In Russia i codici QR sono morti

Quello che l'individuo può fare è resistere, e quando la maggior parte della popolazione decide di bloccare le ruote, il motore si ferma

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Tim Kirby
strategic-culture.org

La madre di tutte le paure per il russo medio è stata appena scongiurata. Il grande pacchetto di risposte totalitarie ad un problema di discutibile grandezza è stato bloccato dalla Duma di Stato. C’è stato un brivido di terrore tra la popolazione, nell’attesa di vedere se la proposta sui codici QR fosse diventata legge, una legge che, per separare i vaccinati dalla marmaglia infestata dalla peste, avrebbe distrutto le loro vite e le loro attività. C’era l’aspettativa che la tattica della Dialettica Hegeliana [tesi-antitesi-sintesi o problema-reazione-soluzione, n.d.t.]  avrebbe portato all’approvazione di una versione annacquata, ma comunque devastante. Per fortuna, per il bene dell’economia e della sanità mentale russa, non sarà così. Questa decisione di rinunciare completamente all’apartheid del codice QR non solo arriva in un momento storico interessante, ma ha una grande rilevanza per la stessa Russia e le questioni relative alla Covid-19 su scala globale.

 

Screenshot: Dall’account Instagram ufficiale della Duma di Stato: “Il Consiglio della Duma di Stato ha rimosso all’unanimità il disegno di legge sui codici QR”. È interessante notare che, secondo il testo, la prossima legge in esame riguarda l’inasprimento delle “pene per i pedofili”.

 

Perché il pubblico era così preoccupato per questo, non dovremmo combattere la Covid-19?

A Mosca c’era stata una sorta di prova di questo sistema di codici QR. Non era durata molto e, fin dall’inizio, era stato chiaro che i cittadini russi non avrebbero permesso che la legge ostacolasse le loro attività quotidiane tradizionali. Il sistema di controllo agli ingressi delle metropolitane si è rivelato una barzelletta che ha causato un completo collasso dei trasporti ed è durato circa 48 ore in totale. La versione ridotta di questa idea è stata applicata principalmente ai ristoranti, costretti a controllare il codice di vaccinazione dei clienti. C’è stata molta resistenza e alcuni astuti ristoratori sono riusciti a convincere il governo che stavano applicando le restrizioni del codice QR, mentre lasciavano comunque entrare chiunque. Dopo che Putin è tornato da uno dei suoi viaggi all’estero, questo sistema, che non era mai stato così critico per la nostra sicurezza, è svanito nel nulla, ma ha sicuramente lasciato l’amaro in bocca al pubblico e molti ristoranti in bancarotta.

Successivamente, un progetto simile è stato messo in atto nel Tatarstan, con il risultato di suscitare un’opposizione ancora più violenta. Se questo progetto fosse stato improvvisamente messo in atto a livello nazionale avrebbe potuto distruggere l’economia russa. La follia QR a Mosca/Tatarstan ,da San Pietroburgo a Vladivostok, sarebbe stata molto più devastante di tutti i pacchetti di sanzioni di Washington messi insieme. Forse è stata una scelta saggia per un certo Presidente mantenere la questione nell’ambito dei “diritti degli Stati” e riaffermare ripetutamente che la vaccinazione è una scelta personale.

Allora perché è successo proprio adesso?

Da un po’ di tempo la gente mi fa domande sulla realtà delle misure anti-Covid qui in Russia e su cosa stia facendo il governo. Il problema è che, per capire la Russia di oggi, non basta pensare allo Stato come ad un blocco monolitico. Non c’è una dittatura di Putin con un culto schiacciante della personalità e con tutte le strade del potere che portano ad un Dio-Imperatore a torso nudo. La Russia non è il Cubo Borg.

C’è stata un’enorme guerra invisibile dietro le mura delle istituzioni governative per la pandemia, il che spiega perché le politiche Covid qui siano andate e venute apparentemente a caso nelle varie regioni. Anche a livello federale, c’è stata una spinta morbida (con la minaccia di una spinta dura) per la vaccinazione, eppure lo stesso Putin, qualche settimana fa, aveva detto qualcosa di molto importante sul ceppo Omicron [in russo] …

“Anche se dicono che (Omicron) non è così dannosa, alcuni esperti la chiamano addirittura una vaccinazione naturale. <…> Non mettiamo il carro davanti ai buoi”.

