Asteroidi, caos climatico e fracking

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DI JIM WARREN

counterpunch.org

Gli ammassi di asteroidi stanno sfrecciato verso la Terra per decadi, cautamente monitorati dagli scienziati. I primi detriti hanno già arrecato danni a milioni di persone, e la frequenza degli impatti sta crescendo. Gli ingegneri sanno come deviare gli ammassi lontano dall’impatto diretto. Ma il governo è a malapena disposto di discutere la sfida, e le società di capitali sono bloccate nell’illusione che in qualche modo continueranno ad aumentare il valore del proprio patrimonio mentre persone e natura vengono devastate.

Subito, gli scienziati trovano un modo di rallentare gli asteroidi, concedendo più tempo all’umanità. Ma nessuno sparge la voce della notizia di speranza

Si tratta di fantascienza? Un sogno davvero brutto? O la metafora del cambiamento climatico?

Il Cambiamento Climatico è stato sui giornali ultimamente soprattutto per via degli attacchi di Donald Trump alla scienza. In ogni caso si menziona appena l’estrema urgenza o i fattori chiave della crisi. E nessuno ci dice la reale notizia di speranza, cioè che gli scienziati hanno recentemente imparato come abbassare il rischio di caos totale: ridurre le emissioni di metano da fracking.

 Ecco cosa dice la scienza più autorevole sui fronti critici:

  • Continua la non prevista onda di calore globale della durata di tre anni, infrangendo nel 2016 tutti i record di calore segnati negli anni precedenti. Eventi atmosferici estremi devastano sempre più le comunità di tutto il mondo, compresa una serie di inondazioni che hanno martoriato la Nord Carolina dell’est lo scorso autunno, seguiti da devastanti incendi nelle nostre montagne.
  • L’incredibile tasso del recente riscaldamento è ampiamente dovuto non al solito sospetto, il diossido di carbonio, ma all’accumulo del super potente metano, che trattiene da 80 a 100 volte più calore nell’atmosfera rispetto al diossido di carbonio.
  • Il metano (gas naturale) viene rigurgitato in atmosfera dal boom USA del fracking, a sua volta causato alla massiccia espansione del consumo di gas da parte della Duke Energy e altre utilities.
  • Il “punto di non ritorno” oltre il quale l’attuale sofferenza globale si intensificherebbe a livelli perfino più alti, attraverso riscaldamento fuori controllo e disastri meteorologici a cascata, arriverà nel giro di pochi anni.
  • Noi possiamo – e dobbiamo – rallentare il riscaldamento globale frenando le emissioni di metano dell’industria del gas naturale. Contemporaneamente, dobbiamo sfidare Koch brothers, Duke Energy e altri che stanno impedendo la crescita di rinnovabili a basso costo per poter continuare a costruire impianti di gas estratto con il fracking e a far crescere le tariffe dei consumatori.

Perché la nostra società non sta discutendo questo?

Il boom del fracking

 Il bum del fracking degli ultimi anni – che avvelena aria e acqua in migliaia di comunità e causa terremoti – ha anche accelerato la crisi climatica nel peggior modo possibile.La buona notizia è che gli scienziati dicono che ridurre le emissioni di metano può rallentare il riscaldamento nel cruciale breve termine, concedendo più tempo per sostituire i combustibili fossili con le rinnovabili e rallentare la deforestazione.

Catturare la gran parte delle perdite di metano e liberarsi da antiquate attrezzature e pratiche permissive nell’industria del gas è economicamente vantaggioso e crea lavoro, come documentato dal Fondo per la Difesa Ambientale (Environmental Defense Fund). Ma l’industria del gas e quella energetica stanno combattendo contro i regolamenti.

Stanno anche tacitando la discussione su clima e metano?

Dal 2015, NC WARN ha lavorato con gli scienziati della Cornell e altri per promuovere discussioni aperte e pubbliche di come l’inquinamento da metano delle industrie di gas e energia stia determinando la crisi climatica. La propaganda del fracking spaccia il gas da argilla come “sicurezza energetica” e un “ponte energetico pulito” tra il carbone e le rinnovabili quando, in realtà, le emissioni da metano rendono il gas estratto tre volte peggiore per il clima rispetto al carbone.

