Alla fine gli americani ci sono riusciti. Dopo giorni di trattative iniziate a metà settimana scorsa, domenica è arrivata l’offerta che non si può rifiutare: il rimpiazzo di tutti gli aerei ceduti pro bono all’ormai inesistente esercito Ucraino con aerei made in USA. Così ha comunicato il ministero degli esteri di Varsavia oggi:
Le autorità della Repubblica di Polonia, dopo consultazioni tra il presidente e il governo, sono pronte a schierare – immediatamente e gratuitamente – tutti i loro jet MIG-29 alla base aerea di Ramstein e a metterli a disposizione del governo degli Stati Uniti d’America.
Allo stesso tempo, la Polonia chiede agli Stati Uniti di fornirci aerei usati con capacità operative corrispondenti. La Polonia è pronta a stabilire immediatamente le condizioni di acquisto degli aerei.
Il governo polacco chiede anche agli altri alleati della NATO – proprietari di jet MIG-29 – di agire nello stesso modo.
Nonostante il segretario di stato USA Tony Blinken vada sbandierando l’intenzione che il conflitto termini al più presto, in termini materiali la Nato, Stati Uniti in testa, sta finanziando quel che resta dell’esercito regolare, i miliziani nazisti di Azov, e ordinando al suo burattino Zelensky di lanciare il popolo male armato e non addestrato contro mezzi pesanti e professionisti della guerra. Adesso, rifornirà il conflitto di aerei MIG-29 – modello sovietico, gli unici che i piloti ucraini sanno guidare – e sta esortando a farlo, attraverso la Polonia, anche la Bulgaria e la Slovacchia. Badino bene i lettori, che il governo polacco non afferma di rifornire gli ucraini, ma di mettere i jet “a disposizione del governo degli Stati Uniti d’America”. Il diavolo è nei dettagli, e questo qui, interpretato nel contesto, significa chiaramente che questa è una guerra tra Stati Uniti e Russia, e tutti gli altri paesi sono solo satelliti dell’uno e dell’altro.
Eppure, ben sanno i gerarchi atlantisti che questa iniezione di armi e mezzi a piccole dosi non servirà per niente a ribaltare le sorti del conflitto in favore dell’Ucraina. I criminali della NATO, in effetti, stanno facendo di tutto perché l’Ucraina diventi il nuovo Afghanistan: una guerra senza fine che tenga occupato l’esercito russo, debilitandone le forze, e che prolunghi il più possibile l’economia di guerra per continuare e intensificare la distruzione dell’economia interna dell’Europa (il vero obiettivo della cricca globalista, Rothschild in testa). Perché solo sulle macerie delle nostre economie nazionali potrà partire la Quarta Rivoluzione Industriale di zio Klaus Schwab. E l’Unione Europea, il primo e acerrimo nemico dei popoli del Vecchio Continente, contribuendo alle sanzioni e all’isolamento della Russia, sta privando di un partner strategico l’economia dei popoli europei, che si troveranno a fronteggiare prezzi stellari di materie prime e carburanti e a conoscere, per la prima volta dopo quasi un secolo di benessere consumistico, la vera povertà.
Non è ancora, però, detto tutto. Secondo Federico Pieraccini, le trattative USA-Polonia sono in fase di stallo, e probabilmente Varsavia ha scelto di fornire i jet a Washington e non a Kiev per non essere coinvolta direttamente in un’azione bellica anti-russa tanto palese:
MDM 08/03/2022