In termini politici, questo sembrava un grande appello a lasciar andare l’intera situazione Covid, mantenedo in ogni caso la possibilità di ritrattare questa affermazione dopo poche settimane, se necessario. È anche una risposta molto russa ad un problema in cui le cose si risolvono magicamente da sole. Per chi è incline alla cospirazione è interessante che questa variante Omicron che funge da vaccino naturale, e che Putin ha portato all’attenzione del pubblico, sia stata accusata dai media mainstream di essere stata creata artificialmente. Questo è sicuramente uno spunto di riflessione assai poco chiaro.

Inoltrandoci nel regno della cospirazione, potrebbe esserci una connessione tra il totale fallimento dei negoziati tra Russia e Stati Uniti e l’abbandono definitivo della proposta di legge sul codice QR. La Russia non ha ottenuto nulla dai globalisti, quindi forse i globalisti non riceveranno nulla dalla Russia? La partecipazione di Mosca alla grande recita scolastica potrebbe essere finita per sempre.

Cosa significa questo per la Russia?

Entrambi gli schieramenti della narrativa Covid in Russia hanno fatto un buon lavoro nel costruire liste di nemici e seminare un odio profondo per la parte avversa. Quando in questo tipo di scenario appare un vincitore, possiamo tutti immaginare cosa accadrà dopo. Potrebbero esserci alcune importanti riforme e avvicendamenti in arrivo entro il prossimo anno poiché il momento della vendetta è sicuramente vicino.

Per le masse russe questo dimostrerà che l’ostinazione paga. Molte persone di dubbia intelligenza spesso sovrastimano di molto la capacità individuale di apportare cambiamenti nella società, ma quello che l’individuo può fare è resistere e, quando la maggior parte della popolazione decide di fermare le ruote, il motore si ferma. La mentalità collettiva dei Russi ha salvato la situazione e i tratti culturali russi del completo disprezzo delle regole e della ferrea ostinazione sono stati riconfermati per un’altra generazione.

Cosa significa questo nel contesto globale della Covid-19?

Ora c’è una grande nazione che ha sostanzialmente rinunciato alle misure anti-Covid. È anche un attore globale con importanti media e una significativa presenza su Internet che possono pubblicizzare questo fatto. Mentre gli Australiani vengono picchiati e gasati per non aver indossato la mascherina in qualche bar, la Russia, probabilmente, dirà al mondo quanto è bello aver sconfitto la Covid usando misure che hanno avuto un impatto minimo sui diritti dei cittadini e ora tutto è tornato alla Vecchia Normalità. Potrebbero persino trasmettere l’idea che Omicron sia una soluzione passiva al problema e che non ci sia alcuna minaccia.

Questo renderà la Russia ancora più attraente per i Conservatori Occidentali e dovremmo aspettarci un’ondata di immigrazione no-vax nella terra degli orsi e della neve. Potrebbe sembrare uno scherzo, ma quando tutti i giorni si ricevono e-mail su questo problema, le cose sembrano molto diverse.

Ovviamente, se la Russia abbandonasse completamente la propria guerra alla Covid, questo significherebbe che i Russi rappresentano un “pericolo” per le popolazioni delle nazioni straniere e potrebbero essere banditi dal viaggiare nella maggior parte se non in tutto l’Occidente, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione. E, per un Occidentale, andare in Russia potrebbe significare la fine del proprio futuro di viaggiatore, poiché vorrebbe dire essere stato contaminato dalla mancanza di misure anti-Covid. Può sembrare folle, ma è burocraticamente logico ed è il naturale passo successivo nel conflitto in continua evoluzione dal sistema monopolare al multipolare, in cui ci troviamo tutti contro la nostra volontà.

Tim Kirby

Fonte: strategic-culture.org
Link: https://www.strategic-culture.org/news/2022/01/21/qr-codes-are-dead-in-russia/
21.01.2022
Tradotto da Papaconscio per comedonchisciotte.org

 

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