Come rompere la dipendenza dalla paura

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Dr. Joseph Mercola
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Il dottor Mark McDonald è uno psichiatra della zona di Los Angeles, California. Ha scritto un libro intitolato “United States of Fear: How America Fell Victim to Mass Delusional Psychosis,” l’argomento della discussione di oggi. Nell’aprile 2020, McDonald aveva effettivamente preso la coraggiosa decisione di “licenziare” i pazienti che si rifiutavano di accettare la sua posizione su certe realtà.

“Los Angeles ha un clima politicamente molto carico,” dice. “Molti dei miei pazienti, in particolare quelli che non si identificano come conservatori o anche sinceramente indipendenti, tendono a reagire in modo estremamente emotivo quando incontrano qualcuno che non condivide il loro sistema di valori, e così diventa difficile lavorare con loro. Non sono in grado di aiutarli …

Con il diffondersi della pandemia avevo notato che c’era in gioco qualcosa di più della semplice politica. Circa il 10-20% dei miei pazienti o se ne sono andati bruscamente senza dire nulla … o hanno litigato con me. Alcuni di loro mi hanno attaccato personalmente, criticandomi in modo feroce.

Alcuni hanno minacciato di denunciarmi all’ordine dei medici per aver detto cose “orribili,” tipo che i bambini dovrebbero essere in grado di respirare senza una mascherina sul viso. Quello che ho concluso dopo aver visto le conseguenze di questa situazione è che quelli che se ne sono andati, quelli che mi hanno attaccato, in realtà non sono le persone che posso aiutare, perché il vero, buon lavoro terapeutico, almeno quello che faccio io, parte da un presupposto di verità e di realtà.

Ora, non pretendo di avere il monopolio della verità o della realtà, ma, certamente, la apprezzo a tal punto che non sono disposto a sacrificarle per il momentaneo benessere o il comfort emotivo di qualcun altro …

Quelli che sono rimasti o che ne hanno preso il posto si sono dimostrati tutti molto, molto più impegnati nel lavoro, nel migliorare, nel desiderio di guarire, emotivamente e psicologicamente, più di tutte le persone che erano andate via.

Quindi non sono affatto pentito di quella decisione. Penso che mi abbia reso un medico migliore, un professionista migliore. E, soprattutto, mi ha permesso di continuare a parlare chiaramente, pubblicamente e onestamente di quello che, secondo me, è un problema molto più importante delle iniezioni e delle mascherine, intendo lo stato in cui è ridotto il nostro Paese e come siamo controllati e manipolati da individui e corporazioni corrotte.”

Il pubblico è stato educato alla paura

La paura è uno dei più potenti motivatori comportamentali e, chiaramente, negli ultimi due anni il comportamento della gente è stato massicciamente manipolato attraverso l’uso della paura. La motivazione che lo aveva spinto a scrivere il libro era stata quella di fornire un’analisi retrospettiva ed una spiegazione di come fosse potuto accadere tutto ciò.

“Gli occhi non mi si erano aperti il 15 marzo [2020]”, dice McDonald. “Quello che sospettavo, che ho scoperto e che ho spiegato nel primo terzo del libro è che questo processo era iniziato molto tempo fa.

Quello che abbiamo avuto, e di cui abbiamo sofferto per un certo numero di decenni, è un lento sforzo di condizionamento da parte del governo, delle aziende, di individui ricchi e potenti … Nel mio libro torno addirittura al secondo dopoguerra con un esempio molto specifico per coloro che stavano crescendo in quel periodo, quello delle esercitazioni scolastiche “tutti sotto il banco” [“duck-and-cover”] per proteggersi dall’olocausto nucleare.