Sebbene le bizzarrie meteo in USA sui media sono passate da prevalenti a dominanti per anni, un leggero velo in qualche modo scollega la devastazione – e il mite inverno del Nord Carolina – dalla ben documentata accelerazione dei cambiamenti climatici.

Il Nord Carolina ha disperatamente bisogno di un dibattito su cosa questo stato possa fare per aiutare a rallentare l’asteroide, non ultimo perché noi siamo la casa della Duke Energy. La più grande incubatrice di carbonio degli USA, rimane una ritardataria nelle energie pulite – con rinnovabili ancora inferiori all’1% di quanto generato in Carolina – nonostante la colossale pubblicità per darsi una patina di credibilità ambientale.

Depistaggio fantascientifico

Pronti per il depistaggio complottistico fantascientifico? Il massiccio passaggio delle compagnie energetiche a bruciare più gas estratto da fracking è permessa dalle dichiarazioni dell’industria che le riserve sotterranee sono virtualmente infinite, una totale esagerazione considerata “polvere di fata” da illustri analisti che avvertono che la fornitura di gas da argilla è una frazione di quanto dichiarano l’industria e i suoi enti di controllo per l’estrazione. Infatti, il picco di produzione di gas da fracking si è avuto nel febbraio 2016, nonostante il miglioramento delle tecniche per estrarre più gas dalle rocce di argilla.

Quindi, con il caos climatico fuori controllo che si sta avvicinando, le soluzioni per la riduzione del metano e le energie rinnovabili vengono stoppate dal momento che i dirigenti della Duke Energy, la Kochi e altri stanno tenendo sotto scacco il futuro dell’umanità su uno schema Ponzi basato sul gas da fracking. Potrebbe esserci appena sufficiente gas da argille per spingerci oltre il picco climatico – poi saremo senza gas mentre il caos sociale accelera.

In Nord Carolina, la nostra Commissione per i Servizi amica della Duke, ha rifiutato per due volte persino di consentire il dibattito sulla questione della fornitura di gas da fracking nonostante i suoi impatti su affidabilità e prezzo, dicendo che non è rilevante per i piani della Duke Energy di costruire 20 impianti energetici a combustione di gas e un gasdotto da 5 miliardi di dollari.

Quindi, perché la questione non è neanche sul tavolo?

“Siamo in scadenza”

Non sono quelli che hanno votato Trump e i negazionisti dei cambiamenti climatici ad aver creato questa emergenza. Per anni, la nostra società ha schivato un dibattito aperto e impegni. Ora, come dice il climatologo James Hansen, “Siamo in scadenza”.

Abbiamo bisogno di più scienziati, leader civili e gente di coscienza per chiedere un dibattito onesto su queste questioni critiche. Gli abitanti del Nord Carolina potrebbero non essere capaci di far cambiare idea a Trump, ma possiamo avere un impatto sulle decisioni prese a Charlotte e Raleigh dalla Duke Energy e sullo spropositato controllo che ha sul governo statale.

Il passaggio all’energia pulita non sarà facile, ma decarbonizzare la Carolina sarà un bene per la nostra economia, come è stato dimostrato dalle soluzioni di energie rinnovabili e stoccaggio applicate nei liberi mercati.

Semplicemente, non possiamo continuare a permettere che decisione chiave siano determinate dall’influenza di società di capitali invece che dal dibattito democratico. Dobbiamo prendere una posizione morale o scegliere di soccombere gradualmente al fuoco che viene dall’ovest, alle alluvioni dell’est, alla distruzione di cibo, all’innalzamento del mare e al crescente caos sociale e economico.

Gli scienziati del clima dicono che non è troppo tardi per evitare una catastrofe fuori controllo. Ma farlo richiederebbe di frenare sia le emissioni di metano che il dominio delle società di capitali sulla nostra società.

Cambiare le lampadine aiuta ma non è abbastanza per controbilanciare le sofferenze dell’umanità e di tutta la natura che stanno accelerando a causa del furto della nostra democrazia da parte dei capi delle società di capitali.

Ora è il momento di alzarsi sopra la nostra apatia, paura e distrazione e affrontare insieme questa sfida senza precedenti.

 

Jim Warren (direttore North Carolina WARN)

Fonte: www.counterpunch.org

Link: http://www.counterpunch.org/2017/03/16/asteroids-climate-chaos-and-fracking/

16.03.2017

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org di GAIA GALASSSI

 

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