possibile correlare la quantità di passaporti rubati con Al Qaeda (IS) e le attività terroristiche islamiste».
Sono menzognere anche le cifre sull’immigrazione clandestina, almeno quelle comunicate in Germania. Leggete questo passaggio del rapporto:
«La percentuale degli ingressi illegali è cresciuta del 70%. I colleghi italiani prevedono l’arrivo di circa 350 mila, fino a 400 mila migranti dall’Africa nell’anno 2017. Verso l’esterno, alla stampa e ad altri media, indichiamo una cifra di 250 mila unità».
E lo stesso vale per i crimini ordinari commessi dagli immigrati. Nel 2015 erano 309 mila, nel 2016 sono saliti a 465 mila. Queste cifre, peraltro, non contengono reati contro l’asilo e la socialità. +Ma “ai media – si legge nel rapporto – si parla rispettivamente di 209 mila reati e di 295 mila». Ben 170 mila in meno.
Decisamente esplosivo questo passaggio del rapporto:
«Mai parlare di migranti economici. La sollecitazione giunge direttamente dal ministro della Cancelleria e dal portavoce del Governo. Queste indicazioni sono tassative, per chi non le rispetta sono previste sanzioni severe, procedure disciplinari e il licenziamento dalla polizia».
Sia chiaro: le autorità, da sempre, si riservano una certa discrezionalità nel diffondere le notizie più sensibili o per proteggere agenti infiltrati. Non dicono mai tutta la verità, com’è ovvio. Ma il quadro che emerge da questo rapporto va oltre i normali confini dell’intelligence.
Quando si modificano sistematicamente le statistiche, quando si tenta di dissimulare gli attentati fino a dare istruzioni per fabbricare versioni credibili agli occhi dell’opinione pubblica, quando un governo vieta di parlare di “migranti economici” si è in presenza di un metodo per la creazione di Post Verità governative o, se preferite, di una manipolazione sistematica delle informazioni.
E tutto questo al fine di non turbare il processo elettorale, dunque di non intralciare la campagna elettorale della cancelliera Merkel.
Cose che capitano nella democratica Germania.
Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it/
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2017/06/20/la-polizia-tedesca-ordina-non-dite-la-verita-sul-terrorismo/
20.06.2017
L’onestà, per un giornalista, di ammettere i propri errori
Io sono convinto che i giornalisti debbano essere intellettualmente onesti: capita, per quanti controlli si possano fare, di scivolare, tanto più in un’epoca come questa, dove le insidie per la buona informazione sono decisamente moltiplicate tra tecniche spin sempre più sofisticate, diffamatori professionali, dossieraggi.
Mi sarebbe piaciuto che dopo la scoperta di uno dei più grandi falsi storici, le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, in nome del quale è stata lanciata una guerra e i cui effetti destabilizzanti sono drammaticamente evidenti oggi in tutto il Medio Oriente, i giornalisti che diffusero quelle notizie, usando sovente toni da crociata e intimidendo chi osava obiettare, si fossero scusati. E invece hanno fatto finta di nulla e molti di loro ricoprono ancora oggi posizioni importanti.
Gli esempi recenti non mancano: la notizia dei forni crematori di Assad, che qualche settimana fa ha conquistato le prime pagine delle testate di mezzo mondo, è stata smentita dal Dipartimento di Stato statunitense, ma i lettori non sono stati avvertiti con la stessa enfasi. E’ passata via, come una breve, come al solito.
Il Corriere del Ticino non è ovviamente contento di aver sbagliato – e non lo sono neanch’io per aver rilanciato quel documento sul blog – ma ha optato coraggiosamente per la trasparenza. E in prima pagina. Meglio la dignità delle scuse in buona fede, a cui ovviamente mi associo, che confidare in un comodo ma menzognero oblio mediatico.
Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2017/06/28/lonesta-per-un-giornalista-di-ammettere-i-propri-errori/
28.06.017
E’ chiaro che nell’anno elettorale la strategia della paura cambia radicalmente, diventa quella della rassicurazione. Ed è abbastanza evidente che qualcuno ha passato volutamente sottobanco questa notizia perché si sapesse. Ma Foa non si sofferma sulla prima riga del documento che è invece eclatante: ” “Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo”. La Palisse vive e lotta assieme a noi, lo abbiamo capito. Ora come si fa ad asserire che non vi sarà alcun attentato con un tono che sembra suggerire la presenza di una regia? In tedesco non c’è quell’aura di possibilismo che si potrebbe scorgere in italiano ed è quindi molto più impegnativa: probabilmente si è trattato di un “incidente” freudiano.