Ovviamente, nascondersi sotto il banco non ci avrebbe protetto da una bomba nucleare. Eppure, ci veniva detto di fare proprio così… Questa pratica, a mio parere, ha instillato nei bambini un senso di paura, un senso di vulnerabilità e la fiducia in un potere superiore – non quello di Dio, ma in un potere umano superiore, di solito un potere autoritario, il potere della scuola o dei funzionari, che li avrebbe protetti da questa minaccia molto imprecisa e vaga …”

Anche l’allarmismo sul cambiamento climatico e sul collasso dell’ecosistema rientra in questa ‘educazione.’ “Non sto dicendo che l’inquinamento non esiste,” dice. “Tuttavia, affermare che il mondo finirà tra 12 anni … non è veritiero.” L’obiettivo è quello di cambiare il comportamento delle persone, per instillare un senso di conformità, in modo che le risorse possano essere riassegnate.

“Così, all’inizio del libro, il mio obiettivo è quello di spiegare: Come siamo arrivati ad avere così tanta paura? Perchè siamo così terrorizzati da un qualcosa, [un virus] che, almeno all’inizio, non era chiaramente una minaccia importante per la maggior parte degli Americani?

Anche per coloro per i quali era una minaccia … c’erano trattamenti molto utili, di successo, economici ed efficaci che hanno fatto guarire quasi il 100% delle persone che erano state colpite da questo virus. Allora perché [la paura]?

Nello spiegare il come e il perché di come siamo arrivati a questo punto, la mia speranza è che le persone che forse non hanno subito un lavaggio del cervello completo, ma che sono solo un po’ confuse, un po’ perplesse, non del tutto lucide ma che sicuramente vogliono capire, possano riorganizzare il loro modo di pensare, così da poter poi passare al punto più importante, le possibili soluzioni.”

Assuefatti alla paura

Una probabile ragione per cui [contro la Covid] sono state prese contromisure del tutto insensate è che la paura paralizza il pensiero razionale. Le persone terrorizzate dalla paura di morire di Covid non possono comprendere quanto sia ridicolo indossare una mascherina perché non sono in grado di analizzare il problema in maniera logica. Oltretutto, non vogliono farlo. Come spiegato da McDonald, non sono affatto curiosi.

“Questa è la mia piccola tecnica diagnostica: Il soggetto esprime curiosità di apprendere qualcosa di diverso da quello che sa già? Se la risposta è no, con quella persona non vado oltre nella conversazione. È assolutamente inutile …

L’ambivalenza è un’altra parola che usiamo nell’intervista motivazionale. Bisogna valutare l’ambivalenza. La persona sta forse cercando di mantenere due posizioni diverse e opposte allo stesso tempo? Perché questo porta ad una risoluzione. Se non c’è ambivalenza e non c’è curiosità, non saprei proprio da che parte cominciare. Quindi, io chiedo: ‘Cos’è che capisci in questo momento di quello che sta succedendo?’

Se percepisco una certa ambivalenza, se intuisco una mancanza di fiducia [nella narrativa ufficiale], allora faccio un’altra domanda di conferma. ‘Sei curioso? Sei interessato a conoscere altre informazioni o altri punti di vista di cui potresti non essere a conoscenza in questo momento?’

E, spesso, se sono arrivato a quel punto, la persona risponderà timidamente: ‘Sì, forse.’ Se invece quello che ottengo è ‘Assolutamente no’ o, peggio, una condanna, ‘Cosa vuol dire? Lei è per caso uno di quegli imbroglioni no-vax?’ Allora so che, molto probabilmente, non avrò molto successo, quindi lascio perdere. Mi tiro indietro … Se qualcuno è dipendente dalla paura, cerco solo di vedere se è aperto e disposto e pronto a perdere la sua dipendenza.”

In poche parole, a meno che una persona non sia disponibile a nuove informazioni, non importa quanti studi peer-reviewed potrai mostrarle. Fatti e dati non contano se non c’è curiosità o [almeno] questa ambivalenza. Come spiegato da McDonald, questa non è una guerra di dati. Quella l’abbiamo vinta molto tempo fa. È una guerra psicologica, e bisogna assolutamente condurla in base a queste premesse.

“Bisogna sempre tenere a mente che le informazioni e i dati sono utili solo quanto lo stato psicologico del destinatario,” dice. Potrei effettivamente peggiorare la situazione se [i pazienti che vedo] non fossero aperti e ricettivi.

