Fra le ultime porcate del governo rientra anche l’attacco al reddito di cittadinanza. Attraverso un codicillo da azzeccagarbugli vorrebbero infatti legare la percezione del reddito al possesso del lasciapassare verde. Visto che, a partire dal 7 gennaio scorso, è entrata in vigore una “norma anti-furbetti” che impone ai disoccupati di presentarsi fisicamente nei centri per l’impiego per (presunti e fantomatici) colloqui lavorativi e che per entrare in questi centri è necessario il Green Pass (anche quello “base”), ecco che i giornali possono sparare in prima pagina il titolo “Chi non si vaccina perderà il reddito di cittadinanza” così, per vedere l’effetto che fa e far impigliare qualche altro pesciolino nella rete del siringamento di massa.
Questo miserabile trucco partorito dalle solite menti raffinatissime serve a far sì che la temperatura dell’acqua nella quale la rana sta bollendo salga di un altro grado e che le genti avvilite interiorizzino bene questo principio: senza la sacra inoculazione non si mangia. Tutto ciò prende corpo alla vigilia di un processo di macelleria sociale che si preannuncia come il più sanguinoso della nostra storia. Già il fatto che lor signori considerino i percettori del reddito come dei “furbetti” la dice lunga sulla loro forma mentis. V’è chi sostiene che il Grande Reset preveda un reddito d’obbedienza esteso universalmente: intanto, stanno ridisegnando quello che c’è già, in attesa di mettere mano alle pensioni, il vero bersaglio dei Grandi Resettatori.