Si chiama “volksgeist” ed è quello che si esige ora da tutti noi neo coloni europei, e quindi della Germania… Io me ne sto alla larga.
C’entrerà di sicuro il clima da campagna elettorale, ma i tedeschi hanno sempre avuto il “vizio” di nascondere i loro errori con ogni mezzo. Fa proprio parte della loro mentalità: una volta presa una decisione testa bassa e niente ripensamenti, anche a costo di spaccarsela contro un muro… “gegen die Wand” sempre e comunque!
Immagina in che mani siamo in Euorolandia
Gli altri europei almeno sono giustificati perché è la prima volta che seguono la Germania in una impresa mirabile mai provata prima… noi italiani un po’ meno dato che è la 2a volta che andiamo loro dietro!!!
Questo è un vero e proprio veleno per la democrazia (per chi come me crede ancora nella democrazia) per alcuni versi si può persino intravedere una riscrittura della realtà… sentite cosa è riuscito a dire Piller Gumpel (giornalista della Germania attivo in Italia) a la7:
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/raggi-a-processo-salvini-allincasso-20-06-2017-216594
Le violenze di Colonia non sono mai esistite!!! (E la BilderGruber interviene in difesa nonostante Salvini mostri le carte). Provate a mettervi nei panni di quelle donne che hanno subito violenza, cosa dovrebbero fare? Sentirsi solidali col proprio governo?
La prima cosa che urge in questo mondo malato è una profonda riforma dell’informazione e dei media in generale… Ma intanto ci è servito a capire che evidentemente l’ordine dei giornalisti, ed i suoi equivalenti in giro per il mondo, serve a punire, non chi fa cattiva informazione, ma bensì chi osa esprimersi fuori dal coro e contro il potere precostituito.
per me fina che continuano a fare saltare in aria povera gente comune il terrorismo islamico in europa non esiste,quando vedro saltare in aria qualche pezzo grosso allora li diro si sono stati loro!!
questi attentati sono solo l’opera di 3 paesi GB-Israele-USA
hem… io non ho proprio parlato di attentati islamici, ho parlato di violenza sulle donne… cosa bisogna aspettare, che qualcuno molesti la Merkel? 🙂
ahahahhah!!! allora dobbiamo aspettare troppo! 😀
beh, una piccola percentuale di uomini preferirebbe la Merkel a Pamela Anderson. Le possibilitá sono poche ma con un po di fortuna… 🙂
no no ho capito cosa volevi dire
Ah, non escludiamo anche questa possibilita’. Tanto si avventano su qualunque cosa. L’anno scorso una “risorsa africana” ha cercato di stuprare un pensionato settantaquattrenne a spasso col cane. Igitt…
Concordo.
Pienamente totalmente insindacabilmente d’accordo
Parlando di Colonia, una citta’ multiculturale, nella quale vivono da generazioni moltissimi musulmani, in gran parte turchi, non so se in Italia e’ sfuggito, ma domenica scorsa avrebbe dovuto svolgersi una marcia di solidarieta’ ISLAMICA contro gli attentati di matrice, appunto, islamista. Le associazioni musulmane hanno dato forfait. Si sono presentate 500 persone. Ho visto le foto. Erano al 90% tedeschi. Oh, magari non proprio tutti, ci saranno stati anche polacchi, svedesi, olandesi… ma sicuramente erano biondi e pallidi.
La ragione? Fino a qualche anno fa, le tensioni etniche e religiose erano tranquillamente gestibili. Ognuno si faceva gli affari suoi, e si viveva senza pestarsi i piedi. Questa guerra globale ci ha divisi al punto che adesso anche i turchi, o i kosovari che in fondo erano laici e integrati, ora si identificano nei “valori” dell’ Islam, spesso quello radicale, ed hanno tracciato un solco, o per meglio dire un fossato pieno di coccodrilli, tra noi e loro.
Non e’ andato nessuno alla manifestazione perche’ preferiscono solidarizzare con chi ci ammazza.
Si, ho letto su twitter della manifestazione disertata… Vedi, già quando tu dici “Ognuno si faceva gli affari suoi, e si viveva senza pestarsi i piedi.” Io non la chiamo integrazione… è una bomba ad orologeria di cui non si conosce l’impostazione del timer. Si dice: dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io…
Il grosso problema sono i soldi che i vari regni ed emirati d’Arabia riversano nelle tasche delle comunità islamiche in Europa. Costruiscono moschee, scuole coraniche, biblioteche, e ci piazzano i loro predicatori.