La demascolinizzazione della società

Un altro fattore culturale che ha giocato un ruolo importante è la demascolinizzazione della società. Questo è un problema, perché ha effetti anche sulla nostra capacità di difenderci dai futuri attacchi alle nostre libertà e alla nostra integrità corporea.

“La mia preoccupazione è che la motivazione di fondo di questa campagna psicologica è stata per molto tempo, ed è ancora oggi, un attacco alle strutture di base, ai fondamenti, alle istituzioni del nostro Paese… Certamente in tutti i Paesi anglofoni, è in corso da molti, molti anni un attacco agli archetipi fondamentali del maschio e della femmina, il maschile e il femminile.

L’obiettivo è quello di togliere l’interesse, la capacità, il comfort, sia internamente che a livello sociale, agli uomini e alle donne che desiderano stare insieme. Se gli uomini e le donne smettono di riunirsi, se smettono di desiderarsi, se smettono di parlarsi, se smettono di frequentarsi, sposarsi, avere figli, allora non abbiamo più la famiglia. Abbiamo genitori single.

Se non abbiamo famiglie, non abbiamo organizzazioni civiche. Non abbiamo chiese. Non abbiamo comunità. Tutto ciò che rimane sono genitori single e i loro figli, che, molto probabilmente, faranno conto sul governo, per essere aiutati e tenuti finanziariamente e fisicamente al sicuro. Così, il ruolo del padre, il ruolo della madre sono semplicemente eliminati.

Quindi interviene lo stato, che sostituisce il ruolo del padre e inizia a prendere il sopravvento. C’è una ragazza che, per un certo numero di anni, era stata abusata sessualmente dal padre biologico che, alla fine, l’aveva messa incinta. Era stato arrestato dopo un test di paternità.

Recentemente, per un caso legale, ho rivisto il diario terapeutico della ragazza e quello che mi ha colpito è che ora, a due anni di distanza, lei insiste ancora sul fatto che il padre le è stato tolto ingiustamente. [Secondo lei] non meritava di essere arrestato, non dovrebbe essere in prigione e l’unico suo desiderio è tornare a vivere con lui.

Si potrebbe pensare che questo non ha senso. Voglio dire, nessuna figlia sana di mente vorrebbe tornare con un padre che aveva abusato sessualmente di lei e che l’aveva messa incinta, ma questa persona la pensa proprio così. Penso che ci sia una ragione psicologica per una cosa del genere. Abbiamo un solo padre. Abbiamo una sola madre. Se ci viene tolto il padre o la madre, ci privano di una persona che non possiamo sostituire. In pratica siamo abbandonati. Siamo persi …

Cosa capita se rifiutiamo il governo? Se non vogliamo usare il governo come un modo stare al sicuro, se non vogliamo dipendere dal governo per il reddito, per la nostra sacralità, [allora] dobbiamo contare l’uno sull’altro. Possiamo farlo se abbiamo una famiglia, se abbiamo una comunità, se abbiamo una chiesa, organizzazioni civiche e strutture.

Ma cosa succede se fossimo una madre single con un paio di bambini che vive in un appartamento a Santa Monica sovvenzionato dall’amministrazione comunale e con i buoni pasto pagati dallo stato della California? Non potremmo certo dire addio al governo. Avremmo bisogno del governo.

Quindi, credo davvero che gli attacchi alla mascolinità, alla femminilità, siano specificamente progettati per porre fine all’unità familiare e fare in modo che uomini e donne per la loro sicurezza debbano fare affidamento sul governo, piuttosto che sulla coppia, come è sempre stato il caso…”

McDonald sottolinea che, di per sé, questo non è realmente un problema politico, anche se la sinistra “sembra averne quasi il monopolio,” soprattutto perché “la sinistra è intrinsecamente un movimento comunista o socialista. È anti-religioso, anti-famiglia, anti-individuale.”

Qual è la soluzione?

