DI FRED
Non credere che sarà una passeggiata. Stiamo parlando del Armata T14, il carro armato russo di ultima generazione. Non ti sogneresti mai di attaccare questo mostro se puoi farti venire in mente un’idea migliore, tipo: non attaccarlo.
Una volta la Russia fabbricava un gran numero di carri armati di seconda classe. Non più. Questo affare è di gran lunga più avanzato e con una gittata maggiore del M1A2 americano: ha una canna liscia da 125mm che spara APFSDS sugli Abrams da 120mm. (Come se Hillary queste cose le sapesse!).
Questo non è il luogo per una disquisizione di armi da guerra, ma questa bestia ha un design avanzato con torrette senza uomo, le T34. (Una volta ero appassionato di carri armati. Se siete interessati, vedere qui e qui).
Una buona ragione per votare Trump è, qualunque siano le sue intenzioni su altre cose, non vuole una guerra contro la Russia. Hillary e i suoi ventriloqui delle elite minacciano esattamente questo. Nota solo l’isterismo anti-russo che viene da lei.
Una tale guerra sarebbe solo un altro esempio di controllo totale dell’America da parte dei ricchi dietro le quinte. Nessun americano medio avrebbe qualcosa da guadagnare da questa guerra. E un americano medio non ha la più pallida idea di come influenzare l’arrivo di questa guerra se non votare per Trump. I militari sono diventati il parco giochi di una elite senza freni.
Un principio militare di grande saggezza dice che la stupidità ha 3 gradi: stupido normale, veramente stupido e combattere la Russia. Pensa a Carlo XII a Poltava, Napoleone dopo Borodino, Hitler e Kursk.
Permettere ad un branco di dilettanti, truffatori, neocon pallidini, una bionda patinata e corporazioni varie di decidere su questioni di guerra è da pazzi. Abbiamo nani pseudo-mascolini che giocano con cose che non capiscono. Che io sappia, nessuno di questi frequentatori di osterie ha mai calzato scarponi, partecipato ad una guerra o solo minimamente l’ha mai vista dal vivo. Neanche una di quelle iniziate da loro stessi. Ci hanno messo dentro a guerre infinite con Iraq, Afghanistan e ISIS, e non riescono a vincere guerre neanche contro un gruppetto di pastori. E questi sarebbero gli stessi che vogliono combattere …. la Russia??
Un punto da tenere in mente dopo le torri gemelle di New York è che la guerra raramente va come uno se la pianifica. Al contrario, i risultati sono spesso disastrosi. Non sappiamo cosa succederebbe con una guerra contro la Russia. Permettetemi una noiosa lista su questo punto. Vale la pena.
Quando Washington si imbarcò nella guerra civile con i Sudisti, aveva preventivato un conflitto della durata di non più di 24 ore. Non 4 anni e 650.000 morti. Quando la Germania iniziò la Seconda Guerra Mondiale, ci si aspettava una rapida spinta verso Parigi. Certamente non 4 anni di sanguinosi conflitti statici seguiti da una resa incondizionata.
Quando l’armata giapponese si spinse ad attaccare Pearl Harbour, non poteva certo aspettarsi un gruppo di GI marciare su Tokyo e un paio di città brillare di notte. Quando Hitler decise di invadere la Polonia, sconfitta totale e occupazione della Germania non erano certo nei suoi piani. Quando gli Stati Uniti invasero il Vietnam, certamente non si aspettava di essere sconfitta da un paese di “contadini”. Quando la Russia invase l’Afghanistan non si aspettava … o quando l’America andò in l’Iraq, o ….
Si vede lo schema che si ripete?
Lo standard americano di approccio a una guerra è: sottostimare il nemico, sovrastimare le proprie capacità, e fraintendere totalmente il tipo di guerra che si va ad affrontare. Questo è particolarmente vero quando la guerra diventa un rito di virilità per maschi inadeguati al compito: si pensi a Kristol, Podhoretz, Sanders, tutta la cricca Neocon, e quel rottame della Clinton, la quale ha una comprensione dell’arte della guerra che avrebbe un pony delle Shetland. Se pensate che ego debolucci e una certa sindrome adolescenziale perpetua non abbia nessun ruolo nel decidere le politiche, andate a leggere Kaiser Wilhelm.
