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La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

IL DESTINO CI CHIAMA

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A cura di supervice
Il 26 Novembre 2011
79 Views
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DI JAMES HOWARD KUNSTLER
Clusterfuck Nation

Tii politiscii unt ghli ekonomisti

eurrhopei zhuonano tutthi come sziensziati paszi con tutto lorrho euro-kiakkhere

affaschinandi. Ma tefono esserrhe pkhroprio schtupidi a machen zuch

an unglaublich scheiße sturm del zishctema finanziarrhio. Che cazzo

è?

Sicuramente tutti i previsori avanzeranno

le conclusioni più nefaste. Tutti sono falliti, tutti hanno i

propri loro prefrontali ben occupati e tutti stanno roteando nel vortice

del gran parco a tema continentale di città adorabili e di grandi mangiate.

Mi dispiace, ma non vedo come si possa fermare l’emorragia mentre

ci si accosta a una stagione di incanto vacanziero.
Ogni banca (e i suoi zii) stanno mollando

i debiti sovrani di chiunque, anche se si scopre che erano croissants

importati da una colonia appestata. Siee…! Genti di tutte le risme

e di tutti gli accenti cercano disperatamente di spostare i propri soldi

in qualche porto sicuro: ma dov’è quest’ormeggio accogliente? Forse

negli USA, per il momento; ma accadrà lunedì mattina quando i mercati

reagiranno alla notizia del fine settimana in cui la super-commissione

del Senato non è stata in grado di accordarsi su un’azione decisiva

per poter impedire i previsti e massicci tagli automatici al budget

elaborati da questo macchinario rosso, bianco e blu da giorno del giudizio,

per non menzionare le minacce delle agenzie di rating di spedire

i titoli del Tesoro USA un gradino più in basso dopo questo fallimento.

Ahi, ahi, ahi!

Per essere chiari: non funziona proprio

niente. Il sistema globale della frode dei controlli contabili è stato

completamente svelato. Nessuno presterà più niente a nessuno perché

tutti sospettano di tutti nella propria capacità di adempiere agli

obblighi. Il mondo intero è diventato una catenella di margherite composte

da mendicanti e accattoni. Tutte queste centinaia di trilioni di dollaro

in assicurazioni con i credit default swap

(ahi!). Senza valore né scopo, perché ora che il default greco

di almeno al 50 per cento, ufficialmente, non è riuscito ad avviare

i rimborsi, nessun altro default lo potrà fare. Invece, si avranno

cascate di default non protetti. Tutti gli avvocati sulla faccia

della terra potranno adire a vie legali fino a che il sole non si trasformerà

in uno gnomo rossastro senza riuscire a risolvere questi magheggi, e

i soldi da loro rappresentati se la saranno svignata tanto lontano che

neppure Ray Kurzweil in modalità Singolare potrà trovarne traccia

nei suoi eterni viaggi nello ziliardo di universi paralleli.

Questo per l’industria degli hedge

fund. Spero che i tizi che confezionano queste graziose operazioni

si godano i propri anni a venire a Fairfield County nel Connecticut,

o a Saddle River nel New Jersey, perché in pochi anni si ritroveranno

tra i partecipanti a OWS in qualche campeggio urbano improvvisato per

poter mettere i denti su una bagel vecchia di tre giorni. Personalmente,

non vedo l’ora di testare alla guida alcune imprescindibili Lamborghini

Sesto Elemento usate da 5000 dollari, ma che poi mi guarderò bene dall’acquistare.

Quelli svegli potranno persino scovare qualche affarone in una proprietà

costiera negli Hamptons.

Sono passate due settimane da quando

i fondi dell’MF Global di John Corzine sono svaporati, tra cui si

dice che ci siano circa 800 milioni di dollari (anche se ci sono altre

voci che parlano di più di due miliardi) rubacchiati dai portafogli

dei clienti che non possono farsi vivi, e ci sono poi voci ulteriori

del fatto che formassero un lotto di collaterali che era stato liquidato

un nanosecondo dopo il suo arrivo a JP Morgan, che aveva prestato alla

ditta di Corzine soldi sufficienti per potersi comprare la corda con

cui impiccarsi. Da notare che la notizia è sparita completamente dai

notiziari mainstream (mentre entravano i soldatini dei Kardashian)(ndr:

un reality show statunitense).

Persino il povero Gerald Celente, direttore

del gruppo di analisi Trends Journal, arci-nemesi delle multinazionali,

è stato messo nell’angolo quando MF Global in qualche modo ha

visto finire sotto sequestro gli ETF sull’oro che Gerald stava raccogliendo

e le sue cose sono svanite! L’ho sentito imprecare su un podcast

e lui è uno di quelli che non vorrei avere dalla parte avversa. Fino

a ora, Celente stava solo commentando l’eventualità della rivoluzione

nelle strade. Ora, mi azzardo a dire, sarà in prima linea (o forse

calandosi dal muro di sicurezza di Jamie Dimon con un coltello ben stretto

tra i denti).

Il caso di MF Global ha velocizzato

l’evaporazione della fiducia in ogni ambito, piccolo e grande, dove

l’1 per cento degli americani ripone i propri averi. Gli ordini di

estinzione potrebbero volare per le architravi come cigni neri radioattivi.

Per l’ora di pranzo di domani ciò potrebbe riguardare tutte le banche

“troppo grandi per fallire”. Questo è ciò che gli esperti definiscono

come “contagio”. Dove vanno a finire quei soldi (se mai potranno

uscire fuori)?

Non vedo dove possano andare ora se

non in quel metallo lucente giallo e bianco, e forse in qualche posizione

petrolifera. Ma i meccanismi del commercio dei metalli preziosi sono

già stati scimmiottati, e si dovrebbe stare molto attenti a dove piazzare

gli ordinativi. Per quanto riguarda il petrolio, se i prestiti dovessero

bloccarsi, allora le lettere di credito non verranno emesse e le petroliere

non muoveranno alcun prodotto. Per essere più precisi, il sistema globale

del debito intercambiabile è dipeso da colossali trasferimenti di soldi

presi a prestito a ultra-breve termine. Se il prestito a breve diventasse

semplicemente introvabile, le cose potrebbero sprofondare, e con questo

intendo dire che il cibo non arriverebbe più ai supermercati, che hanno

in giacenza solo tre giorni di rifornimenti. Non sarebbe un bel modo

per avvicinarsi al Giorno del Ringraziamento?

Questa settimana ammetto di aver descritto

uno scenario estremo. Ma questa settimana ci ha fatto vedere le più

estreme coincidenze di eventi a cui il mondo ha assistito dal settembre

2008, e forse anche un po’ peggio.

**********************************************

Fonte: The Blue Bus Is Calling Us

20.11.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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