Per quanto riguarda il modo in cui dobbiamo risolvere i nostri problemi attuali, McDonald dice:

“Ho fede e fiducia negli individui, ma, per quanto riguarda l’umanità nel suo complesso, molto meno. Anche se ci sono sempre stati individui corrotti, il fatto che gli esseri umani, come gruppo, negli ultimi due anni abbiano permesso a queste persone corrotte di ottenere un tale potere, attraverso il loro stesso volontario conformismo, mi fa capire che l’umanità non ha, almeno non ora, quella capacità intrinseca di resistere al vero male che ritenevo possibile. Quindi, mi sbagliavo.

Questo è ciò che, a seconda del momento, mi ha portato ad avere sentimenti e punti di vista diversi riguardo la possibilità di una via d’uscita. In questo momento non credo che la via d’uscita sia aspettare un messia … Penso che la via d’uscita verrà dalla base … un risorgere dalle ceneri, essenzialmente.

Prendete, ad esempio, il sistema scolastico pubblico statunitense, che, secondo me, è irrecuperabile; non penso possa essere aggiustato. Dobbiamo costruire un nuovo sistema scolastico. Abbiamo bisogno di costruire un nuovo sistema bancario, un nuovo sistema alimentare, un nuovo sistema di approvvigionamento. Dobbiamo costruire un nuovo sistema politico. Tutti questi sistemi devono essere ricostruiti partendo da zero. E non saranno ricostruiti da un leader, saranno ricostruiti dalla gente, e questo richiederà una cooperazione internazionale…

È molto importante che il popolo americano si unisca davvero e si liberi di questa cabala corrotta del potere strutturato, in modo da poter ricostruire… Se non succederà, penso che andremo incontro ad un periodo molto, molto buio che potrebbe durare … anni o decenni. Non so se saremo mai davvero in grado di uscirne.”

La decentralizzazione del potere è indispensabile

È abbastanza chiaro che la decentralizzazione sarà assolutamente essenziale nel processo di ricostruzione. Come spiegato da McDonald, una delle ragioni del successo degli Stati Uniti era stata la lungimiranza dei Padri Fondatori, che avevano creato un sistema di potere decentralizzato nei vari stati. La ragione per cui negli Stati Uniti siamo ora sul punto di perdere la nostra libertà è perché il potere è stato riconcentrato attraverso la tecnologia e i social media.

“L’unico modo per far esistere questo grado di malvagità e per avere una presa così forte sul Paese, è che il potere sia concentrato. Se il potere fosse diffuso, sarebbe molto difficile praticare questo tipo di lavaggio del cervello perché ci sarebbe abbastanza contrappeso, ci sarebbe abbastanza dispersione dell’influenza corruttiva, così che la verità, l’onestà e le forze del bene avrebbero effettivamente un punto d’appoggio.

Voglio dire, Parler [il social media] è stato distrutto un anno fa perché due uomini nella Silicon Valley hanno premuto un bottone e 30 milioni di persone sono state messe a tacere.

Questo non era mai stato possibile prima. Mai … Credo che in questo momento … per coloro che hanno subito il lavaggio del cervello ci vorrebbe una perdita personale, qualcosa di profondo e di significativo, per essere in grado di iniziare a pensare di nuovo in modo chiaro.

Forse la perdita di un bambino per una lesione da vaccino, la morte di un genitore a cui viene negato il trattamento ospedaliero per un’insufficienza cardiaca perché aveva deciso di non farsi vaccinare, il collasso economico della propria famiglia, della comunità, o forse anche del Paese, perché ci stiamo permettendo di non lavorare più e crediamo che, in qualche modo, la produttività verrà portata avanti altrove da qualcun altro.

Potremmo finire, come sta accadendo a Los Angeles, in uno stato di anarchia assoluta, dove le persone ricche nelle Palisades, a Malibu, a Beverly Hills, vengono ora derubate, stuprate e uccise dai membri delle bande, proprio come succede nelle Favelas brasiliane.

