Il 1° dicembre alle 15:00 l’Italia conquisterà un nuovo primato: a Salerno verrà fatta la prima simulazione europea di un processo penale nel Metaverso, con gli studenti che si caleranno nelle vesti di pubblico ministero, difensore e giudice 2.0.
Si chiama MetaCourt ed è l’infrastruttura digitale messa in piedi dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno per dar vita al Tribunale Virtuale. Gli organizzatori della simulazione a Salerno hanno dichiarato di aver preso ispirazione dal primo test di processo penale nel Metaverso che venne effettuato in America, Colombia, nel febbraio 2023. I promotori del progetto sono: le Cattedre di Diritto Penale (professore Andrea R. Castaldo, Procedura Penale e professori Luigi Kalb e Donatello Cimadomo) e Diritto Penale e Intelligenza Artificiale (professore Fabio Coppola del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno), con la collaborazione di Open Data Playground.
La digitalizzazione prosegue anche in questo ambito sempre più velocemente puntando in un futuro molto prossimo a spostare anche le diatribe giuridiche nel mondo virtuale. Una transizione che preoccupa sempre di più coloro che non la reputano un progresso ma anzi vedono il pericolo imminente di un isolamento totale dell’uomo in tutti gli aspetti della sua vita.
Non va dimenticato che nel 2019, in tempi meno sospetti, anche nel Parlamento Europeo vennero discusse le incertezze dell’Intelligenza Artificiale ei rischi che ne derivano.
L’intelligenza artificiale sta semplificando la nostra vita, ma suscita molti dubbi etici e giuridici. Una riunione di esperti a Bruxelles, organizzata dal comitato del Parlamento europeo per il futuro della scienza e della tecnologia (STOA) ha discusso il rischio che l’IA rappresenta per i diritti umani e le strutture etiche e le protezioni giuridiche necessarie per prevenirne l’uso improprio.
Poi è arrivata la pandemia e tutti i dubbi sono volati via…