Israele è un esperimento a cielo aperto per i passaporti vaccinali

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Michael Haynes
lifesitenews.com

Nel corso di una ampia intervista con il conduttore di programmi radiofonici Eric Metaxas, la scrittrice Naomi Wolf ha evidenziato come Israele stia rapidamente diventando uno “stato di bio-sicurezza,” dove solo lo status di persona vaccinata permette di partecipare alla vita normale, avvertendo che il mondo intero potrebbe rapidamente seguirne l’esempio.

I passaporti vaccinali che attestano l’avvenuta vaccinazione contro il COVID-19 sono attualmente in discussione in vari Paesi di tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. La Wolf ha fatto notare che una tattica del genere rende, a tutti gli effetti, le iniezioni obbligatorie, poiché rifiutare il vaccino significa l’immediata la messa al bando dalla società.

Questa è una tecnica ben precisa  e ogni comunità chiusa la usa per creare una società all’interno e una all’esterno, per poi iniziare a favorire coloro che si adeguano e limitare i posti di lavoro, l’avanzamento professionale, l’accesso scolastico di chi non si vuole sottomettere. È il classico esempio dell’edificazione di una cultura fascista e di un’economia fascista.”

Israele è, per molti aspetti, il terreno di prova di questa tecnologia, con un sistema di Green Pass che permette a coloro che si sono vaccinati di accedere alla società, limitandone invece la partecipazione a quelli che non lo hanno fatto.

La Wolf ha definito l’introduzione dei passaporti vaccinali in Israele come la distruzione della società, facendo notare come la cosa abbia minato i diritti dei cittadini e creato uno stato di sorveglianza.

Questo è un lancio globale, non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza; la Danimarca è stata costretta ad introdurre passaporti vaccinali, Israele aveva già tracciato la rotta quattro mesi fa, quando aveva introdotto i passaporti vaccinali e, in quattro mesi, ha distrutto la società civile.”

Gli attivisti si trovano ora sotto una sorveglianza a 360 gradi, nessuno può fare a meno del lasciapassare, ai genitori viene detto che i loro passaporti  verranno ritirati se non acconsentiranno anche alla vaccinazione dei loro figli.”

Con questo sistema, in Israele anche l’accesso ai negozi di alimentari è limitato ai cittadini vaccinati, ha dichiarato la Wolf.

“Israele è il primo test di laboratorio di Pfizer, perfettamente in simbiosi con il governo Netanyahu, per l’instaurazione di uno stato di bio-vigilanza attraverso i passaporti vaccinali. Per questo motivo, gli Israeliani devono continuamente esibire il proprio passaporto vaccinale, che è digitale. Perché non utilizzare invece un semplice pezzo di carta, che non comportarebbe tutti questi problemi, per comprare del cibo nei negozi di alimentari?

In effetti, la Wolf ha messo in guardia sul fatto che un tale sistema non cerca di imitare il famigerato schema di credito sociale cinese, ma ne è l’esatta riproduzione: “Il passaporto vaccinale è come il sistema di credito sociale che ha la Cina, non ci porterà ad esso, ci siamo già, perché non richiede alcun ulteriore aggiustamento, basta solo una piccola modifica ai servizi telematici … nessun problema particolare per collegare Google Wallet, Apple Pay, o PayPal allo status vaccinale.”

Più avanti nell’intervista, [la Wolf] ha fatto di nuovo riferimento a Israele come esempio di “stato di bio-sicurezza” derivante dall’uso dei passaporti vaccinali, commentando come ci siano voluti “solo pochi mesi” per distruggere le libertà proprie una società democratica.

La realtà nascosta della nuova società israeliana

Gli avvertimenti della Wolf non sono affatto isolati, poiché sono sempre più le segnalazioni su come Israele stia limitando la libertà dei propri cittadini attraverso i passaporti vaccinali, anche se le storie non finiscono sulla prima pagina dei media tradizionali.

A febbraio, il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato una legge che permette che le informazioni personali di coloro che hanno rifiutato i vaccini sperimentali COVID-19 siano raccolte e condivise con gli organi competenti dal Ministero della Salute. Questa raccolta di “nomi, codici fiscali, indirizzi e numeri di telefono” verrà attuata per “incoraggiare” l’assunzione dei vaccini sperimentali.

Proprio di recente, Celeste McGovern ha riferito di cittadini israeliani che hanno parlato di una vera e propria “apartheid medica” derivante dai passaporti vaccinali. Un video, dalla pagina Facebook di Radiant Israel del 18 febbraio, mostra un cittadino israeliano, Gilad Rosinger, che descrive il sistema dei Green Pass come una “agenda pre-Olocausto.”

Se non ti sottometti a questa malvagia, demoniaca e tirannica agenda, se scegli di dire ‘non sono pronto a partecipare a questo programma sperimentale’, allora in Israele vieni considerato un cittadino di seconda classe,” ha detto Rosinger.

Mio nonno era stato l’unico sopravvissuto all’Olocausto di tutta la sua famiglia e questo è esattamente come era iniziato. Con la discriminazione, con le attività commerciali differenziate fra essenziali e non essenziali, con la gente che diceva che gli Ebrei erano cittadini di seconda classe,” ha detto.