Questo genere di criminalità, non solo tra la gente povera del ghetto, ma tra la classe benestante, che ha votato a favore di quelli che portano avanti questa corruzione e questo lavaggio del cervello tecnologico … non si era mai verificata a Los Angeles. Potrebbe essere necessario che coloro che stanno contribuendo a questo lavaggio del cervello soffrano effettivamente perdite personali significative prima che si sveglino e smettano di sostenerlo.”

Sulla base di ciò che ho visto e sentito, ho il sospetto che nemmeno le perdite personali riusciranno a svegliare alcuni di loro. Ho visto casi di persone a cui erano morti amici o parenti pochi minuti o qualche ora dopo la vaccinazione COVID farsi scivolare addosso la cosa come fosse come una coincidenza e programmare la propria iniezione di richiamo.

Semplicemente, si rifiutano di vedere la correlazione.

Questa tendenza all’autodistruzione cieca è parte integrante di una condizione psichiatrica conosciuta come “psicosi da formazione di massa,” che è la diagnosi clinica proposta da Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Ghent in Belgio

È solo corruzione o c’è qualcosa di più sinistro?

Chiaramente, questa concentrazione di poteri non è accidentale. È stata pianificata e perseguita per decenni. In definitiva, per avere successo, era necessaria la tecnologia – che è al centro della visione tecnocratica del mondo. Oggi, la tecnologia per manipolare e controllare la popolazione globale esiste.

“Questo fa nascere un’altra domanda, alla quale avrei risposto in modo molto diverso un anno fa. Molto spesso mi viene chiesto: ‘È semplicemente corruzione?’ Che significa ‘Voglio più soldi. Voglio più potere.’ O c’è qualcosa di più sinistro? C’è dietro, come minimo, una sociopatia o forse anche l’esistenza stessa del male?

Due anni fa avrei detto che era assurdo. Che probabilmente ci sarebbe anche stato qualche individuo sociopatico, ma che, certamente, non c’era niente di malvagio. Non credo nel diavolo. Ma ora comincio a chiedermi se tutto questo non vada oltre la semplice corruzione umana. L’avidità è così banale … Sembra un vizio relativamente innocuo, viste le conseguenze che stiamo vedendo di queste decisioni.

Ora sono più possibilista, come non lo ero mai stato, sulla possibilità dell’esistenza del male. Di una forza che è effettivamente in gioco, che spinge questi individui a commettere questi gesti di orribile perversità. Ed è il male. Gli esiti sono malvagi. Non sono errori, sono voluti. Questo è ciò ora che mi porta ad essere così dubbioso delle spiegazioni che implicano semplicemente errori o atti isolati di corruzione.

C’è qualcosa di così, così meravigliosamente preciso e ben collegato e duraturo nel coordinamento di ciò che è successo negli ultimi due anni che mi porta a pensare che ci deve essere in gioco una sorta di forza o di potere che va oltre la semplice fragilità umana.”

Andare avanti

McDonald sta attualmente scrivendo un secondo libro, in cui approfondirà le soluzioni per superare la paura a livello personale e collettivo. Alcune delle sue idee e dei suoi consigli terapeutici sono nati dal consolidamento e dall’evoluzione dei suoi punti di vista degli ultimi due anni.

Prima di poter fare qualcosa, dobbiamo però capire quali gruppi di persone sono suscettibili di trattamento e quali no. Alcuni subito hanno un lavaggio del cervello così profondo da essere apparentemente irraggiungibili. Altri sono spaventati, ma vorrebbero non esserlo. Il primo gruppo è incurabile, il secondo è possibile trattarlo.

“Il gruppo sottoposto a lavaggio del cervello, proprio come nel caso di una setta, non può essere trattato su base volontaria,” dice. “A queste persone non posso fornire informazioni, educazione, consulenze o anche un libro da leggere, perché non mi ascolterebbero. Il libro non lo leggerebbero. Non vogliono, perché io sono il nemico. Chiunque fornisca verità, speranza e informazioni è il nemico.