E i ragazzi di origine turca, bosniaca, albanese, marocchina che vogliono, com’è loro sacrosanto diritto frequentare i luoghi di preghiera, anche solo allo scopo di socializzare con persone con la stessa religione, si trovano ad ascoltare la predicazione di wahabiti invasati che invocano la jihad.
Ecco perché i giovani di origine mussulmana anziché integrarsi si INTEGRALIZZANO. Ecco perché questo accade in Europa e non in Medio Oriente.
Per fermare questo fenomeno è necessario fermare i soldi degli arabi. Punto!
Verissimo. Ma c’e’ dell’altro. Sono stata per anni a stretto contatto con queste persone per motivi di lavoro. Mi e’ stato fatto notare che una Moschea non e’ una Chiesa cristiana. I Cristiani ci vanno per pregare o seguire la messa, e tutto finisce la’. Nelle Moschee si discute, e sia di religione che di politica. Le due cose non sono affatto divise. La Moschea qui vicino e’ sotto la guida di un Imam moderato, un pezzo di pane che di sua natura penserebbe solo al bene della sua comunita’. Peccato che ci sia altra gente li’ dentro che , con il Corano in mano, venga a spiegare a tutti i poveri idioti cos’e’ la jihad e perche’ sia cosi’ importante. E non ci puoi far niente.
A proposito delle violenze della notte di Capodanno a Colonia:
https://comedonchisciotte.org/ancora-su-colonia-una-grandiosa-false-flag/
L’unico modo per cercare di distinguere true news da fake news è di vedere diverse fonti e, soprattutto, seguirne l’andamento nel tempo. Spesso la fake news viene sbattuta in 1a pagina a 8 colonne, mentre la smentita è nascosta in 14a pagina, a caratteri microscopici. Anche le notizie sono merce, ma a volte (sempre più spesso) sono merce avariata.
Non lo sapevo… dopo lo leggo.
All’epoca memorabili le foto ed i video di supposti “stupri di Colonia” alla resa dei conti provenienti da ben altre parti del mondo.
Il governo tedesco ha gia’ dato da tempo direttive ai giornali su come trattare la questione degli attentati e delle violenze da parte degli islamici. Se proprio una notizia finisce sul giornale, viene “massaggiata” e manipolata in modo che non si capisca bene cosa e’ successo, e soprattutto c’e’ il divieto assoluto di nominare provenienza e religione dei criminali. Qualche settimana fa un uomo e’ stato ucciso a coltellate su un marciapiede perche’ mangiava di giorno, durante il Ramadan. Sulla stampa estera, anche italiana, e’ stato scritto questo, identificando gli assassini come islamici radicali. I giornali tedeschi hanno parlato di un generico “fatto di sangue per il quale la strada ha dovuto essere chiusa per circa 2 ore. I colpevoli sono stati arrestati”.
Alla stazione ferroviaria di Düsseldorf, qua vicino, e’ successo ormai 3 volte che un islamico si sia presentato con accetta o coltello e abbia cominciato ad affettare gente. Mi risulta di aver letto solo di uno di questi incidenti. Dicevano che “una persona con turbe mentali …eccetera”. Ma chi c’era ha raccontato ovviamente una storia diversa.
Il punto qui e’ che gli episodi di violenza gratuita, o appunto gli attentati terroristici, anche compiuti “in piccolo” da un solo uomo, come nelle stazioni, sono aumentati a dismisura. Fuori da casa mia, ed e’ un bel quartiere, siamo gia’ ad uno stupro e a un tentativo di stupro, in pieno giorno. Le piscine all’ aperto devono essere presidiate dalla polizia. In alcune hanno vietato l’ingresso ai “rifugiati”. Dai giornali sembra che vada tutto bene.
La grancassa suona quando ti dicono che hanno arrestato qualcuno che intendeva forse compiere un attentato. Allora vedi per le strade le macchine della polizia in parata, Quartieri chiusi al traffico, e la notizia e’ che le forze dell’ordine non se ne fanno scappare uno, che dobbiamo stare tranquilli, che hanno tutto sotto controllo.
Intanto io mi guardo bene in giro, prima di uscire di casa.
Curiosità: ci sono speranza che la M. prenda il calcio nel ku-l-one che si merita alle prossime elezioni? O è già tutto “preparato” anche in Krukkolandia???