Ora, se gli USA, con un incidente o altro, provocassero una guerra con la Russia diciamo, ad esempio, nel Baltico o in Ucraina, e usassero le loro forze, c’è da domandarsi: dato l’abituale ottimismo da illusi del Pentagono, dove ci porterebbe tutto ciò? Una umiliante sconfitta è una seria possibilità. Gli Stati Uniti non hanno affrontato un nemico serio da lungo tempo. Durante questo periodo, le forze armate sono state pesantemente aperte alle donne e un numero infinito di posti sono stati artificialmente creati “ad hoc” da Obama per varie ragioni di sesso e razza. Addestramenti sono stati annacquati per venire incontro alle donne, standard fisici abbassati, e i ranghi delle forze armate riempiti di profumate ufficiali-principesse. La Russia è lì sulla linea del Baltico: in guerra la postazione giusta è tutto. Qualcuno una volta ha detto: “i dilettanti pensano strategie. I professionisti pensano logistica”. I Russi non sono mammolette e non sono primitivi.
Che cosa può fare Washington dopo aver incassato una sconfitta bellica di tali proporzioni? Questi enormi ego costretti a rispondere della credibilità dell’impero americano? Potrebbe Hillary Dillary mettere in moto tutta la NATO contro la Russia o forse i neocon proverebbero ad andare da soli….magari a spese delle vite di altri (Russia ha confini con l’Europa dell’Est, che connette col resto dell’Europa. Credi che gli Europei ci abbiano pensato?). Pensate che Washington si prenda il compito di mobilitare la nazione verso una guerra intorno i confini russi? Guerra navale? Nucleare, per disperazione?
E dato che la Russia non invaderà nessuno a meno che non sia provocata, Washington dovrà attaccare. Ora ripassate le 3 forme di stupidità di cui sopra.
Incidentalmente, lo stesso pericolo esiste nei riguardi di una guerra con la Cina nel Mar Cinese del Sud. La Marina americana non ha combattuto una guerra da 70 anni. Non sanno esattamente quanto bene funzionino gli armamenti in loro possesso. I cinesi, che non sono stupidi, hanno investito in armi specificamente progettate per abbattere gruppi di navi supporto. Una di queste navi in fumo costringerebbe Washington a iniziare una guerra più vasta per salvare la faccia, con risultati imprevedibili. Puoi nominare un solo americano, tranne le elite, che ha qualcosa da guadagnare da una guerra contro la Cina?
Se prendiamo il solito americano medio, distinto dalle elite e lobby varie, ci possiamo chiedere di nuovo: che cosa ci ha guadagnato da tutte le guerre post 11 Settembre? Hillary e i suoi neocon le hanno sostenute tutte.
E’ facile vedere le nazioni come esseri “super-umani” che pensano e prendono decisioni e fanno cose. Dal punto di vista pratico, però, le nazioni consistono di un gruppo ristretto di persone, generalmente di sesso maschile, che prendono decisioni le cui ragioni possono essere ricercate tra: egoismo, patologie varie, aggressività, delusioni, informazioni erronee, o più semplicemente dal fatto di essere psicopatici, in termini strettamente psichiatrici. Ad esempio, l’invasione dell’Iraq, un disastro, è stata spinta dalle lobby del petrolio del mettere mano sui giacimenti, dalle lobby delle armi per avere nuovi contratti, dalle lobby ebraiche per far cadere un po’ di bombe su paesi nemici a Israele, dagli imperialisti per i loro piani, e dai militari perché sanno pensare solo a quello. Vedete niente in questa guerra che possa minimamente importare ad un americano medio? Lo stesso dicasi per il desidero di combattere la Russia o costringerla a fare un passo indietro.
A questo punto è doveroso notare che probabilmente nessuna di queste catastrofi militari sarebbe accaduta se avessimo un governo costitu
zionale che funzioni come dovrebbe. Quanti membri del congresso pensate voterebbero una dichiarazione di guerra se dovessero dire ai loro votanti che hanno appena lanciato, per ragioni che non avvantaggiano nessun americano medio, un attacco ad un paese con armi nucleari?
Ci sono un sacco di ragioni per non votare Clinton e la cricca corrotta che lei rappresenta. Impedire a suoi burattinai di giocare con “fiammiferi” troppo potenti per le loro capacita intellettive è forse la più importante di tutte.
La biografia di Fred, raccontata da lui: un mercenario della tastiera con un passato disordinato, ha lavorato per Army Times, The Washingtonian, Soldier of Fortune, Federal Computer Week, e The Washington Times.
http://fredoneverything.org/
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article45294.htm
18,.08.2016
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di COLOSSEUM