L’unico alleato che hanno è il guru. Sono come una setta chiusa, con i membri familiari completamente separati da loro … queste persone ascolteranno e prenderanno ordini solo da Anthony Fauci, Joe Biden, Don Lemon, da quelli dei media, della politica, dalla burocrazia governativa e niente potrà cambiare la loro mente. Assolutamente niente.

Potrebbero vedere la gente morire intorno a loro, i loro stessi genitori, i loro stessi figli, e andrebbero comunque a farsi un altra iniezione. Sono persi, a meno che e fino a quando non saranno fisicamente trasferiti, proprio nel modo in cui lo faremmo con gli adepti di una setta, in un luogo remoto dove potranno essere deprogrammati. E non è di questo che mi occupo. Quindi, non è questo il gruppo a cui cerco di parlare.

Devo essere realistico. Dobbiamo essere pratici ed efficienti nell’uso del nostro tempo. Non vogliamo sfondare porte aperte, ma non vogliamo nemmeno cercare di andare dietro a persone che sono chiuse, prive di curiosità e che hanno subito un completo lavaggio del cervello. Non ascolteranno. È inutile.

Perciò rimane l’altro gruppo, il gruppo aperto, forse spaventato, forse ansioso, curioso. Considererei queste persone come individui intossicati dalla paura che vogliono perdere la loro dipendenza … Queste sono le persone che voglio raggiungere con il prossimo libro.”

Rompere la dipendenza dalla paura

L’intervento proposto da McDonald è un programma base in 12 punti per superare la dipendenza, in questo caso la dipendenza dalla paura. Come in ogni programma a punti, il primo passo è ammettere di avere una dipendenza. Devono ammettere di essere dipendenti dalla paura, perché, se non perdono la paura, non possono andare avanti.

“La paura è l’ostacolo per poter pensare e agire razionalmente. Quindi, la paura deve essere superata. Ma per superare la paura, bisogna ammettere di esserne dipendenti, che non è un qualcosa a cui uno vorrebbe aggrapparsi,” spiega McDonald.

“A questo punto, si aprono altre possibilità. Una di queste, di cui non credo che qualcuno abbia parlato molto, è abbracciare l’umorismo. L’umorismo è ciò che ci permette di avere una prospettiva. Senza una prospettiva, siamo come un marinaio che guarda attraverso un cannocchiale monoculare. Tutto è concentrato su una piccola figura in lontananza.

Perdiamo tutto ciò che ci circonda. Perdiamo il contesto. Siamo incapaci di assegnare valori e priorità alle cose. Tutto si concentra su casi, decessi, vaccini, mascherine.

Uno dei modi migliori per allontanarsi da questo è sviluppare effettivamente il senso dell’umorismo e abbracciarlo. Ricominciare a ridere, raccontare barzellette, vedere il lato più leggero del nostro tempo. Non siamo qui solo per esistere. Siamo qui per vivere. Siamo qui per vivere pienamente …

Sviluppare il senso della prospettiva permette a queste persone di diventare più curiose. Devono anche liberarsi dai media, almeno temporaneamente, perché i media sono ciò che alimenta la dipendenza … Bisogna smettere di andare dal proprio spacciatore …

Passerò in rassegna anche altri punti, man mano che ci arriveremo. Ma questi sono quelli che, secondo me, andrebbero presi in seria considerazione: ammettere di avere un problema e aver voglia di risolverlo, sviluppare, o almeno abbracciare, l’umorismo ed evitare gli spacciatori della paura, che sono, per lo più, i media.

Inoltre, bisogna ritornare a ciò che ci circonda. Bisogna smetterla di isolarsi dalle persone. Ma anche di circondarsi di persone paurose. Frequentare gli alcolisti non è il modo migliore per smettere di bere. Bisogna frequentare persone sobrie.

Costruite amicizie, relazioni con persone che non sono dipendenti dalla paura … Scoprirete un intero mondo che non ruota intorno a virus, iniezioni, mascherine e alla chiusura di scuole e aziende.”

