Come alcuni semplici cambiamenti possono fare la differenza

Quando sono crollato all’Australian Open il mio corpo voleva dirmi che gli stavo facendo del male, così ho dovuto imparare ad ascoltarlo e quando ci sono riuscito è cambiato tutto. Non solo la mia carriera di tennista, ma la mia vita in generale.
Potremmo definirla una magia e di sicuro ai miei occhi sembrava tale. In verità, si è trattato semplicemente di provare cibi diversi per individuare quelli che funzionavano per me, e poi di applicare quelle scoperte alla mia alimentazione quotidiana.
Riassumendo ho scoperto quali alimenti mi danneggiavano e quali mi aiutavano.
Non è così difficile.
Una volta che avrete scoperto quali sono i cibi giusti per voi, quando mangiarli e come trarne il massimo beneficio, sarete in condizioni di riplasmare il vostro corpo e la vostra vita.

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Così Novak Djokovic che, a 37 anni, può essere ancora considerato il numero uno del mondo.
Anche se ha appena annunciato che non parteciperà al Masters 1000 di Miami, rimane l’uomo dei record, il tennista più vincente di tutti i tempi (appena qualche mese fa ha vinto le Atp Finals contro Sinner) e si può senz’altro scrivere che si è guadagnato per sempre un posto nella storia del tennis, lui che proveniva dalla Serbia, Paese martoriato dalla guerra in cui peraltro questo sport era quasi sconosciuto.
In un libro (“Il punto vincente”) racconta il regime alimentare che gli ha cambiato la vita portandolo dall’orlo del fallimento a campione del mondo nel giro di un anno e mezzo. Djokovic ha eliminato glutine e latticini dalla propria alimentazione ed è intervenuto sull’eccesso di zuccheri. In questo modo dichiara di aver trovato l’equilibrio e di aver permesso al proprio corpo di raggiungere le prestazioni di cui era capace senza più allergie, debolezza muscolare o sonnolenza.

Naturalmente ognuno di noi è unico e deve trovare la sua personale strada per stare bene, ma è importante imparare ad ascoltarsi perché il corpo sempre manda dei segnali.
Quando siamo giovani e forti il nostro organismo riesce a superare molte sfide; quindi, possiamo anche mangiar male senza necessariamente indebolirci o sentire la stanchezza, ma con il tempo, se continuiamo a nutrici in modo sbagliato e a vivere in modo non equilibrato, iniziano ad arrivare i problemi di salute.

Osservarsi, prendere consapevolezza, informarsi e chiedere aiuto se necessario a persone preparate, non è poi così difficile, basta volerlo con determinazione.
Ma, purtroppo, la maggior parte di noi non si conosce affatto. Il più delle volte sappiamo vedere con chiarezza le debolezze e le mancanze del nostro prossimo, ma ci rifiutiamo di vedere le nostre. Di conseguenza evitiamo di impegnarci per cambiare ciò che deve essere cambiato.

Molto più facile andare avanti con le vecchie abitudini.

Molto più facile mangiare alimenti confezionati e già pronti che non richiedono perdita di tempo per cucinare, dimenticando che ogni alimento che ingeriamo modifica il nostro corpo e lo influenza perché il cibo è anche informazione o, meglio, un insieme di informazioni che dicono al nostro organismo come deve comportarsi (è quindi importante non solo cosa mangiamo, ma come lo mangiamo, quando e abbinato a cosa).
Molto più facile, al primo malessere, ricorrere ai farmaci per farlo sparire. Ma facendo così, abbiamo solo rimpinguato l’industria farmaceutica che, nel tempo, è cresciuta enormemente per soddisfare questa domanda incessante e alimentarla.

I sintomi sono sempre messaggi del corpo che ci sta dicendo che qualcosa è fuori equilibrio e non sono mai un caso, né il luogo in cui si manifestano, né il momento in cui compaiono. Fermarsi un attimo e capire dove siamo, come stiamo vivendo e come ci stiamo nutrendo (in senso lato, cioè cosa stiamo introducendo nel nostro organismo, perché il nutrimento non è soltanto il cibo), è fondamentale se vogliamo muoverci verso un maggiore benessere.

Proviamoci, non è mai troppo tardi.

E abbiamo solo da guadagnarci.
La vita, fino alla fine, è una continua evoluzione, ma il miglioramento è possibile solo a patto di avere mente e cuore aperti.
Altrimenti rimarremo schiavi delle abitudini.
E saremo anche più facilmente manipolabili.
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VB