NATO dà “semaforo verde” all’aumento delle ostilità in Ucraina
Dopo il rifiuto della Polonia di inviare jet a Kiev, Blinken alza l'offerta promettendo di rimpiazzare gli aerei prestati con velivoli americani
Il segretario di stato USA Anthony Blinken domenica alla CBS ha inviato messaggi tanto al nemico russo quanto all’alleato Zelensky, che da venerdì sta chiedendo un intervento più deciso dell’alleanza nord-atlantica nella guerra d’Ucraina. La NATO aveva rifiutato la richiesta di Zelensky di istituire e impegnarsi a far rispettare una zona d’interdizione al volo, perché secondo Blinken avrebbe causato un’escalation bellica, potendo la Russia interpretarla come un intervento diretto dell’alleanza nord-atlantica nel conflitto, cosa che Putin ha confermato sabato. La ritorsione di Mosca potrebbe investire le nazioni limitrofe, tra cui gli stessi membri dell’alleanza. Il presidente ucraino, con l’esercito decimato e senza speranze effettive di vittoria – nonostante continui a sbandierare il contrario, mandando al macello i propri connazionali esortati a una sgangherata intifada contro i carri armati russi – ha sparato a zero sulla NATO, accusata di essere debole, confusa e mancante di strategia. Così, adesso la cricca atlantista, dopo aver provocato la guerra d’Ucraina senza metterci la manina, si trova a dover trovare una via di mezzo, qualcosa che sia più incisivo della guerra economica e meno imboscato della guerriglia affidata, a suon di dollari e armi, agli ucro-nazisti, che gli permetta di poter sempre, almeno in apparenza, nascondere la manina.
Nell’ultima intervista Blinken ha ribadito l’importanza delle sanzioni e i loro effetti devastanti per la Russia, che però sta intensificando le ostilità in un quadro che non si risolverà tanto presto. Alla domanda molto mirata della giornalista di CBS News: “Cosa possono fare di più gli Stati Uniti, per esempio il governo della Polonia, un membro della NATO, vuole inviare aerei da combattimento. Su questo gli Stati Uniti danno semaforo verde, o avete paura che questo provochi un aumento significativo della tensione?” una domanda così chiara che ha tutta l’aria di essere preparata, poiché già contiene la risposta: “No, su questo diamo semaforo verde. Infatti stiamo parlando con gli amici polacchi proprio adesso su cosa potremmo essere in grado di fare per soddisfare le loro esigenze. Infatti, loro hanno scelto di rifornire gli ucraini di questi aerei da combattimento. Cosa possiamo fare? come possiamo aiutare a fare in modo che ottengano qualcosa per compensare gli aerei che stanno consegnando agli ucraini? Siamo nel pieno delle discussioni con loro su questo. Guarda, io sono stato in Europa negli ultimi due giorni a lavorare a stretto contatto, come sempre, con i nostri alleati e partner della NATO, l’Unione Europea, i paesi del G7, e tutti insieme stiamo continuando a far passi per aumentare la pressione sulla Russia attraverso sanzioni aggiuntive, delle quali tutte sono attivamente sottoposte a discussione e saranno implementate nei giorni a venire, così come anche fare passi avanti per dare agli ucraini ciò di cui hanno bisogno per difendersi dall’aggressione russa.” Dunque, alla Polonia che ha deciso di inviare jet da guerra all’Ucraina, sarà ricompensato lo sforzo con jet americani. Quello che sia la giornalista che il segretario non tengono presente, però, è che la Polonia poco prima aveva affermato che non avrebbe inviato jet all’Ucraina né avrebbe permesso che i suoi aeroporti fossero usati per le consegne, seguita subito da Bulgaria e Slovacchia – unici eserciti insieme a Varsavia ad avere jet su modello sovietico, gli unici che i piloti ucraini sarebbero in grado di utilizzare – di fatto smorzando tutte le velleità atlantiste di armare l’Ucraina. Che sia un’offerta malcelata agli alleati polacchi per spingerli a cambiare idea? Blinken ha parlato di discussioni “attive” tra USA e Polonia. Alla domanda, anch’essa notevole, su come avrebbe reagito l’alleanza alla morte di Zelensky, forse emigrato in Polonia, Blinken è stato molto evasivo: “La leadership che il presidente Zelensky e l’intero governo hanno dimostrato è degna di nota. Sono stati l’incarnazione di questo popolo ucraino incredibilmente coraggioso. Solo un giorno fa ero in Ucraina con il ministro degli esteri Dmitro Kuleba […] Gli ucraini hanno piani per la pace di cui non parlerò, né fornirò alcun dettaglio per assicurare che ci sia in un modo o nell’altro ciò che chiameremmo una “continuità di governo”. E consentitemi di non dire altro.” Secondo alcuni, si sta lavorando già per trasferire il governo ucraino a Leopoli, e lasciare l’oriente sotto l’influenza russa. Ma l’atteggiamento di Blinken, insieme alle azioni fatte per armare l’Ucraina ma non troppo, senza intervenire in un conflitto diretto, lasciano pensare che l’intenzione atlantista sia proprio quella di impantanare l’Ucraina, e con essa i russi, in una guerriglia sanguinosa e senza fine, che è il guano in cui sguazzano gli interessi miliardari dei gruppi globalisti e Neocon.
MDM 07/03/2022
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