Volete veramente essere liberi?

Secondo Robert Malone, Ph.D., Desmet suggerisce che una delle cose che possono funzionare è spostare l’attenzione dalla paura irrazionale di morire per colpa di un virus relativamente innocuo alla paura razionale della tirannia globale, dell’intera razza umana sottomessa ad una schiavitù perenne.

Desmet ha affermato di aver fatto dei test e di aver scoperto che, in alcuni casi, le persone che hanno paura della COVID possono essere guidate verso uno stato d’animo più sano, essenzialmente fornendo loro una paura più grande con cui sostituire la loro paura irrazionale del virus. McDonald non crede che questo funzioni, almeno non in misura significativa.

“Ho parlato dei prerequisiti culturali nel mio libro. [Desmet] li descrive in termini puramente psicologici, anche se c’è una sovrapposizione culturale, [come] la mancanza di significato e la disconnessione dalla famiglia. Beh, come succede?

Quando non sai veramente qual è il tuo scopo come uomo, quando non hai una famiglia nucleare, perdi le relazioni familiari. Sei tagliato fuori dai tuoi amici a causa delle differenze politiche. Quindi siamo arrivati alle stesse conclusioni partendo da punti diversi, ma sono completamente d’accordo con lui.

Anche l’idea dell’ipnosi è molto interessante. Ho studiato ipnosi clinica. Come tutti sappiamo, negli spettacoli teatrali l’ipnotizzatore porta sul palco una dozzina di persone e prova a suggerire cose diverse a ciascuno di loro.

E poi, a poco a poco, ne elimina progressivamente un certo numero e li rimanda tra il pubblico, se li ritiene non suggestionabili. Ne tiene due o tre che, secondo lui, lo sono e quelle persone, di solito, si comportano magnificamente durante l’ipnosi in palcoscenico.

Penso che anche questo sia vero. Penso che ci siano persone che, per qualche motivo, sono più facilmente suggestionabili di altre. E sono più inclini alla trance ipnotica. E penso che, in questo momento, nel mondo sia in corso una sorta di trance ipnotica. Queste persone hanno semplicemente una forte suggestionabilità intrinseca.

L’idea che potremmo soppiantare la paura della morte con la paura del controllo totalitario è interessante, ma non sono sicuro di essere d’accordo su questo punto.

Penso che una delle ragioni per cui le persone sono diventate così accondiscendenti, specialmente nei Paesi occidentali, nelle società più ricche, più tecnologicamente interconnesse e interpersonalmente disconnesse, è che abbiamo perso gran parte della volontà intrinseca di ribellarci e di respingere l’idea di essere controllati da un’autorità superiore e diversa da quella di Dio.

Penso che oggi le persone non desiderino intrinsecamente la libertà. Penso che desiderino essere accudite. E uno dei grandi punti di forza dei regimi totalitari nel corso del XX secolo è che hanno offerto sicurezza a spese della libertà.

E la gente lo aveva in gran parte accettato, almeno all’inizio, prima che iniziassero ad esserci i campi di concentramento e le esecuzioni, perché non vedevano il punto d’arrivo, quello della perdita della libertà. Vedevano i benefici immediati della sicurezza, dell’essere accuditi. Non devo andare a lavorare ogni giorno … Questa è una vita più facile. È come tornare indietro nel tempo, al giorno in cui ero nato e ogni mia necessità veniva soddisfatta…

Certo, non avevo nessuna libertà. Ero alla mercé di mia madre. Ma, caspita, che vita facile. Nessuna responsabilità … Quindi, c’è qualcosa di psicologicamente innato nel voler abbracciare qualcosa di semplice, qualcosa di facile, come cedere la nostra autonomia ad un’autorità superiore, ad uno stato che si prenderà cura di noi.

E, naturalmente, [lo stato] si trasforma sempre in un sistema totalitario e poi la gente finisce per morire, viene uccisa, arrivano le carestie, le esecuzioni. Lo abbiamo visto più e più volte nel corso del 20° secolo.