La corrispondente da Gerusalemme del New York Times ha involontariamente confermato la gravità delle parole di Rosinger quando ha descritto la vita nello stato vaccinato di Israele. Isabel Kershner ha ammesso di essere “un membro di una nuova classe privilegiata: quella dei completamente vaccinati,” il cui status è comprovato dal Green Pass.

Dipingendo un quadro di vita quotidiana con meno chiusure di imprese, la Kershner ha fatto notare che la società è aperta, ma anche che “il Green Pass è il vostro biglietto d’ingresso.”

Simili misure, nel mese di febbraio, hanno spinto Business Insider a descrivere il Paese come “in guerra contro i non vaccinati.”

Un test mortale di un farmaco sperimentale che coinvolge un Paese intero

Al 12 aprile, il 58,7% degli Israeliani aveva ricevuto la prima dose del vaccino, e il 54,4% la seconda.

La fulminea e superpromossa campagna vaccinatoria del Paese, che ha spinto personaggi come l’americano Anthony Fauci a definire la risposta di Israele alla vaccinazione come “straordinariamente buona,” è stata lodata da tutti i media globali.

La ragione di questo rapido e aggressivo lancio è dovuta al fatto che il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si era offerto di utilizzare il Paese come test di massa per il vaccino Pfizer/BioNTech.

L’accordo raggiunto tra il governo israeliano e Pfizer prevede che Israele fornisca rapporti settimanali sullo stato di avanzamento della campagna vaccinatoria, compresi i casi di infezione, i ricoveri e le morti, inclusi i dettagli completi dei riceventi il vaccino e la sua efficacia.

La Deutsche Welle tedesca ha notato che [con questo sistema] le aziende produttrici di vaccini otterranno “molti più dati di quelli che avrebbero ricavato da qualsiasi altro studio. È una fonte inestimabile di informazioni per le aziende farmaceutiche.”

In cambio di queste informazioni, Pfizer ha fornito ad Israele “un numero enorme di vaccini, milioni di dosi e con diritto di prelazione rispetto ad altri Paesi.” Questo accordo era stato confermato pubblicamente quando, in un’intervista alla NBC del febbraio scorso, l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, il “caro amico” di Netanyahu, aveva fatto riferimento ad Israele come al “laboratorio del mondo” per l’utilizzo sperimentale di questa terapia genica.

Questo ha portato la Commissione Israeliana per i Diritti Umani, il Comitato di Helsinki, ad accusare il governo di condurre esperimenti clinici senza l’approvazione della commissione, rendendo così illegale l’accordo con Pfizer.

Successivamente, è stata presentata una denuncia alla Corte Penale Internazionale contro il governo israeliano ed altri funzionari da Anshei Emet“, un gruppo di “avvocati, medici, attivisti pubblici e generali che hanno fatto la scelta di esercitare il loro diritto democratico di non ricevere il trattamento medico sperimentale [Pfizer COVID-19]” nonostante le “gravi, dure e illegali pressioni” del governo israeliano.

Il gruppo ha accusato il governo di crimini contro l’umanità e della violazione del Codice di Norimberga a causa delle forti pressioni per la realizzazione di un coercitivo programma nazionale di vaccinazione sperimentale COVID-19.

Anshei Emet ha dichiarato che era già di pubblica conoscenza il fatto che la vaccinazione aveva “causato la morte di molte persone, lesioni e gravi danni (tra cui invalidità e paralisi),” aggiungendo inoltre che questo era “già stato dimostrato.”

Nella denuncia si fa anche notare che il Ministero della Salute “ha ammesso apertamente che il 41% del personale di polizia, militare, educativo e medico vaccinato ha subito gravi effetti collaterali e complicazioni pericolose per la vita.”

Questo alto tasso di mortalità connesso alle vaccinazioni sembrerebbe essere supportato dall’analisi effettuata dal dottor Hervé Seligmann della Facoltà di Medicina dell’Università di Aix-Marseille, Unità di Malattie Infettive Emergenti e Tropicali, e dall’esperto informatico Haim Yativ. Dopo aver riesaminato i dati ufficiali del Ministero della Salute, così come quelli riportati dal sito di notizie israeliano Ynet, le e-mail, le segnalazioni ricevute e i dati del sistema statunitense per la notifica degli effetti avversi da vaccino, VAERS, [questi ricercatori] hanno ventilato la possibilità che “il vaccino [Pfizer], negli anziani, potrebbe avere un tasso di mortalità 40 volte superiore a quello della malattia stessa.

Seligmann e Yativ hanno anche scritto che il vaccino di Pfizer avrebbe un tasso di mortalità ” 260 volte più alto della malattia nella classe di età più giovane.

Lo scopo del rapido lancio di questo vaccino sperimentale, hanno spiegato, era quello di consentire l’introduzione del passaporto vaccinale e di “promuovere le vendite di Pfizer.”

Facendo notare che “le vaccinazioni hanno causato più morti di quante ne avrebbe causate il coronavirus nello stesso periodo,” Seligmann e Yativ hanno parlato di Israele come di un Paese sottoposto ad “un nuovo Olocausto.”

Michael Haynes

Fonte: lifesitenews.com
Link: https://www.lifesitenews.com/news/israel-is-petri-dish-for-vaccine-passports-injections-a-new-holocaust
15.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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