L’Ucraina rischia di perdere completamente la propria sovranità e, potenzialmente, di fondersi con la Polonia, ha avvertito l’ex presidente Viktor Yanukovych ieri, venerdì 27 maggio, durante un ampio discorso in cui ha condiviso le sue riflessioni sulle radici dei disordini in corso e sul potenziale destino del Paese.
L’attuale ruolo dell’Ucraina come strumento contro la Russia è stato delineato dall’Occidente collettivo molto prima che il conflitto tra Mosca e Kiev scoppiasse a fine febbraio, ritiene l’ex presidente.
“Già nel 2014 l’Ucraina era stata indicata da alcuni Paesi occidentali come un territorio da cui sarebbe dovuto partire un indebolimento totale della Russia. Proprio come territorio, e non come Stato indipendente, non come popolo che desidera vivere in pace con tutti i suoi vicini, non esclusa la Russia”, ha dichiarato Yanukovych.
L’attuale conflitto potrebbe avere conseguenze fatali per il Paese, ha proseguito. Secondo Yanukovych, l’Ucraina rischia non solo di perdere vasti territori “a sud e a est”, ma anche di “distruggere completamente” la propria sovranità.
La minaccia non deriva solo dal conflitto militare in sé, ma anche dagli sforzi delle autorità ucraine per avvicinarsi alla vicina Polonia. All’inizio del mese, il presidente polacco Andrzej Duda e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno espresso la speranza che i due Paesi “non abbiano più un confine” tra loro, mentre Kiev ha annunciato l’intenzione di concedere uno status giuridico speciale ai cittadini polacchi.
Il rafforzamento dei legami non avvicinerà il presunto “sogno europeo” dell’Ucraina, ma minaccia piuttosto una “fusione” con la Polonia, ha avvertito Yanukovych. Il riavvicinamento in corso con la Polonia potrebbe portare a una situazione in cui l’Ucraina potrebbe essere costretta a fondersi de facto con essa.
Massimo A. Cascone, 28.05.2022