Ma, nella mia esperienza clinica, le persone sono in realtà molto più spaventate dalla morte, dalla perdita della sicurezza, dalla perdita della cosiddetta protezione da parte dello stato, che dalla perdita dei diritti civili, della libertà e, in definitiva, dalla possibilità di finire nel tritacarne dei despoti della società.

In realtà, l’offerta del sistema totalitario nasconde un imbroglio. Dice: ‘Smettete di credere in un potere superiore irreale, come Dio, credete invece in un potere superiore, me e il partito. Posso darvi le patate. Posso offrirvi sicurezza … Posso offrirvi tutto questo, subito. Cosa può offrirvi Dio?… Non potete contare su di lui. Beh, potete contare su di me.’

Quello di questi despoti totalitari è quasi un diabolico gioco faustiano, ma la gente ci casca sempre.

E questa è una delle ragioni per cui tutti i sistemi dittatoriali, attaccano essenzialmente ogni forma di culto e di organizzazione religiosa. Hanno bisogno di una società laica, perché quando c’è un potere superiore, al di sopra dello stato, in cui la gente crede o su cui fa conto, questo diminuisce il potere assoluto dello stato. Lo relativizza.

Ed è il contesto ad essere difettoso, perché i regimi totalitari sono ancora gestiti da esseri umani. Non sono gestiti da angeli. Non sono gestiti da Dio. E, se rimuoviamo Dio, di colpo l’intera gerarchia si sposta e il potere superiore diventa lo stato e non c’è nulla al di sopra dello stato.

Non credo che ci siano eccezioni ad una cosa del genere. E questo è un altro motivo per cui l’attacco alla Chiesa e l’attacco al Natale, per esempio, è stato così continuo negli ultimi vent’anni.”

Sii coraggioso, parla, trova la tua tribù

Se non l’avete già fatto, la prima cosa che dovete fare è circondarvi di persone che la pensano come voi e incontrarvi di persona, quando è possibile. Parte del trovare la vostra “tribù” implica farsi coraggio e dire la propria opinione.

“Una delle cose fondamentali che ho scoperto personalmente, e che consiglio vivamente a tutti, è uscire allo scoperto,” dice McDonald.

“Riconosco che, in questo momento, è molto più facile uscire allo scoperto come transgender non-binario che come conservatore, ma, anche se perderete qualche amico e qualche collega, avrete molto, molto di più da persone qualitativamente elevate, solidali, amorevoli e che difendono la libertà con integrità.

Come mi aveva detto Mikki Willis [creatore della serie di documentari Plandemic] dopo aver girato il suo primo film: ‘Non ho perso neanche amico.’ Avevo chiesto, ‘com’è possibile?’

La risposta era stata ‘Perché tutte le persone che se ne sono andate, non erano amici, tanto per cominciare.’ E sono completamente d’accordo con lui. Questo si è verificato anche nella mia esperienza e lo sarà anche nella vostra.

Tutto quello che dovete fare è sopportare e accettare l’immediato, ma temporaneo, marchio a fuoco con cui vi bolleranno una volta che avrete alzato la testa e … iniziato a parlare dal vostro cuore e ad essere onesti, mostrando la vostra integrità …
Le persone che non vi sosterranno, se ne andranno. Creeranno spazio per quelli che lo faranno. Quelli che vi ascoltano e sono d’accordo con voi, verranno da voi. Diranno: ‘Grazie a Dio, un’altra persona che condivide le mie opinioni. Come ti chiami? Possiamo incontrarci per un caffè? Hai sentito parlare di questo gruppo che ho organizzato? Ci incontriamo il giovedì alla caffetteria. Voglio presentarti ai miei amici.’

Vi succederà una cosa del genere. E penso che questo sia il primo e più importante passo che potrete fare per diventare individui più forti, più sani e più amanti della libertà.”

Dr. Joseph Mercola

Fonte: articles.mercola.com
02.01.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

Link al file PDF: how-to-overcome-fear-addiction-pdf

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