Già nei giorni scorsi vi avevo parlato di come nell’introduzione al DEF 2022 il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco aveva parlato di una stima a ribasso delle precedenti previsioni di crescita del PIL italiano, inizialmente attestate sotto il 5% e oggi rivalutate introno al 3%, a causa “dell’impatto economico del conflitto e delle sanzioni imposte nei confronti della Russia”.
Ma non è finita qui.
Tra le “belle” notizie che possiamo apprendere leggendo il DEF 2022, c’è anche la decisione del governo Draghi di tagliare le spese sulla scuola di mezzo punto percentuale, dal 4% al 3,5% del PIL italiano, nonostante invece la spesa per gli armamenti continui a crescere senza sosta.
Oltre il danno anche la beffa. Si perchè la giustificazione data alla scelta di abbassare ancora di più la spesa sulla scuola, facendo piazzare l’Italia all’ultimo posto tra i Paesi dell’Unione Europea, è la previsione di un calo demografico di circa il 25% degli studenti da quest’anno al 2025, data di entrata in vigore della misura riduttiva.
Il DEF inoltre prevede anche un successivo calo dopo il 2025 dal 3,5% al 3,3% del PIL, insomma un “ottimo” investimento sull’ignoranza
E così il governo italiano, invece di interrogarsi sui motivi sottostanti il calo demografico, implementando le misure a sostegno della famiglia, coglie la palla al balzo e taglia le spese. Evviva il governo dei migliori.
Scarica il documento completo in PDF – DEF 2022 Programma di Stabilità
Massimo A. Cascone, 10.04.2022