I tedeschi voteranno ancora la Merkel. La propaganda ha fatto un ottimo lavoro e non c’e’ in Germania un malcontento tale da riuscire a spodestarla.
🙁
L’atteggiamento tedesco è dettato dalla paura. Sanno benissimo che il popolo non ha mai accettato l’invasione dal MO e dall’Africa e che il governo è dovuto ricorrere al terrorismo nei confronti dell’opposizione di destra, unica opposizione al regime. Basta vedere come è stato trattato l’NPD e come viene trattato oggi l’AfD. Minacce di multe milionarie contro i provider che non censurano le cosiddette fake-news, in realtà contro chi è contrario all’invasione, minacce contro gli stati dell’Est Europa che non vogliono accogliere musulmani e menzogne a non finire sullo stato della cosiddetta “integrazione” dei migranti in Germania.
Questi sono i connotati di una dittatura. Una dittatura che viene imposta anche in altri Paesi come l’Italia, un Paese che è alla bancarotta finanziaria e alla disoccupazione di massa, ma che si permette di introdurre uno ius soli come se fosse gli USA.
Ai tedeschi va ancora bene….loro votano! Qua oltre a non votare e non avere un governo legittimo dai tempi di Berlusconi, dopo si è votato con una legge illegale…! Ora invece pur di non perdere i privilegi, i nostri nobili si inventeranno un metodo di voto che ne preserverà la specie all’infinito ….così facendo possono allegramente inondarci di clandestini lucrandoci sopra perpetrando a noi autoctoni una violenza psicologica e fisica inaudita…..ma se scrivi per caso -se li prendesse a casa la Boldrini e li mantenesse lei tutti quelli- rischi oltre ad essere oscurato ed emarginato, tra breve anche punizioni peggiori! Questa è la democrazia.. se mio nonno partigiano avesse saputo questo, la resistenza l’avrebbe lasciata agli altri, tanto rischiare la morte per aprire la strada a governi così corrotti e inconcludenti, non ne valeva la pena!
L’ elite ebraica occidentale vuole e programma gli attentati Isis in Europa e sempre loro hanno in mano la televisione con i telegiornali i padroni sono gli stessi ,obiettivo terrorizzare la popolazione occidentale per avere restrizioni, coprifuoco, limitazioni di libertà, mettere sempre più poliziotti e soldati nelle strade perché sanno già che nei prossimi anni a causa di disoccupazione di massa povertà di massa e immigrazione di massa ci saranno delle grosse rivolte popolari , così il potere si farà trovare pronto per le rivolte popolari
Bello scoop. Se i giornali funzionassero come dovrebbero probabilmente ne vedremmo qualcuno di più, non 1 all’anno (quando va bene).
Questo secondo me è il senso più triste del commento “Sia chiaro: le autorità, da sempre, si riservano una certa discrezionalità nel diffondere le notizie più sensibili o per proteggere
agenti infiltrati.”.
Se da sempre lo fanno, come mai noi non riusciamo mai a saperlo? E poi, con sto amplesso politico del “evitiamo il panico”, nel pieno di una guerra su suolo europeo che dura da anni, combattuta a bandiere spiegate dell’ISIS, cianno anche rotto … il panico a me viene a vedere come viene gestita l’emergenza, non per l’emergenza in sé …
A questo proposito, va ricordato il caso Udo Ulfkotte, il giornalista “infartato” un annetto fa, dopo che “rivelo'” che ci sono in Germania schiere di giornalisti/opinionisti direttamente a libro paga delle agenzie americane per orientare sistematicamente le opinioni pubbliche. Non che la “rivelazione” sia nulla di trascendentale, ma comunque creo’ un certo imbarazzo a suo tempo, perche’ era una rivelazione-confessione.
E, probabilmente, l’ ha pagata cara.
Le redini dell’informazione sono rette saldamente dalle mani dei soliti noti. Poi ci si chiede come mai il “popolo” vota contro i propri interessi.
Il punto è esattamente questo: il comune cittadino come fa a distinguere tra vero scoop e velina fatta passare apposta dai Servizi per provocare una certa reazione dell’opinione pubblica? Nel famoso scoop del Watergate, che costò la presidenza a Nixon, si è scoperto (30 anni dopo) che il misterioso informatore era nientemeno che il n.2 dell’Fbi. Perché denunciò Nixon? Per patriottismo o per altri motivi non confessabili, ascrivibili a visioni politico-strategiche alternative di esponenti del cosiddetto Deep State? E con Trump, si replica.