Ogni volta, l’alleanza ribadisce la sua falsa interpretazione sulla Russia . “Vediamo una Russia sempre più assertiva e più forte, una Russia che vuole usare la forza”, ha concluso il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, intervenendo ad una tavola rotonda tenuta a Passau, in Baviera il 10 ottobre.
Allo stesso tempo, la NATO continua la sua militarizzazione della “Zona Schengen” in Europa.
“Stiamo lavorando per assicurarci che non servirà una decisione a livello politico per far attraversare il confine a uno qualsiasi dei nostri soldati”, ha detto il ministro della Difesa estone Hannes Hanso.
(Questi uomini) oltre ad essere il primo strumento di risposta in caso di emergenza, possono essere usati anche per la prevenzione delle situazioni previste dall’articolo 4, come disobbedienze o disordini civili oppure sconfinamenti non autorizzati, che possono degenerare in un conflitto armato. Le truppe possono muoversi liberamente in tempo di guerra, ma l’introduzione di una zona NATO in ambito Schengen è necessaria per poter concentrare ( senza controlli) le forze in un determinato avamposto in preparazione di un attacco oltre il confine con la Russia. E’ in progetto la formazione di una forza NATO Response Force (NRF) che conterà più di 40.000 uomini.
Nel frattempo, gli Stati Uniti e le forze armate norvegesi stanno discutendo sulla possibilità di schierare truppe USA in Norvegia – un paese che ha 200 km di frontiera in comune con la Russia. Il dispiegamento di militari USA farebbe parte di un accordo che a rotazione permetterebbe al paese di soddisfare i “desideri USA di lungo termine”. Lo scorso 10 ottobre il quotidiano norvegese Adresseavisen ha scritto che molto presto potrebbero arrivare 300 Marines degli Stati Uniti, nella base militare vicina a Værnes Trondheim, a circa 1.000 chilometri dalla frontiera russo-norvegese.
La base aerea farà parte del Posizionamento del Corpo dei Marines, come previsto nel Programma-Norvegia, un programma che permette al corpo dei Marines di stoccare migliaia di veicoli e grandi apparecchiature dentro alcune grotte a temperatura controllata, in modo da essere pronti in caso di combattimento.
Diverse fonti della difesa hanno confermato al giornale che i piani per ospitare le truppe USA sono già in corso da tempo. Secondo Military.com, queste informazioni sono state confermate anche dall’ American Maj. Gen. Niel E. Nelson, comandante del Marine Corps Forces Europa e Africa.
300 Marines posono facilmente aumentare. L’unico motivo per questo dispiegamento è la preparazione di un attacco contro la Russia. Dopo tutto, il Corpo dei Marines è la prima forza d’attacco, e non sono i Marines russi ad essere schierati lungo i confini nazionali, ma i marines americani che sono schierati in prossimità dei confini russi. Questa mossa provocatoria viene messa in atto nel momento in cui il rapporto Russia-NATO è ai suoi minimi storici.
E’ stato rivelato che lo scorso febbraio i marines americani – come in piena guerra fredda – hanno riempito le grotte norvegesi con carri armati nuovi, pezzi di artiglieria e altre attrezzature militari, a rafforzamento della loro presenza nei pressi del confine Russia-NATO.
L’esercito ha iniziato a utilizzare quelle grotte per immagazzinare materiale militare nel 1981. Con la fine della guerra fredda, i costi di mantenimento delle grotte sono stati trasferiti alla Norvegia. Il complesso delle grotte ora è di nuovo in attività ed è ben attrezzato per poter garantire la presenza di circa 15.000 marines.
Secondo Heather Conley, Direttore del European Center for Strategic and International Studies, l’ Europa del Nord Europa ora è vista come il “teatro delle operazioni”.
Questi passi vengono presi nel contesto di progetti già evidenziati per l’aumento della presenza NATO e per l’intensificazione delle sue attività militari in prossimità dei confini della Russia.
I preparativi di guerra sono iniziati e la Germania – il gigante economico europeo – ha annunciato di voler assumere un ruolo più assertivo per la difesa europea e di prevedere un significativo aumento della propria spesa per la difesa.
Il Ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen ha fatto presente che il Ministro delle Finanze tedesco ha accettato l’aumento delle spese per la difesa fino a un totale di 10 miliardi di euro per il 2020 per l’acquisto di attrezzature e personale. “La Germania è pronta a impegnarsi … ad assumersi maggiori responsabilità … Questa è la strada giusta, ma richiederà un enorme impegno di tempo e denaro”, ha sottolineato alla presentazione di un raduno biennale di 200 militari di alto rango che avverrà a Berlino in ottobre 17.
L’alleanza sta cercando di far salire le tensioni in Europa per rafforzare la sua importanza in un mondo in continuo cambiamento. Ha bisogno di un nemico immaginario per restare unita. Senza dare troppo nell’occhio, la NATO è attivamente coinvolta in preparativi militari lungo i confini della Russia. Né il progetto per la “zona militare Schengen”, né il dispiegamento di Marines USA in Norvegia, né il rafforzamento del potenziale bellico tedesco sono stati mai al centro degli schermi radar dei media occidentali.
Una provocazione segue l’altra, mentre i media occidentali continuano a battere i tamburi dell’ “aggressione russa”. Questi preparativi di guerra riducono notevolmente la sicurezza in Europa e le possibilità di una ripresa di dialoghi costruttivi tra Russia e NATO – cosa che la Russia ha provato a fare tanti anni. Al contrario, questo blocco sta facendo del suo meglio per provocare una corsa agli armamenti dai risultati imprevedibili.
Fonte : http://www.zerohedge.com/
Link : http://www.zerohedge.com/news/2016-10-24/nato-continues-prepare-war-russia
24.10.2016
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